Giovanni Maria Lancisi: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
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=== Primi anni e studi ===
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Giovanni Maria Lancisi nacque a [[Roma]] il 26 ottobre [[1654]] da una ricca famiglia della borghesia romana. Il padre, Bartolomeo Lancisi, era nativo di [[Borgo di San Sepolcro]]; la madre, Anna Maria Borgianni, romana, morì nel darlo alla luce, così fu cresciuto ad [[Orvieto]] da una zia, suora <ref> W. F. Bynum, Helen Bynum (Eds), ''Dictionary of Medical Biography'', Greenwood Press - Westport, Connecticut, London, vol. 3 (H-L), p. 766 </ref>.
Giovanni Maria Lancisi nacque a [[Roma]] il 26 ottobre [[1654]] da una ricca famiglia della borghesia romana. Il padre, Bartolomeo Lancisi, era nativo di [[Sansepolcro|Borgo di San Sepolcro]]; la madre, Anna Maria Borgianni, romana, morì nel darlo alla luce, così fu cresciuto ad [[Orvieto]] da una zia, suora <ref> W. F. Bynum, Helen Bynum (Eds), ''Dictionary of Medical Biography'', Greenwood Press - Westport, Connecticut, London, vol. 3 (H-L), p. 766 </ref>.


Ritornò a Roma all'età di dodici anni dopo la morte della zia. Al termine delle scuole intraprese gli studi di filosofia e teologia presso il [[Collegio Romano]] dei Gesuiti <ref> Roy Porter (a cura di) (The Wellcome Institute for the History of Medicine, London), ''Dizionario biografico della Storia della Medicina e delle Scienze Naturali (Liber Amicorum)'', Franco Maria Ricci, vol. 3 (L-P), p. 13 </ref>, ma ben presto si rese conto del proprio interesse verso la storia naturale e la medicina.
Ritornò a Roma all'età di dodici anni dopo la morte della zia. Al termine delle scuole intraprese gli studi di filosofia e teologia presso il [[Collegio Romano]] dei Gesuiti <ref> Roy Porter (a cura di) (The Wellcome Institute for the History of Medicine, London), ''Dizionario biografico della Storia della Medicina e delle Scienze Naturali (Liber Amicorum)'', Franco Maria Ricci, vol. 3 (L-P), p. 13 </ref>, ma ben presto si rese conto del proprio interesse verso la storia naturale e la medicina.
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=== Catalogo aperto dei manoscritti lancisiani ===
=== Catalogo aperto dei manoscritti lancisiani ===
È stato realizzato da Microsoft con la coordinazione dei professori Antonio Cartelli e Marco Palma dell’Università degli Studi dell’Università di Cassino.
È stato realizzato da Microsoft con la coordinazione dei professori Antonio Cartelli e Marco Palma dell’Università degli Studi dell’Università di Cassino [http://sviluppo.homegate.it/lancisiana/ita/pagina.asp?idPag=102].


È articolato in cinque differenti sezioni operative:
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* [http://www.accademia-lancisiana.it/giovanni_maria_lancisi.htm Biografia sul sito della Accademia Lancisiana]
* [http://www.accademia-lancisiana.it/giovanni_maria_lancisi.htm Biografia sul sito della Accademia Lancisiana]
* {{la}} [http://dev1.cib.unibo.it/diglib.php?inv=47 ''Dissertatio historica de bovilla peste, ex Campaniae finibus anno 1713''], Roma, [[1715]].
* {{la}} [http://dev1.cib.unibo.it/diglib.php?inv=47 ''Dissertatio historica de bovilla peste, ex Campaniae finibus anno 1713''], Roma, [[1715]].
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[[Categoria:Clinici italiani|Lancisi, Giovanni Maria]]
[[Categoria:Clinici italiani|Lancisi, Giovanni Maria]]

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Giovanni Maria Lancisi

Giovanni Maria Lancisi (Roma, 26 ottobre 1654Roma, 20 gennaio 1720) è stato un medico italiano.

Biografia

Primi anni e studi

Giovanni Maria Lancisi nacque a Roma il 26 ottobre 1654 da una ricca famiglia della borghesia romana. Il padre, Bartolomeo Lancisi, era nativo di Borgo di San Sepolcro; la madre, Anna Maria Borgianni, romana, morì nel darlo alla luce, così fu cresciuto ad Orvieto da una zia, suora [1].

Ritornò a Roma all'età di dodici anni dopo la morte della zia. Al termine delle scuole intraprese gli studi di filosofia e teologia presso il Collegio Romano dei Gesuiti [2], ma ben presto si rese conto del proprio interesse verso la storia naturale e la medicina.

Intraprese quindi gli studi di medicina presso l’Università della Sapienza, acquistando in beve tempo fama ed onori.

Carriera medica

Laureatosi in filosofia e medicina nel 1672, nel 1676 ottenne il posto di medico assistente presso l'allora Arcispedale di Santo Spirito in Saxia.

Nel 1678 diventò membro del Collegio del Salvatore [3] , un’istituzione che selezionava giovani medici talentuosi nello studio e nella ricerca; in questi anni produsse ricerche in diversi campi e diversi manoscritti scientifici.

Nel 1685 gli fu assegnata la cattedra di anatomia presso l'Università della Sapienza a Roma, che tenne fino al 1695. Quindi passò alla cattedra di medicina teorica. Dal 1702 al 1718 fu infine su quella di medicina pratica. Nel 1688 venne nominato Archiatra pontificio da Innocenzo XI; dopo la sua morte tornò per un certo periodo alla pratica medica.

Processo per ateismo

Nell'estate del 1690, mentre altri intellettuali romani venivano imprigionati e processati, Giovanni Maria Lancisi venne accusato dal Sant'Uffizio di blasfemia e di aver espresso proposizioni empie ed ereticali; il medico ammise di aver pronunciato proposizioni contro la religione, la Chiesa Cattolica e i suoi ministri e ammise di aver affermato che l'anima umana era mortale.

Nonostante la gravità delle accuse e le ammissioni di colpa il Lancisi non venne condannato. I cardinali della Congregazione del Sant'Uffizio decisero per un supersedeat, cioè di non proseguire il processo, forse per proteggere un alto prelato (Angelo della Noce, ex abate di Monte Cassino ed ex arcivescovo di Rossano) che aveva espresso al Lancisi alcuni dubbi sull'immortalità dell'anima e sull'esistenza dell'inferno e del purgatorio.

Presso la corte papale

Dopo qualche anno di lontananza dalla curia nel 1699 il medico fu chiamato per un consulto sullo stato di salute di Innocenzo XII, che morì l’anno seguente. Il Collegio dei Cardinali gli chiese quindi di diventare Medico del Conclave [4]. Anche il successore di Innocenzo XII, Clemente XI, confermò Lancisi nella sua posizione. Egli rimase con il papa fino alla morte di quest’ultimo, avvenuta nel 1720: divenne quindi membro laico della famiglia pontificia e poté proseguire la sua carriera.

Lancisi fu membro di numerose accademie, incluse l’Accademia dei Fisiocritici di Siena, l’Accademia delle Scienze a Bologna, l’Accademia Tedesca Naturae Curiosorum ( Accademia Cesarea Leopoldina ) e il Royal College of Physicians a Londra [5].

Morì a Roma il 20 gennaio 1720.

Lasciò la sua ricca biblioteca di volumi e di manoscritti all'Ospedale di S. Spirito, insieme ad una rendita che consentì di fondare l'attuale importante Biblioteca Lancisiana. È unanimemente riconosciuto come uno dei più insigni medici della tradizione italiana.

Opera scientifica

Anatomista, fisiologo, botanico, si dedicò anche alla letteratura e all'antiquaria.

In campo anatomico il suo nome è legato alla descrizione delle strie longitudinali mediali del corpo calloso, i “nervi di Lancisi”, al “segno di Lancisi”, un particolare tipo di pulsazione nel polso giugulare, presente in casi di attacco cardiaco, e alla edizione delle Tabulae anatomicae di Bartolomeo Eustachio(1714). Pubblicò anche la Metallotheca di Michele Mercati (1717), alla quale si erano interessati anche Carlo Dati ed Ottavio Falconieri.

Tra le opere di medicina di Lancisi si ricordano il De subitaneis mortibus (1707), la Dissertatio de recta medicorum studiorum ratione instituenda (1715), e il postumo De motu cordis et aneurysmatibus (1728), con il quale contribuì allo sviluppo della fisiopatologia cardiocircolatoria, distinguendo l'ipertrofia dalla dilatazione del cuore e studiando l'origine degli aneurismi.

Affermò poi la possibilità della trasmissione della malaria per mezzo delle zanzare, incoraggiando la bonifica delle paludi nell'Agro Pontino. Mentre molti sostenevano ancora le ragioni dell'antico umoralismo, nel De bovilla peste (1712) e nel successivo De noxiis paludum effluviis eorumque remediis (1717) egli affermò che la malaria fosse una vera pestem, e che la sua origine fosse un'infezione trasmessa attraverso il contagio [6]. Fece due ipotesi: la prima prevedeva che gli insetti depositassero organismi microscopici in cibi o bevande lasciati scoperti, e che ci si ammalasse consumando tali alimenti; la seconda invece prevedeva che gli insetti iniettassero direttamente nelle ferite la loro saliva piena di un venifico liquido [7].

Nonostante ciò rimase aperto il dibattito sul processo di contagio tra coloro che sostenevano fosse causato da microrganismi e coloro che invece sostenevano che le malattie infettive fossero dovute a miasmi ed esalazioni di particelle acide e corrosive. Il contrasto, destinato a segnare tutta la storia della medicina moderna, si ripropose a proposito del problema dell'eziologia acarica della scabbia propugnata da Giovanni Cosimo Bonomo e Diacinto Cestoni. In questo caso Lancisi sostenne le ragioni dell'antico umoralismo. Il contrasto provocò una vivace controversia tra Lancisi e Bonomo, dietro la quale si stagliava, con molta chiarezza, la figura di Redi. Il medico romano fu probabilmente coinvolto anche nella vicenda della diffusione della notizia di una presunta ritrattazione del medico aretino, che avrebbe riguardato sia il principio della generazione parentale sia, nel caso specifico, la generazione degli insetti delle galle.

Biblioteca Lancisiana

La Biblioteca Lancisiana fu fondata nel 1714 da Giovanni Maria Lancisi [8].

Collocata nel Palazzo del Commendatore nel Complesso Monumentale di Santo Spirito in Saxia, conteneva libri e strumenti scientifici e medico-chirurgici. Secondo le intenzioni di Lancisi, qui doveva essere possibile consultare testi, svolgere attività sperimentali, discutere argomenti di medicina e di scienza in pubbliche accademie.

Oggi la biblioteca conserva circa 18.000 volumi a stampa, di cui circa 60 incunaboli, 2000 cinquecentine, numerosi volumi del ‘600 e ‘700, oltre a 374 manoscritti. Sono presenti grammatiche, lessici e dizionari, testi degli oratori e dei poeti greci e latini; gli storici e gli scrittori di politica, i filosofi greci e i loro interpreti; i matematici; i filosofi sperimentali; testi di storia naturale, di chimica, di farmacia, di anatomia e di chirurgia; testi di medicina legale; testi sacri; testi di storia ecclesiastica e di teologia.

Dal 2003 è chiusa al pubblico per lavori di restauro.

Catalogo aperto dei manoscritti lancisiani

È stato realizzato da Microsoft con la coordinazione dei professori Antonio Cartelli e Marco Palma dell’Università degli Studi dell’Università di Cassino [1].

È articolato in cinque differenti sezioni operative:

• La prima sezione è destinata a contenere materiali utili alla conoscenza della biblioteca e a fornire un quadro coerente dell’insieme dei materiali di cui fanno parte gli esemplari che interessano o che sono oggetto di studio;

• Nella seconda sezione è prevista la bibliografia dei manoscritti in possesso della biblioteca;

• La terza sezione presenta le descrizioni a stampa dei codici e quelle contenute negli antichi inventari manoscritti;

• Nella quarta sezione sono presenti le immagini che riproducono in tutto o in parte le pagine dei manoscritti:

• La quinta sezione si basa su un sottosistema informativo molto simile ad un forum dove è possibile pubblicare i manoscritti della biblioteca stessa o scambiare informazioni, formulare progetti e dibattere problemi di comune interesse.

È anche in corso la digitalizzazione dell’intero patrimonio manoscritto della Biblioteca Lancisiana.


Note

  1. ^ W. F. Bynum, Helen Bynum (Eds), Dictionary of Medical Biography, Greenwood Press - Westport, Connecticut, London, vol. 3 (H-L), p. 766
  2. ^ Roy Porter (a cura di) (The Wellcome Institute for the History of Medicine, London), Dizionario biografico della Storia della Medicina e delle Scienze Naturali (Liber Amicorum), Franco Maria Ricci, vol. 3 (L-P), p. 13
  3. ^ Roy Porter (a cura di) (The Wellcome Institute for the History of Medicine, London), Dizionario biografico della Storia della Medicina e delle Scienze Naturali (Liber Amicorum), Franco Maria Ricci, vol. 3 (L-P), p. 13
  4. ^ W. F. Bynum, Helen Bynum (Ets), Dictionary of Medical Biography, Greenwood Press - Westport, Connecticut, London, vol. 3 (H-L), p. 767
  5. ^ W. F. Bynum, Helen Bynum (Ets), Dictionary of Medical Biography, Greenwood Press - Westport, Connecticut, London, vol. 3 (H-L), p. 767
  6. ^ W. F. Bynum, Helen Bynum (Eds), Dictionary of Medical Biography, Greenwood Press - Westport, Connecticut, London, vol. 3 (H-L), p. 767
  7. ^ W. F. Bynum, Helen Bynum (Eds), Dictionary of Medical Biography, Greenwood Press - Westport, Connecticut, London, vol. 3 (H-L), p. 768
  8. ^ M. Fiorilla, 'La Biblioteca Lancisiana', opuscolo in occasione della mostra documentaria Giovanni Maria Lancisi e la medicina del '700, in occasione della inaugurazione del XC Anno Accademico 2010/2011, Accademia di Storia della'Arte Sanitaria, Roma, 26 Novembre 2010

Bibliografia

Parte di questo testo proviene dalla relativa voce del progetto Mille anni di scienza in Italia, pubblicata sotto licenza Creative Commons CC-BY-3.0, opera del Museo Galileo - Istituto e Museo di Storia della Scienza (home page) I documenti del Sant'Uffizio sul processo per ateismo a Lancisi sono pubblicati in: C. Carella, L'aetas galileiana in 'Sapienza, in Galileo e l'acqua: guardare il cielo per capire la terra, Perugia, 2010, pp. 47-81 [Atti del convegno, Galileo e l'acqua: guardare il cielo per capire la terra, Roma: Cnr Sede centrale: Sala Marconi / Archivio di Stato: Salone Alessandrino, 2009]

  • A. Bacchini, La vita e le opere di Giovanni Maria Lancisi (1654-1720), Roma, 1920
  • G. Brambilla, Un malariologo nel Settecento: Giovanni Maria Lancisi, Milano, 1912
  • W. R. Bett, Giovanni Maria Lancisi, in Nature, 174, p. 781, 1954
  • C. Castellani, 'Lancisi', in Dictionary of Scientific Biography, vol. VII, pp. 613-614, New York, 1973
  • P. De Angelis, Giovanni Maria Lancisi, la biblioteca lancisiana, l'accademia lancisiana, Roma, 1965
  • M. Di Gregorio, 'Lancisi', in Dizionario biografico della Storia della Medicina e delle Scienze Naturali (Liber Amicorum), tomo III, p. 13
  • B. Fantini, 'Lancisi, Giovanni Maria', in Dictionary of Medical Biography, vol. 3, pp. 766-768
  • M. Fiorilla, 'La Biblioteca Lancisiana', opuscolo in occasione della mostra documentaria Giovanni Maria Lancisi e la medicina del '700, in occasione della inaugurazione del XC Anno Accademico 2010/2011, Accademia di Storia della'Arte Sanitaria, Roma, 26 Novembre 2010
  • G. Ongaro, 'Lancisi, Giovanni Maria', in Scienziati e tecnologi dalle origini al 1875, vol. 2, pp. 243-245, Milano, 1974


Collegamenti esterni