Carlo Luigi Costantini: differenze tra le versioni
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'''Carlo Luigi Costantini''' ([[Roma]], 1º maggio [[1739]]-[[Roma]], novembre [[1799]]) fu un giureconsulto e un politico italiano. |
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Figlio di Cosimo Mattia, originario di [[Ascoli Piceno]], studiò a Roma scienze sacre, letteratura e giurisprudenza, materia in cui si laureò nel [[1763]]. Nel [[1766]] fu nominato avvocato della [[Sacra Rota]]; nel [[1770]] [[papa Clemente XIV]] lo nominò [[concistoro|Avvocato Concistoriale]], "Avvocato dei poveri" (cioè difensore d'ufficio in tutti i tribunali penali di Roma) e Fiscale della Reverenda Fabbrica di San Pietro. Nel [[1778]] divenne Deputato della Congregazione di San Girolamo della Carità e della Santissima Nunziata. |
Figlio di Cosimo Mattia, originario di [[Ascoli Piceno]], studiò a Roma scienze sacre, letteratura e giurisprudenza, materia in cui si laureò nel [[1763]]. Nel [[1766]] fu nominato avvocato della [[Sacra Rota]]; nel [[1770]] [[papa Clemente XIV]] lo nominò [[concistoro|Avvocato Concistoriale]], "Avvocato dei poveri" (cioè difensore d'ufficio in tutti i tribunali penali di Roma) e Fiscale della Reverenda Fabbrica di San Pietro. Nel [[1778]] divenne Deputato della Congregazione di San Girolamo della Carità e della Santissima Nunziata. |
Versione delle 06:55, 3 ago 2013
Carlo Luigi Costantini (Roma, 1º maggio 1739-Roma, novembre 1799) fu un giureconsulto e un politico italiano.
Figlio di Cosimo Mattia, originario di Ascoli Piceno, studiò a Roma scienze sacre, letteratura e giurisprudenza, materia in cui si laureò nel 1763. Nel 1766 fu nominato avvocato della Sacra Rota; nel 1770 papa Clemente XIV lo nominò Avvocato Concistoriale, "Avvocato dei poveri" (cioè difensore d'ufficio in tutti i tribunali penali di Roma) e Fiscale della Reverenda Fabbrica di San Pietro. Nel 1778 divenne Deputato della Congregazione di San Girolamo della Carità e della Santissima Nunziata.
Nel 1787 fu eletto Rettore dell'Archiginnasio Romano (l'università di Roma), cui diede un nuovo statuto e nuovi insegnamenti, e di cui era stato bibliotecario della Biblioteca Alessandrina dal 1767.[1]
Per volere di papa Pio VI, nel 1798 divenne membro della Congregazione di Stato; nel febbraio di quell'anno, proclamata la Repubblica Romana, fu console provvisionale per un mese, poi "Prefetto Consolare presso l'Alta Pretura".[2] Morì nel novembre del 1799, e fu sepolto in Santa Maria in Vallicella.
Sposò Felicita Modio, da cui ebbe tre maschi e otto femmine.
Note
- ^ AA.VV., Archivi di biblioteche, Ed. di Storia e Letteratura, 2002, ISBN 8884980135, p. 233.
- ^ Collezione di carte pubbliche, proclami, editti, ragionamenti ed altre produzioni tendenti a consolidare la rigenerata Repubblica Romana, 1798, p. 86.
Bibliografia
- Giacinto Cantalamessa Carboni, Memorie intorno i letterati e gli artisti della città di Ascoli nel Piceno, 1830, pp. 236-237.