Jus Publicum Europaeum: differenze tra le versioni

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*Carl Schmitt, ''Der nomos der erde im völkerrecht des jus publicum europaeum'', 1950
*Carl Schmitt, ''Der nomos der erde im völkerrecht des jus publicum europaeum'', 1950
*D. Losurdo, ''Il revisionismo storico. Problemi e miti, Laterza'', Roma-Bari 2015


==Voci correlate==
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Versione delle 13:50, 6 giu 2019

Lo Jus Publicum Europaeum è un concetto politico del giurista tedesco Carl Schmitt. Esso designa il sistema internazionale europeo vigente prima dell'avvento degli Stati nazionali territoriali, nati con la rivoluzione francese (1789).

Durante l'epoca dello Jus Publicum Europaeum, sostanzialmente nato con la pace di Westfalia e tenuto insieme tramite la valvola di sfogo costituita dal sistema coloniale nato a partire dal XVI secolo, la guerra tra gli Stati europei era delimitata al solo teatro europeo, venendo regolata tramite il ruolo della diplomazia e tramite una netta distinzione tra guerra e pace.

Con la fine di tale equilibrio, ristabilito in maniera precaria con il Congresso di Vienna (1815), la guerra perse la sua naturale distinzione dalla pace, per dare vita a uno stato di conflitto civile permanente (una guerra civile internazionale), che si manifesterà platealmente con i due conflitti mondiali.

Bibliografia

  • Carl Schmitt, Der nomos der erde im völkerrecht des jus publicum europaeum, 1950
  • D. Losurdo, Il revisionismo storico. Problemi e miti, Laterza, Roma-Bari 2015

Voci correlate