Grado di libertà (statistica): differenze tra le versioni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Nessun oggetto della modifica
Riga 3: Riga 3:
Il concetto di gradi libertà venne introdotto in statistica da [[Ronald Fisher]] negli anni 1920.
Il concetto di gradi libertà venne introdotto in statistica da [[Ronald Fisher]] negli anni 1920.


Diverse [[variabile casuale|variabili casuali]] ([[variabile casuale t di Student|t di Student]], [[variabile casuale F di Snedecor|F di Snedecor]], [[variabile casuale Chi Quadrato|Chi Quadrato]], [[Variabile casuale di Wishart|v.c. di Wishart]] e altre) hanno parametri detti comunemente "gradi di libertà".
Diverse [[variabile casuale|variabili casuali]] ([[variabile casuale t di Student|t di Student]], [[variabile casuale F di Snedecor|F di Snedecor]], [[variabile casuale Chi Quadrato|Chi Quadrato]] e [[Variabile casuale chi quadrato non centrale|Chi Quadrato non centrale]], [[Variabile casuale di Wishart|v.c. di Wishart]] e altre) hanno parametri detti comunemente "gradi di libertà".


[[categoria:Statistica]]
[[categoria:Statistica]]

Versione delle 14:33, 11 ago 2005

I gradi di libertà di una variabile aleatoria o di un statistica in genere, esprimono il numero di dati effettivamente disponibili per valutare la quantità d'informazione contenuta nella statistica. Infatti quando un dato non e' indipendente, l'informazione che esso fornisce e' già contenuta implicitamente negli altri. È possibile quindi calcolare le statistiche utilizzando soltanto il numero di osservazioni indipendenti, consentendo in questo modo di ottenere una maggiore precisione nei risultati.

Il concetto di gradi libertà venne introdotto in statistica da Ronald Fisher negli anni 1920.

Diverse variabili casuali (t di Student, F di Snedecor, Chi Quadrato e Chi Quadrato non centrale, v.c. di Wishart e altre) hanno parametri detti comunemente "gradi di libertà".