Iugero: differenze tra le versioni

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Versione delle 18:36, 7 nov 2007

Lo iugero (dal latino iugerum) era un'unità di superficie agraria utilizzata dai Romani. Lo iugero equivaleva all'area di terreno che era possibile arare in una giornata di lavoro con una coppia di buoi aggiogati (di qui l'etimologia da "iugum", cioè "giogo"). Lo iugero corrispondeva così a circa un quarto di ettaro, più precisamente a 2.519,9 .

I Romani avevano altre misure di superficie: la più piccola era il pes quadratum (piede quadrato), pari a 0,087 m²; vi erano poi le misure maggiori, quali:

l'heredium , o doppio iugero = 5.039,8 m² (circa mezzo ettaro);
la centuria (100 heredia ovvero 200 iugeri) = 503.980 m² (circa 50 ettari)
il saltus (4 centurie ovvero 800 iugeri) = 2.015.920 m² (circa 200 ettari).

N.B.: le misure romane di lunghezza e superficie, a cominciare dal piede che era la base di tutte, non furono costanti nel tempo, per questo si possono notare alcune discrepanze tra i valori indicati dai vari autori.

Lo iugero nel Medioevo

Nell'Italia settentrionale nel medioevo era ancora utilizzato lo iugero come misura pari a dodici pertiche e a un dodicesimo del manso. Il valore variava da luogo a luogo ma era dell'ordine di 7000 o 8000 m², dunque assai maggiore dello iugero romano. In particolare era venuto a mancare il significato pratico di terreno lavorabile in una giornata: per questo fu sostituito da altre unità come la biolca e la giornata piemontese, simili nel valore e nel significato allo iugero romano.

Voci correlate