Mirandola: differenze tra le versioni

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La decadenza della cittadina è segnata anche dalla sciagura di un fulmine che tre anni dopo fece esplodere la polveriera e con essa buona parte del castello che costituiva la Reggia dei Pico: l’attuale torrione, che si affaccia sulla Piazza Grande al centro della città, è in gran parte una ricostruzione novecentesca, che reintegra l’originale portico seicentesco e la facciata della Galleria Nuova.
La decadenza della cittadina è segnata anche dalla sciagura di un fulmine che tre anni dopo fece esplodere la polveriera e con essa buona parte del castello che costituiva la Reggia dei Pico: l’attuale torrione, che si affaccia sulla Piazza Grande al centro della città, è in gran parte una ricostruzione novecentesca, che reintegra l’originale portico seicentesco e la facciata della Galleria Nuova.
Il castello dei Pico è stato recentemente restaurato ed è aperto al pubblico.


Il nucleo storico di Piazza Grande è completato dal Palazzo della Ragione, in stile tardo [[gotico]], dal quattrocentesco Palazzo Bergomi e dal Palazzo Comunale ([[1468]], ma molto restaurato nell’Ottocento), che ospita al suo interno i ritratti dei Pico e altri quadri pregevoli, tra i quali un’''Adorazione dei Magi'' già attribuita a [[Palma il Giovane]].
Il nucleo storico di Piazza Grande è completato dal Palazzo della Ragione, in stile tardo [[gotico]], dal quattrocentesco Palazzo Bergomi e dal Palazzo Comunale ([[1468]], ma molto restaurato nell’Ottocento), che ospita al suo interno i ritratti dei Pico e altri quadri pregevoli, tra i quali un’''Adorazione dei Magi'' già attribuita a [[Palma il Giovane]].

Versione delle 02:01, 21 ago 2006

Template:Stub comuni Template:Comune Mirandola è un comune di 21.482 abitanti della provincia di Modena.

Distante 34 Km. da Modena (lungo la statale 12, in direzione di Verona) questa cittadina della bassa modenese mantiene ancora nella pianta poligonale tracce della sua struttura di città-fortezza rinascimentale. Sede per quattrocento anni della dinastia dei Pico (tra i quali è notissimo Giovanni II Pico della Mirandola, umanista e scienziato del Quattrocento), Mirandola passò al dominio estense soltanto nel 1711.

La decadenza della cittadina è segnata anche dalla sciagura di un fulmine che tre anni dopo fece esplodere la polveriera e con essa buona parte del castello che costituiva la Reggia dei Pico: l’attuale torrione, che si affaccia sulla Piazza Grande al centro della città, è in gran parte una ricostruzione novecentesca, che reintegra l’originale portico seicentesco e la facciata della Galleria Nuova. Il castello dei Pico è stato recentemente restaurato ed è aperto al pubblico.

Il nucleo storico di Piazza Grande è completato dal Palazzo della Ragione, in stile tardo gotico, dal quattrocentesco Palazzo Bergomi e dal Palazzo Comunale (1468, ma molto restaurato nell’Ottocento), che ospita al suo interno i ritratti dei Pico e altri quadri pregevoli, tra i quali un’Adorazione dei Magi già attribuita a Palma il Giovane.

L'economia mirandolese è caratterizzata principalmente da due settori: il Biomedicale e L'agricoltura. L'agricoltura, sviluppata soprattutto nelle valli delle varie frazioni, ha come prodotti principali prodotti colture erbacee, da frutto e allevamento. Tra le colture erbacee si rilevano l'abbondanza di Barbabietola da zucchero (grazie alla presenza dello zuccherificio sitato in Massa Finalese, piccola frazione del comune limitrofo S. Felice S/P), mais (Zea Maya, sia per granella che per ceromais), sorgo, frumento, erba medica (anche per insilati), ecc... Per le colture da frutto è importante ricordare le coltivazioni di pere. Tra le varietà più coltivate e famose vi sono l 'abate fetel, kaiser, William (bianco e rosso), Conference. Vi sono anche molti vigneti di uva nera Lambrusco. Mirandola è situata nella zona di produzione del Parmigiano Reggiano, per cui si sono sviluppati molti allevamenti (soprattutto di pezzata nera) sia a stabulazione fissa (il latte di queste vacche non è adatto alla produzione di parmigiano reggiano, ma solo di latte alimentare) , viste le vecchie abitudini contadine, che a stabulazione libera, il metodo più efficace per le produzioni e le esigenze attuali. A Mirandola si stà anche affermando la coltivazione di Pioppo sia per cellulosa che per biomassa.

Si ricorda che le valli mirandolesi (nelle frazioni di Mortizzuolo e S.Martino Spino) sono diventate per buona parte zone di salvaguardia per la flora e la fauna locali, anche visitabili siccome dispongono di percorsi ciclabili e pedonali. Grazie ad associazione come "La Raganella" questi paesaggi meravigliosi sono "raccontati" e fatti visitare ai ragazzi delle scuole di zona.


Evoluzione demografica

Abitanti censiti[1]


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  1. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 23 maggio 2022.