Il Canto degli Italiani: differenze tra le versioni

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*L'''Inno di Mameli'' non ha significati nel testo pari a quelli del ''Va' pensiero''.
*L'''Inno di Mameli'' non ha significati nel testo pari a quelli del ''Va' pensiero''.


D'altra parte i sostenitori dell'"Inno di Mameli" sostengono che:
D'altra parte i sostenitori dell'''Inno di Mameli'' sostengono che:
*Molto spesso un inno nazionale è una cosiddetta "marcetta", e così anche quello francese, musicato per la prima volta da un reparto di marsigliesi
*Molto spesso un inno nazionale è una cosiddetta "marcetta", e così anche quello francese, musicato per la prima volta da un reparto di marsigliesi
*Il "Va' pensiero" è l'inno di un popolo in esilio
*Il ''Va' pensiero'' è l'inno di un popolo in esilio
*Non avrebbe senso cambiare un [[inno]] che ha fatto la storia d'Italia ed esiste da ormai sessant'anni.
*Non avrebbe senso cambiare un [[inno]] che ha fatto la storia d'Italia ed esiste da ormai sessant'anni.



Versione delle 20:00, 18 feb 2006

File:475px-Goffredo mameli.jpg
Goffredo Mameli è l'autore del testo dell'inno nazionale italiano
Michele Novaro musicò il Canto degli Italiani

L'Inno di Mameli, conosciuto anche come Fratelli d'Italia, dai primi versi - o più precisamente, il Il Canto degli Italiani - è dal 12 ottobre 1946 l'inno nazionale italiano, in modo provvisorio. Solo il 17 novembre 2005, il Senato approva infine un decreto legge che lo rende ufficiale.

Il testo fu scritto nell'autunno 1847 da Goffredo Mameli; la musica è di poco successiva e fu composta da Michele Novaro.

Alla proclamazione della Repubblica ha sostituito la Marcia Reale e S'hymnu sardu nazionale, in vigore durante il Regno d'Italia .

Nel corso degli anni novanta è stata talvolta ventilata l'ipotesi di sostituire Il canto degli Italiani con il Va' pensiero (celebre aria dall'opera lirica Nabucco) di Giuseppe Verdi come inno rappresentativo della nazione italiana. I sostenitori del Va' pensiero sostengono che:

  • Un inno nazionale deve essere di un certo spessore musicale, come l'inno francese La Marseillaise (La Marsigliese), e non una marcetta come l'Inno di Mameli effettivamente è.
  • L'Inno di Mameli non ha significati nel testo pari a quelli del Va' pensiero.

D'altra parte i sostenitori dell'Inno di Mameli sostengono che:

  • Molto spesso un inno nazionale è una cosiddetta "marcetta", e così anche quello francese, musicato per la prima volta da un reparto di marsigliesi
  • Il Va' pensiero è l'inno di un popolo in esilio
  • Non avrebbe senso cambiare un inno che ha fatto la storia d'Italia ed esiste da ormai sessant'anni.

Il fatto che la ventilata ipotesi di un refermendum non si sia mai sostenuta simboleggia il forte attaccmanto del popolo italiano al proprio inno.

Testo

Nota: quello che segue è il testo completo del poema originale scritto da Goffredo Mameli, tuttavia l'inno italiano, così come eseguito in ogni occasione ufficiale, è composto dalla prima strofa e dal coro, ripetuti due volte, e termina con un "Sì" deciso. Il resto del poema richiama episodi rilevanti della lotta per l'unificazione dell'Italia.


Fratelli d'Italia,

l'Italia s'è desta,
dell'elmo di Scipio
s'è cinta la testa.
Dov'è la vittoria?
Le porga la chioma,
che schiava di Roma
Iddio la creò.

Stringiamoci a coorte,
siam pronti alla morte.
Siam pronti alla morte,
l'Italia chiamò.
Stringiamoci a coorte,
siam pronti alla morte.
Siam pronti alla morte,
l'Italia chiamò!

Noi fummo da secoli
calpesti, derisi,
perché non siam popolo,
perché siam divisi.
Raccolgaci un'unica
bandiera, una speme:
di fonderci insieme
già l'ora suonò.

Stringiamoci a coorte,
siam pronti alla morte.
Siam pronti alla morte,
l'Italia chiamò.
Stringiamoci a coorte,
siam pronti alla morte.
Siam pronti alla morte,
l'Italia chiamò!

Uniamoci, amiamoci,
l'unione e l'amore
rivelano ai popoli
le vie del Signore.
Giuriamo far libero
il suolo natio:
uniti, per Dio,
chi vincer ci può?

Stringiamoci a coorte,
siam pronti alla morte.
Siam pronti alla morte,
l'Italia chiamò.
Stringiamoci a coorte,
siam pronti alla morte.
Siam pronti alla morte,
l'Italia chiamò!

Dall'Alpi a Sicilia
Dovunque è Legnano,
Ogn'uom di Ferruccio
Ha il core, ha la mano,
I bimbi d'Italia
Si chiaman Balilla,
Il suon d'ogni squilla
I Vespri suonò.

Stringiamoci a coorte,
siam pronti alla morte.
Siam pronti alla morte,
l'Italia chiamò.
Stringiamoci a coorte,
siam pronti alla morte.
Siam pronti alla morte,
l'Italia chiamò!

Son giunchi che piegano
Le spade vendute:
Già l'Aquila d'Austria
Le penne ha perdute.
Il sangue d'Italia,
Il sangue Polacco,
Bevé, col cosacco,
Ma il cor le bruciò.

Stringiamoci a coorte,
siam pronti alla morte.
Siam pronti alla morte,
l'Italia chiamò.
Stringiamoci a coorte,
siam pronti alla morte.
Siam pronti alla morte,
l'Italia chiamò!
Sì (cantato)

Voci correlate

Collegamenti esterni

Simbolo mancante (man)