Torcitura: differenze tra le versioni
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Il '''filato''' è il prodotto derivato dall'unione di una grande quantità di fibre tessili che, generalmente, presenta caratteristiche di sofficità a differenza del '''filo''' che è sottile, di lunghezza teoricamente illimitata, formato da una o più bave di [[seta]] o di [[tecnofibre|fibre sintetiche o artificiali]] |
Il '''filato''' è il prodotto derivato dall'unione di una grande quantità di fibre tessili che, generalmente, presenta caratteristiche di sofficità a differenza del '''filo''' che è sottile, di lunghezza teoricamente illimitata, formato da una o più bave di [[seta]] o di [[tecnofibre|fibre sintetiche o artificiali]]. |
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Ma anche quando la materia di partenza è il ''filo continuo'', ad esempio per le fibre naturali la seta è indispensabile passare dalla fase di torcitura perchè la torsione riesce a conferisce una maggiore coesione. Aumenta così la resistenza del filo e viene impedita impedita la separazione delle bavelle. |
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La torcitura si realizza imprimendo una torsione al filo di seta (oppure artificiale o sintetico) per permettere di ottenere tessuti con caratteristiche diverse. |
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In Europa la prima diffusione dei ''filatoi'' dove realizzare tale operazione risale al tredicesimo secolo, quando compaiono i torcitori circolariche venivana chiamati anche “mulini da seta”. |
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Il verso di rotazione delle macchine può essere in senso orario o antiorario.<br/> |
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Per tradizione il prodotto si denomina: |
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*-il filato: torsione a “z” |
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*-il torto: torsione a “s”. |
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==Voci correlate== |
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Versione delle 07:18, 5 gen 2013
La torcitura è una lavorazione che viene praticata nella produzione dei filati. È una fase fondamentale della filatura, conferisce coesione e resistenza al filo grazie alla torsione.
Per trasformare una massa di fibre in un filato l'operazione indispensabile è la torcitura. Il filato è il prodotto derivato dall'unione di una grande quantità di fibre tessili che, generalmente, presenta caratteristiche di sofficità a differenza del filo che è sottile, di lunghezza teoricamente illimitata, formato da una o più bave di seta o di fibre sintetiche o artificiali.
Ma anche quando la materia di partenza è il filo continuo, ad esempio per le fibre naturali la seta è indispensabile passare dalla fase di torcitura perchè la torsione riesce a conferisce una maggiore coesione. Aumenta così la resistenza del filo e viene impedita impedita la separazione delle bavelle.
La torcitura si realizza imprimendo una torsione al filo di seta (oppure artificiale o sintetico) per permettere di ottenere tessuti con caratteristiche diverse.
In Europa la prima diffusione dei filatoi dove realizzare tale operazione risale al tredicesimo secolo, quando compaiono i torcitori circolariche venivana chiamati anche “mulini da seta”.
Il verso di rotazione delle macchine può essere in senso orario o antiorario.
Per tradizione il prodotto si denomina:
- -il filato: torsione a “z”
- -il torto: torsione a “s”.