Dose efficace: differenze tra le versioni
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È importante precisare che l'[[irraggiamento]] (e quindi il conseguente rilascio di dose ) avviene tramite due canali: '''irraggiamento esterno''', dovuto all'esposizione del corpo ai radionuclidi presenti nell'ambiente, e '''irraggiamento interno''', causato dall'ingestione o dall'inalazione di sostanze contenenti [[isotopo|isotopi]] [[radioattività|radioattivi]]. Tipico caso risulta essere l'inalazione di [[radon]]-222. Nel caso dell'inalazione è importante considerare anche tutte le sostanze volatili e i radionuclidi che si legano a particelle in grado di restare in sospensione nell'aria, ed eventualmente anche i figli di ogni sostanza. |
È importante precisare che l'[[irraggiamento]] (e quindi il conseguente rilascio di dose ) avviene tramite due canali: '''irraggiamento esterno''', dovuto all'esposizione del corpo ai radionuclidi presenti nell'ambiente o a radiazioni ionizzanti (in genere prodotte da apparecchiature mediche diagnostiche o terapeutiche), e '''irraggiamento interno''', causato dall'ingestione o dall'inalazione di sostanze contenenti [[isotopo|isotopi]] [[radioattività|radioattivi]]. Tipico caso risulta essere l'inalazione di [[radon]]-222. Nel caso dell'inalazione è importante considerare anche tutte le sostanze volatili e i radionuclidi che si legano a particelle in grado di restare in sospensione nell'aria, ed eventualmente anche i figli di ogni sostanza. |
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È altrettanto importante precisare che nel caso dell'irradiazione esterna, così come solitamente viene intesa, la dose è somministrata in un tempo definibile istantaneo, mentre nel caso di sostanze radioattive la dose agli organi o ai tessuti interessati viene somministrata in tempi che si possono definire dipendere dal comportamento fisico-chimico e biologico della sostanza radioattiva comunque incorporata. Nel caso di sostanze radioattive comunque incorporate, si parla di dose efficace impegnata. Quindi dose efficace impegnata (ma anche dose equivalente impegnata ): se ricevute da un organo o da un tessuto, in un determinato periodo di tempo, in seguito all'introduzione di uno o più radionuclidi. |
È altrettanto importante precisare che nel caso dell'irradiazione esterna, così come solitamente viene intesa, la dose è somministrata in un tempo definibile istantaneo, mentre nel caso di sostanze radioattive la dose agli organi o ai tessuti interessati viene somministrata in tempi che si possono definire dipendere dal comportamento fisico-chimico e biologico della sostanza radioattiva comunque incorporata. Nel caso di sostanze radioattive comunque incorporate, si parla di dose efficace impegnata. Quindi dose efficace impegnata (ma anche dose equivalente impegnata ): se ricevute da un organo o da un tessuto, in un determinato periodo di tempo, in seguito all'introduzione di uno o più radionuclidi. |
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Versione delle 23:15, 8 lug 2012
La dose efficace E rappresenta la somma ponderata delle dosi equivalenti ai vari organi e tessuti; i pesi che si usano in questo contesto tengono conto della diversa radiosensibilità degli organi e dei tessuti irraggiati. È quindi possibile scrivere la relazione matematica che la lega alla dose equivalente:
Come la dose equivalente si misura in sievert, Sv.
È importante precisare che l'irraggiamento (e quindi il conseguente rilascio di dose ) avviene tramite due canali: irraggiamento esterno, dovuto all'esposizione del corpo ai radionuclidi presenti nell'ambiente o a radiazioni ionizzanti (in genere prodotte da apparecchiature mediche diagnostiche o terapeutiche), e irraggiamento interno, causato dall'ingestione o dall'inalazione di sostanze contenenti isotopi radioattivi. Tipico caso risulta essere l'inalazione di radon-222. Nel caso dell'inalazione è importante considerare anche tutte le sostanze volatili e i radionuclidi che si legano a particelle in grado di restare in sospensione nell'aria, ed eventualmente anche i figli di ogni sostanza. È altrettanto importante precisare che nel caso dell'irradiazione esterna, così come solitamente viene intesa, la dose è somministrata in un tempo definibile istantaneo, mentre nel caso di sostanze radioattive la dose agli organi o ai tessuti interessati viene somministrata in tempi che si possono definire dipendere dal comportamento fisico-chimico e biologico della sostanza radioattiva comunque incorporata. Nel caso di sostanze radioattive comunque incorporate, si parla di dose efficace impegnata. Quindi dose efficace impegnata (ma anche dose equivalente impegnata ): se ricevute da un organo o da un tessuto, in un determinato periodo di tempo, in seguito all'introduzione di uno o più radionuclidi.
Voci correlate