Crema (farmacologia): differenze tra le versioni

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===Sedimentazione ed affioramento (creaming)===
===Sedimentazione ed affioramento (creaming)===
Nelle emulsioni si assiste al fenomeno del "creaming" quando la fase dispersa tende a concentrarsi sulla superficie o sul fondo della preparazione. Un classico esempio di creaming si verifica talvolta nelle sacche di emulsioni lipidiche utilizzate par la nutrizione parenterale totale: si ha cioè la formazione di uno strato biancastro o giallastro sulla superficie della sacca. L'affioramento è dovuto all'azione della forza di gravità su particelle della fase dispersa aventi densità diversa rispetto a quelle della fase continua, ed è accelerato sia dall'aumento della temperatura, che da una eventuale centrifugazione. In caso di creaming è sufficiente un'accurata agitazione dell'emulsione per riportarla allo stato iniziale.
Si ha "creaming" quando la fase dispersa si concentra alla superficie o al fondo della preparazione. Esempio: la formazione della crema nel latte.
Il fenomeno è dovuto all'azione della forza di gravità sui globuli e sui flocculi della fase dispersa che hanno densità diversa dalla fase continua.
Viene accelerato da un aumento di temperatura, che diminuisce la viscosità, e dall'applicazione dì una forza centrifuga che aumenta il valore di g.
Nel creaming le goccioline della fase dispersa sono ancora circondate dal film di emulsionante ed è sufficiente un'accurata agitazione per riportare l'emulsione allo stato iniziale.
I fattori sui quali è possibile intervenire per controllare il fenomeno del creaming sono:
* densità delle due fasi,
* dimensioni dei globuli della fase dispersa (0,5 e 2,5 *m)
* aumento della viscosità della fase esterna


===Aggregazione e coalescenza===
===Aggregazione e coalescenza===

Versione delle 15:08, 4 mag 2012

La crema è una preparazione farmacologica a consistenza molle per applicazione sulla cute. Sono sostanzialmente delle emulsioni di olio in acqua (creme acquose) oppure di acqua in olio (creme oleose).

Le creme sono dunque delle preparazioni farmacologiche bifasiche, in cui si riconosce una fase lipofila e una fase acquosa.

Classificazione

Proprio in virtù del costituente prevalente le creme possono essere suddivise in creme idrofobe e creme idrofile.

  • Creme idrofobe (creme oleose o creme acqua in olio): si comportano come sostanze oleose, grazie alla loro fase esterna lipofila. Queste creme agiscono come una barriera protettiva nei confronti della cute, specialmente in caso di cute secca. Sono allestite con emulsionanti come la lanolina, gli esteri del sorbitano e monogliceridi. Sono particolarmente utilizzate per i farmaci liposolubili.
  • Creme idrofile (creme acquose o creme olio in acqua): si comportano come sostanze acquose per la presenza della fase esterna idrofila. Necessitano assolutamente di agenti emulsionanti che rendano possibile la miscela delle due fasi. Fra queste sostanze si ricordano i saponi di sodio o di trietanolammina, i solfati di alcoli grassi e i polisorbati. L'utilizzo di questa tipologia di creme facilita la penetrazione del farmaco all'interno della cute. Sono utilizzate in particolare per i farmaci idrosolubili ed in tutte le patologie infiammatorie croniche della pelle, specie quelle che possono determinare pelle secca e xerosi cutanea o ispessimento cutaneo e lichenificazione.

Instabilità fisica

In una preparazione cremosa si possono verificare modifiche ed alterazioni dovute essenzialmente al fenomeno di:

  • sedimentazione ed affioramento (creaming)
  • aggregazione e coalescenza
  • inversione di fase.

Sedimentazione ed affioramento (creaming)

Nelle emulsioni si assiste al fenomeno del "creaming" quando la fase dispersa tende a concentrarsi sulla superficie o sul fondo della preparazione. Un classico esempio di creaming si verifica talvolta nelle sacche di emulsioni lipidiche utilizzate par la nutrizione parenterale totale: si ha cioè la formazione di uno strato biancastro o giallastro sulla superficie della sacca. L'affioramento è dovuto all'azione della forza di gravità su particelle della fase dispersa aventi densità diversa rispetto a quelle della fase continua, ed è accelerato sia dall'aumento della temperatura, che da una eventuale centrifugazione. In caso di creaming è sufficiente un'accurata agitazione dell'emulsione per riportarla allo stato iniziale.

Aggregazione e coalescenza

Il fenomeno della aggregazione (flocculazione) di una crema si verifica quando le particelle della fase dispersa, pur mantenendo la rispettiva identità, tendono ad avvicinarsi tra di loro, formando un unico grappolo (il flocculo), tenuto assieme da deboli forze attrattive. Nel caso della flocculazione è sufficiente agitare con forza per tornare ad allontanare le varie particelle della fase dispersa e ripristinare così il sistema. Il fenomeno della coalescenza si verifica invece quando le particelle che formano l'emulsione si fondono fra loro a formare un'unica massa maggiore e non è più possibile distinguere le particelle originarie. In altre parole il fenomeno della coalescenza porta alla completa rottura dell'emulsione ed alla separazione delle due fasi. Nel caso della coalescenza la semplice agitazione del prodotto non permette di ottenere nuovamente un'emulsione stabile. L'aumento della temperatura può facilitare la coalescenza, perché l'aumento di collisioni fra le particelle ne facilita l'aggregazione. La crema perciò è un sistema termodinamicamente instabile, che cioè tende a separarsi nelle sue fasi distinte. Per questo motivo nelle creme olio in acqua (idrofili), oltre ai tensioattivi, si associano sostanze idrocolloidi che aumentano la viscosità dell'emulsione e riducono la possibilità del fenomeno della coalescenza.

Inversione di fase

L’inversione di fase può avvenire quando si raggiunge all’emulsione un elettrolita che può reagire con l’emulsionante, cambiandone le caratteristiche. Per esempio l'aggiunta di ioni calcio o magnesio ad una emulsione O/A contenente stearato di sodio (sapone idrofilo) provoca inversione perché si forma lo stearato di metalli alcalini terrosi (sapone lipofilo) che favorisce la formazione di una emulsione A/O.

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