Elena Raffalovich: differenze tra le versioni

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==Biografia==
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Terzogenita di Leone Raffalovich (nasce a Odessa 1813 muore a Parigi il 17 Febbraio 1879 ) ricco possidente ebreo e Rosette (Rosa) Mondel Loevensohn (1807-1895). La famiglia si trasferisce a Parigi. La sorella maggiore Maria Raffalovich sposata allo zio Hermann è madre di [[Marc André Raffalovich]] e grande amica di [[Claude Bernard]]. Sarà la sorella Maria, interessata alla scinza filologica nascente a segnalare alla giovane Elena gli scritti filologici di [[Domenico Comparetti]] giovane rampante studioso di tradizioni e mitologia greca. Nel 1863 Elena giunge a Livorno insieme al padre Leone e conosce Domenico Comparetti di persona, se ne innamora appassionatamente e nell’arco di pochi mesi lo sposa sperando di condividere con lui la vita intellettuale della città universitaria di Pisa dove il promesso ha una cattedra di Lettere Antiche.
Terzogenita di un Leone (nasce a Odessa 1813 muore a Parigi il 17 Febbraio 1879 ) ricco possidente ebreo e Rosette (Rosa) Mondel Loevensohn (1807-1895). La famiglia si trasferisce a Parigi. La sorella maggiore Maria Raffalovich sposata allo zio Hermann è madre di [[Marc André Raffalovich]] e grande amica di [[Claude Bernard]]. Sarà la sorella Maria, interessata alla scinza filologica nascente a segnalare alla giovane Elena gli scritti filologici di [[Domenico Comparetti]] giovane rampante studioso di tradizioni e mitologia greca. Nel 1863 Elena giunge a Livorno insieme al padre Leone e conosce Domenico Comparetti di persona, se ne innamora appassionatamente e nell’arco di pochi mesi lo sposa sperando di condividere con lui la vita intellettuale della città universitaria di Pisa dove il promesso ha una cattedra di Lettere Antiche.
Presto delusa dall’ambiente universitario poco incline ad accettare l’intelligenza femminile nelle proprie file Elena da alla luce la figlia Laura (1864/1913). I periodi di depressione si alternano al crescente interesse per l’educazione infantile che si sta sviluppando in Italia in quegli anni. Viene a conoscenza dei metodi Fröebeliani ed entra in contatto con la baronessa Marenholtz divulgatrice passionaria delle teorie educative fröebeliane e dei giardini d’infanzia. Sono gli anni dell’unità d’Italia, le donne borghesi trovano spazio intellettuale nell’unica attività che le vede riconosciute come “naturalmente” preparate; quella dell’educazione infantile. L’obbiettivo di liberare le masse lavoratrici femminili dall’accudimento dei figli durante i lunghi orari di lavoro porta all’apertura di luoghi di raccolta per i bambini anche in età prescolastica. Le teorie fröebeliane riconoscono al fanciullo il bisogno di movimento e l’attività ludica. Le stesse però si scontrano, in Italia, con la poca attenzione posta all’educazione religiosa cattolica. Nel 1872 Elena lascia definitivamente il marito per seguire i corsi e le scuole fröebeliani attive in Germania.
Presto delusa dall’ambiente universitario poco incline ad accettare l’intelligenza femminile nelle proprie file Elena da alla luce la figlia Laura (1864/1913). I periodi di depressione si alternano al crescente interesse per l’educazione infantile che si sta sviluppando in Italia in quegli anni. Viene a conoscenza dei metodi Fröebeliani ed entra in contatto con la baronessa Marenholtz divulgatrice passionaria delle teorie educative fröebeliane e dei giardini d’infanzia. Sono gli anni dell’unità d’Italia, le donne borghesi trovano spazio intellettuale nell’unica attività che le vede riconosciute come “naturalmente” preparate; quella dell’educazione infantile. L’obbiettivo di liberare le masse lavoratrici femminili dall’accudimento dei figli durante i lunghi orari di lavoro porta all’apertura di luoghi di raccolta per i bambini anche in età prescolastica. Le teorie fröebeliane riconoscono al fanciullo il bisogno di movimento e l’attività ludica. Le stesse però si scontrano, in Italia, con la poca attenzione posta all’educazione religiosa cattolica. Nel 1872 Elena lascia definitivamente il marito per seguire i corsi e le scuole fröebeliani attive in Germania.
Sempre nel 1872 Elena Raffalovich scrive e decide di sostenere le attività di Adolfo Pick che, a Venezia, ha fondato un giardino di infanzia froebeliano ma si sta adoperando per aprire una scuola per la formazione di maestre giardiniere italiane in grado di diffondere più capillarmente il metodo in Italia.
Sempre nel 1872 Elena Raffalovich scrive e decide di sostenere le attività di Adolfo Pick che, a Venezia, ha fondato un giardino di infanzia froebeliano ma si sta adoperando per aprire una scuola per la formazione di maestre giardiniere italiane in grado di diffondere più capillarmente il metodo in Italia.

Versione delle 02:54, 25 lug 2008

Elena Raffalovich (Odessa, 22 Maggio 1842Firenze, 29 Novembre 1918) è stata una pedagogista, intellettuale e froebeliana russa.

Biografia

Terzogenita di un Leone (nasce a Odessa 1813 muore a Parigi il 17 Febbraio 1879 ) ricco possidente ebreo e Rosette (Rosa) Mondel Loevensohn (1807-1895). La famiglia si trasferisce a Parigi. La sorella maggiore Maria Raffalovich sposata allo zio Hermann è madre di Marc André Raffalovich e grande amica di Claude Bernard. Sarà la sorella Maria, interessata alla scinza filologica nascente a segnalare alla giovane Elena gli scritti filologici di Domenico Comparetti giovane rampante studioso di tradizioni e mitologia greca. Nel 1863 Elena giunge a Livorno insieme al padre Leone e conosce Domenico Comparetti di persona, se ne innamora appassionatamente e nell’arco di pochi mesi lo sposa sperando di condividere con lui la vita intellettuale della città universitaria di Pisa dove il promesso ha una cattedra di Lettere Antiche. Presto delusa dall’ambiente universitario poco incline ad accettare l’intelligenza femminile nelle proprie file Elena da alla luce la figlia Laura (1864/1913). I periodi di depressione si alternano al crescente interesse per l’educazione infantile che si sta sviluppando in Italia in quegli anni. Viene a conoscenza dei metodi Fröebeliani ed entra in contatto con la baronessa Marenholtz divulgatrice passionaria delle teorie educative fröebeliane e dei giardini d’infanzia. Sono gli anni dell’unità d’Italia, le donne borghesi trovano spazio intellettuale nell’unica attività che le vede riconosciute come “naturalmente” preparate; quella dell’educazione infantile. L’obbiettivo di liberare le masse lavoratrici femminili dall’accudimento dei figli durante i lunghi orari di lavoro porta all’apertura di luoghi di raccolta per i bambini anche in età prescolastica. Le teorie fröebeliane riconoscono al fanciullo il bisogno di movimento e l’attività ludica. Le stesse però si scontrano, in Italia, con la poca attenzione posta all’educazione religiosa cattolica. Nel 1872 Elena lascia definitivamente il marito per seguire i corsi e le scuole fröebeliani attive in Germania. Sempre nel 1872 Elena Raffalovich scrive e decide di sostenere le attività di Adolfo Pick che, a Venezia, ha fondato un giardino di infanzia froebeliano ma si sta adoperando per aprire una scuola per la formazione di maestre giardiniere italiane in grado di diffondere più capillarmente il metodo in Italia. Elena si dichiara disponibile a finanziare il Pick per l'apertura di una scuola di fomazione per maestre giardiniere ed un giardino d'infanzia annesso ponendo però alcuni punti per lei sostanziali e fortemente progrediti per l'epoca: 1.il giardino dovrà accogliere bambini di tutte le classe sociali (e per questo propone al Pick borse di studio da assegnare segretamente alle famiglie dei bambini che non fossero in grado di pagare la retta). 2. il giardino dovrà essere aconfessionale e laico (i bambini che volessero fare catechismo potranno farlo ma esternamente alla scuola) Elena inoltre, nel carteggio con Adolfo Pick, fa riferimento alla sua convinzione che è attraverso le donne del popolo che il nuovo potrà avanzare poiché è convinta che esse non siano, a differenza della borghesia, legate a false ideologie preconcette ma al bisogno pratico e dinamico dell'educazione dei propri figli. Tornata a Firenze nel 1917 alloggia nella casa dei nipoti e vi muore il 29 Novembre 1918. La figlia Laura ed il genero Luigi Adriano sono morti già da alcuni anni, il primogenito di questi Albano è padre di Lorenzo Milani Comparetti poi conosciuto come Don Milani che nascerà nel 1923.

Bibliografia

  • Duilio Gasparini, "ADOLFO PICK Il pensiero e l'opera", vol. 1,2,3; ed. Biblioteca Nazionale Pedagogica, Firenze 1968
  • D. Comparetti, "In memoria di Elena Comparetti-Raffalovich e di Leone Raffalovich suo padre", Firenze Ed. Ariani 1922
  • Clotilde Barbarulli, "Dalla tradizione all'Innovazione. la «ricerca straordinaria» di Elena Raffalovich Comparetti" in "L'EDUCAZIONE DELLE DONNE Scuole e modelli di vita femminile nell'Italia dell'Ottocento" a cura di Simonetta Soldani, ed. Franco Angeli, 1991
  • "Storia di Elena attraverso le lettere 1863 /1884" a cura di Elisa Frontali Milani, ed. La Rosa 1980