Dictionnaire de l'Académie française: differenze tra le versioni

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Il lavoro procedette con lentezza e il primo volume apparve dopo più di mezzo secolo, nel [[1694]]. I lemmi non erano disposti secondo l'ordine alfabetico, ma per famiglie di derivati e di composti. Per ciascun vocabolo non venivano forniti esempi d'uso; venivano presentate alcune espressioni tolte da scrittori la cui competenza linguistica era stata approvata dall'Accademia, ma il cui nome non veniva tuttavia citato.
Il lavoro procedette con lentezza e il primo volume apparve dopo più di mezzo secolo, nel [[1694]]. I lemmi non erano disposti secondo l'ordine alfabetico, ma per famiglie di derivati e di composti. Per ciascun vocabolo non venivano forniti esempi d'uso; venivano presentate alcune espressioni tolte da scrittori la cui competenza linguistica era stata approvata dall'Accademia, ma il cui nome non veniva tuttavia citato.


Nelle edizioni successive fu finalmente adottato l'ordine alfabetico. La sesta edizione ([[1835]]) codificò la riforma dell'ortografia francese che permise il passaggio «du françois au français»<ref>[[Académie française]], [http://www.academie-francaise.fr/langue/ Académie française, «Du françois au français »] {{fr}}</ref>. La settima edizione ([[1878]]-[[1879]]) propose numerose modifiche, secondo la riforma ortografica del 1835, e introdusse oltre 2000 nuovi vocaboli. L'ultima edizione completa (VIII edizione) apparve in due volumi nel triennio [[1932]]-[[1935]]; erano stati introdotti nuovi vocaboli, ma la rapida evoluzione della lingua francese richiedeva un ampliamento e una nuova edizione in via di completamento. Della nona edizione sono apparsi finora due volumi:
Nelle edizioni successive fu finalmente adottato l'ordine alfabetico. La sesta edizione ([[1835]]) codificò la riforma dell'ortografia francese che permise il passaggio «du françois au français»<ref>I principali cambiamenti furono il passaggio dal dittongo «oi» ad «ai» nei numerosi vocaboli in cui si era già modificata la pronuncia, e il plurale in «-nts» delle parole che terminavano in «-nt» (prima era «-ns»); altra modifica, la sostituzione del segno «&» con la «et». ([[Académie française]], [http://www.academie-francaise.fr/langue/ «Du françois au français»)] {{fr}}</ref>. La settima edizione ([[1878]]-[[1879]]) propose numerose modifiche, secondo la riforma ortografica del 1835, e introdusse oltre 2000 nuovi vocaboli. L'ultima edizione completa (VIII edizione) apparve in due volumi nel triennio [[1932]]-[[1935]]; erano stati introdotti nuovi vocaboli, ma la rapida evoluzione della lingua francese richiedeva un ampliamento e una nuova edizione in via di completamento. Della nona edizione sono apparsi finora due volumi:
* Tome 1 (A - Enz), Imprimerie nationale/Fayard, [[1992]], ISBN 2-213-62142-X
* Tome 1 (A - Enz), Imprimerie nationale/Fayard, [[1992]], ISBN 2-213-62142-X
* Tome 2 (Éoc - Map), Imprimerie nationale/Fayard, [[2005]], ISBN 2-213-62143-8
* Tome 2 (Éoc - Map), Imprimerie nationale/Fayard, [[2005]], ISBN 2-213-62143-8

Versione delle 04:46, 13 ott 2010

Dictionnaire de l’Académie française
VI edizione (1835)
AutoreAcadémie française
1ª ed. originale1694
Generedizionario
Lingua originalefrancese

Il Dictionnaire de l'Académie française (Dizionario dell'Accademia di Francia) è il dizionario ufficiale della lingua francese curato dall'Académie française, sotto la direzione del suo segretario generale perpetuo.

Storia

Quarta edizione in due volumi (1768)

La redazione del Dictionnaire iniziò nel 1638, su invito del cardinale Richelieu. Il progetto, diretto dagli accademici Claude Favre de Vaugelas e Jean Chapelain, era ispirato a una concezione purista della lingua francese: non avrebbe dovuto tener in considerazione l'intero vocabolario e non avrebbe dovuto elencare tutti i significati du una parola; avrebbe dovuto essere un dizionario normativo in grado di suggerire il buon uso del lessico. Non sarebbero state inserite le parole arcaiche e di registro basso, i neologismi, le parole appartenenti al lessico di arti, mestieri e della scienza, tranne le arti di pertinenza dell'aristocrazia (la caccia, la scherma, ecc.)

Il lavoro procedette con lentezza e il primo volume apparve dopo più di mezzo secolo, nel 1694. I lemmi non erano disposti secondo l'ordine alfabetico, ma per famiglie di derivati e di composti. Per ciascun vocabolo non venivano forniti esempi d'uso; venivano presentate alcune espressioni tolte da scrittori la cui competenza linguistica era stata approvata dall'Accademia, ma il cui nome non veniva tuttavia citato.

Nelle edizioni successive fu finalmente adottato l'ordine alfabetico. La sesta edizione (1835) codificò la riforma dell'ortografia francese che permise il passaggio «du françois au français»[1]. La settima edizione (1878-1879) propose numerose modifiche, secondo la riforma ortografica del 1835, e introdusse oltre 2000 nuovi vocaboli. L'ultima edizione completa (VIII edizione) apparve in due volumi nel triennio 1932-1935; erano stati introdotti nuovi vocaboli, ma la rapida evoluzione della lingua francese richiedeva un ampliamento e una nuova edizione in via di completamento. Della nona edizione sono apparsi finora due volumi:

Note

  1. ^ I principali cambiamenti furono il passaggio dal dittongo «oi» ad «ai» nei numerosi vocaboli in cui si era già modificata la pronuncia, e il plurale in «-nts» delle parole che terminavano in «-nt» (prima era «-ns»); altra modifica, la sostituzione del segno «&» con la «et». (Académie française, «Du françois au français») (FR)

Bibliografia

  • Francis Wey, Histoire des révolutions du langage en France, Paris: Firmin Didot frères, 1848.

Collegamenti esterni

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