Palazzo abbaziale di Loreto: differenze tra le versioni

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== Storia ==
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L'attuale palazzo sostituisce un complesso monastico più antico risalente ai primi decenni del [[XII secolo]] e legato all'arrivo sulla cima del [[monte Partenio]] di [[Guglielmo da Vercelli]], un pellegrino proveniente dal nord e diretto verso la [[Palestina]].
L'attuale palazzo sostituisce un complesso monastico più antico - raso al suolo dal terremoto del [[29 novembre]] [[1732]] - risalente ai primi decenni del [[XII secolo]] e legato all'arrivo sulla cima del [[monte Partenio]] di [[Guglielmo da Vercelli]], un pellegrino proveniente dal nord e diretto verso la [[Palestina]].
In brevissimo tempo si propagò ovunque la fama del giovane eremita che viveva su [[Montevergine]] in assoluta solitudine; raggiunto da molti altri giovani che, come lui, aspiravano ad una vita di puro ascetismo sotto la [[Regola di San Benedetto]] iniziarono a costruire una chiesa sul monte, la cui consacrazione avvenne nel maggio del [[1126]], il giorno della [[Pentecoste]]: è questa la data da cui si fa iniziare la plurisecolare vita della Congregazione dei monaci di Montevergine detti appunto Verginiani, i quali si ispirarono alla famosa regola benedettina "[[Ora et labora|Ora, lege et labora]]".
In brevissimo tempo si propagò ovunque la fama del giovane eremita che viveva su [[Montevergine]] in assoluta solitudine; raggiunto da molti altri giovani che, come lui, aspiravano ad una vita di puro ascetismo sotto la [[Regola di San Benedetto]] iniziarono a costruire una chiesa sul monte, la cui consacrazione avvenne nel maggio del [[1126]], il giorno della [[Pentecoste]]: è questa la data da cui si fa iniziare la plurisecolare vita della Congregazione dei monaci di Montevergine detti appunto Verginiani, i quali si ispirarono alla famosa regola benedettina "[[Ora et labora|Ora, lege et labora]]".


Tuttavia, la rigidità del clima e la dieta ferrea imposta da Guglielmo agli altri monaci (era vietato mangiare carne, uova e latticini) costrinsero i religiosi a trovare un luogo più mite per mettere su un infermeria e prestare un'adeguata assistenza sanitaria ai deboli, agli anziani e agli infermi. La scelta cadde su una località della valle di Mercogliano<ref name="test">Placido Mario Tropeano, ''Palazzo abbaziale di Loreto: guida storico-artistica'', [[Montevergine]], Padri Benedettini, [[2008]]</ref> dove il palazzo abbaziale è situato ancora oggi.
Tuttavia, la rigidità del clima e la dieta ferrea imposta da Guglielmo agli altri monaci (era vietato mangiare carne, uova e latticini) costrinsero i religiosi a trovare un luogo più mite per mettere su un infermeria e prestare un'adeguata assistenza sanitaria ai deboli, agli anziani e agli infermi. La scelta cadde su una località della valle di Mercogliano<ref name="test">Placido Mario Tropeano, ''Palazzo abbaziale di Loreto: guida storico-artistica'', [[Montevergine]], Padri Benedettini, [[2008]]</ref> dove il palazzo abbaziale è situato ancora oggi.


Il palazzo ospita la [[Biblioteca statale di Montevergine]].
Il palazzo ospita:
* la [[Biblioteca statale di Montevergine]] che raccoglie circa 200.000 volumi;
* un'antica [[farmacia]] contenente oltre 300 vasi di [[maiolica]] dipinti a mano;
* un [[archivio]] di circa 7.000 pergamene;
* la ''Premiata Fabbrica di Liquori'' dei Padri Benedettini di Montevergine;
* una [[cantina]];
* tre arazzi fiamminghi del [[XVIII secolo]].


==Note==
==Note==

Versione delle 17:02, 23 dic 2010

File:Palazzo abbaziale di Loreto - Sala degli arazzi.jpg
La Sala degli arazzi durante un concerto di musica classica

Il palazzo abbaziale di Loreto (più comunemente Abbazia di Loreto) è un edificio religioso ubicato nel comune di Mercogliano, in provincia di Avellino.

Origine del nome

Secondo la tradizione il nome Loreto deriverebbe dal luogo in cui fu anticamente edificata l'abbazia: una selva di alloro (dal latino laurum o lauretum), pianta sacra ad Apollo. Tuttavia, padre Giovanni Mongelli ritiene che il termine derivi da un orto, detto Orrita, sito nella contrada Vesta.[1]

Storia

L'attuale palazzo sostituisce un complesso monastico più antico - raso al suolo dal terremoto del 29 novembre 1732 - risalente ai primi decenni del XII secolo e legato all'arrivo sulla cima del monte Partenio di Guglielmo da Vercelli, un pellegrino proveniente dal nord e diretto verso la Palestina. In brevissimo tempo si propagò ovunque la fama del giovane eremita che viveva su Montevergine in assoluta solitudine; raggiunto da molti altri giovani che, come lui, aspiravano ad una vita di puro ascetismo sotto la Regola di San Benedetto iniziarono a costruire una chiesa sul monte, la cui consacrazione avvenne nel maggio del 1126, il giorno della Pentecoste: è questa la data da cui si fa iniziare la plurisecolare vita della Congregazione dei monaci di Montevergine detti appunto Verginiani, i quali si ispirarono alla famosa regola benedettina "Ora, lege et labora".

Tuttavia, la rigidità del clima e la dieta ferrea imposta da Guglielmo agli altri monaci (era vietato mangiare carne, uova e latticini) costrinsero i religiosi a trovare un luogo più mite per mettere su un infermeria e prestare un'adeguata assistenza sanitaria ai deboli, agli anziani e agli infermi. La scelta cadde su una località della valle di Mercogliano[2] dove il palazzo abbaziale è situato ancora oggi.

Il palazzo ospita:

Note

  1. ^ Santuario di Montevergine - Il Palazzo abbaziale di Loreto
  2. ^ Placido Mario Tropeano, Palazzo abbaziale di Loreto: guida storico-artistica, Montevergine, Padri Benedettini, 2008

Voci correlate