Atuatuca: differenze tra le versioni

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[[File:Tongeren_Romeinse_wallen.jpg|destra|miniatura|250x250px|Muro di cinta romano a ''Atuatuca Tungrorum'', moderno Tongeren in Belgio]]
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'''Atuatuca '''(o '''Aduatuca''') era il nome di uno o più insediamenti fortificati nella regione tra i fiumi [[Schelda]] e [[Reno]], fatte costruire durante le "[[Conquista della Gallia|guerre galliche]]" da [[Gaio Giulio Cesare|Giulio Cesare]]. La parola stessa probabilmente significava "fortezza"<ref name="Wightman30">{{Cita|Wightman|p. 30}}</ref>. La pronuncia "Atuatuca" con una "t" è considerata l'originale, nonostante molti documenti latini utilizzino una "d"<ref>{{Citation|last=Gysseling|first=Maurits|url=http://www.wulfila.be/tw/facsimile/?page=78|year=1960|title=Toponymisch Woordenboek van België, Nederland, Luxemburg, Noord-Frankrijk en West-Duitsland}}</ref>. La moderna città di [[Tongeren]], indicata come ''Aduatuca Tungrorum'' negli ultimi tempi dell'[[impero romano]], è sicuramente uno di questi insediamenti, ed eventuali ulteriori luoghi con questo stesso nome, si troverebbero tutti nella stessa regione a nord delle [[Ardenne]], e nel vicino [[Belgio]] orientale. A quel tempo, questa regione era abitata principalmente dalla tribù degli [[Eburoni]].
'''Atuatuca '''(o '''Aduatuca''') era il nome di uno o più insediamenti fortificati nella regione tra i fiumi [[Schelda]] e [[Reno]], fatte costruire durante le "[[Conquista della Gallia|guerre galliche]]" da [[Gaio Giulio Cesare|Giulio Cesare]]. La parola stessa probabilmente significava "fortezza"<ref name="Wightman30">{{Cita|Wightman|p. 30}}</ref>. La pronuncia "Atuatuca" con una "t" è considerata l'originale, nonostante molti documenti latini utilizzino una "d"<ref>{{Cita pubblicazione|cognome=Gysseling|nome=Maurits|url=http://www.wulfila.be/tw/facsimile/?page=78|anno=1960|titolo=Toponymisch Woordenboek van België, Nederland, Luxemburg, Noord-Frankrijk en West-Duitsland}}</ref>. La moderna città di [[Tongeren]], indicata come ''Aduatuca Tungrorum'' negli ultimi tempi dell'[[impero romano]], è sicuramente uno di questi insediamenti, ed eventuali ulteriori luoghi con questo stesso nome, si troverebbero tutti nella stessa regione a nord delle [[Ardenne]], e nel vicino [[Belgio]] orientale. A quel tempo, questa regione era abitata principalmente dalla tribù degli [[Eburoni]].


== Discussione sui possibili Atuatucas che non sono Tongeren ==
== Discussione sui possibili Atuatucas che non sono Tongeren ==
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* L'osservazione di Cesare di cui sopra, ''"id castelli nomen est"'', può essere interpretata non solo come "questo è il nome ''di'' un forte", ma anche alternativamente "questo è il nome ''per'' un forte".
* L'osservazione di Cesare di cui sopra, ''"id castelli nomen est"'', può essere interpretata non solo come "questo è il nome ''di'' un forte", ma anche alternativamente "questo è il nome ''per'' un forte".
* Una tribù vicina, i cui insediamenti non hanno un nome, sono chiamati gli [[Atuatuci]], si erano stabiliti e difesi da un insediamento fortemente fortificato (che non è nominato da Cesare). Il loro nome, "Aduatuci" è stato quindi interpretato come "popolo fortezza"<ref name="Wightman30" />.
* Una tribù vicina, i cui insediamenti non hanno un nome, sono chiamati gli [[Atuatuci]], si erano stabiliti e difesi da un insediamento fortemente fortificato (che non è nominato da Cesare). Il loro nome, "Aduatuci" è stato quindi interpretato come "popolo fortezza"<ref name="Wightman30" />.
* Non vi sono prove archeologiche che il sito di Tongeren, l'ultima Atuatuca nella regione, fosse stato occupato prima che i Romani la fondarono lungo la loro importante rotta militare tra [[Bavay]] e [[Colonia (Germania)|Colonia]]<ref name="vanderhoeven">{{Cita libro|nome=Alain|cognome=Vanderhoeven|nome2=Michel|cognome2=Vanderhoeven|curatore=Hugo Thoen & Frank Vermeulen, Kathy Sas, Wouter Dhaeze|titolo=Archaeology in confrontation : aspects of Roman military presence in the northwest : studies in honour of Prof. Em. Hugo Thoen|url=https://www.worldcat.org/oclc/73549215|collana=Archaeological reports Ghent University|anno=2004|editore=Academia Press|città=Gent|lingua=en|p=143|volume=2|opera=Archaeological reports Ghent University|capitolo=Confrontation in Archaeology: Aspects of Roman Military in Tongeren|url_capitolo=https://books.google.it/books?id=zY4g1kfWvCMC&pg=PA143&redir_esc=y#v=onepage&q&f=false|OCLC=73549215|ISBN=9038205783}}</ref>.
* Non vi sono prove archeologiche che il sito di Tongeren, l'ultima Atuatuca nella regione, fosse stato occupato prima che i Romani la fondarono lungo la loro importante rotta militare tra [[Bavay]] e [[Colonia (Germania)|Colonia]]<ref name="vanderhoeven">{{Cita libro|nome=Alain|cognome=Vanderhoeven|nome2=Michel|cognome2=Vanderhoeven|curatore=Hugo Thoen & Frank Vermeulen, Kathy Sas, Wouter Dhaeze|titolo=Archaeology in confrontation : aspects of Roman military presence in the northwest : studies in honour of Prof. Em. Hugo Thoen|url=https://www.worldcat.org/oclc/73549215|collana=Archaeological reports Ghent University|anno=2004|editore=Academia Press|città=Gent|lingua=en|p=143|volume=2|opera=Archaeological reports Ghent University|capitolo=Confrontation in Archaeology: Aspects of Roman Military in Tongeren|url_capitolo=https://books.google.it/books?id=zY4g1kfWvCMC&pg=PA143&redir_esc=y#v=onepage&q&f=false|OCLC=73549215|ISBN=90-382-0578-3}}</ref>.
* La geografia di Tongeren, anche se collinare, non è così collinosa come sembra descrivere Cesare. Ciò che descrive sembra essere più tipico delle regioni a sud di Tongeren, verso le Ardenne nella moderna Vallonia. Wightman osserva che "l'unico dettaglio topografico" riguardante l'Atuatuca degli Eburones era una "stretta gola adatta all'agguato" non troppo lontana ad ovest<ref name="v.32" />. Ma questa "è una caratteristica troppo comune del panorama delle Ardenne per essere di aiuto"<ref name="Wightman40">{{Cita|Wightman|p. 40}}</ref>.
* La geografia di Tongeren, anche se collinare, non è così collinosa come sembra descrivere Cesare. Ciò che descrive sembra essere più tipico delle regioni a sud di Tongeren, verso le Ardenne nella moderna Vallonia. Wightman osserva che "l'unico dettaglio topografico" riguardante l'Atuatuca degli Eburones era una "stretta gola adatta all'agguato" non troppo lontana ad ovest<ref name="v.32" />. Ma questa "è una caratteristica troppo comune del panorama delle Ardenne per essere di aiuto"<ref name="Wightman40">{{Cita|Wightman|p. 40}}</ref>.
Oltre a Tongeren, le proposte a riguardo a questa posizione di una precedente Atuatuca degli Eburoni includono [[Spa (Belgio)|Spa]] (in un luogo chiamato Balmoral) e [[Mount Saint Peter|Caestert]] vicino [[Kanne]], appena a sud di [[Maastricht]], e ragionevolmente vicino a Tongeren<ref name="vanderhoeven" /><ref name="Vanvinck">{{Cita libro|autore=Willy Vanvinckenroye|curatore=Marc Lodewijckx e Jozef Mertens|titolo=Belgian archaeology in a European setting|url=https://www.worldcat.org/oclc/48590241|collana=Acta archaeologica Lovaniensia|anno=2001|editore=Lueven University Press|lingua=de|p=63|capitolo=Über Atuatuca, Cäsar und Ambiorix|url_capitolo=https://books.google.it/books?id=Xul5nQp3rv8C&pg=PA63&redir_esc=y#v=onepage&q&f=false|OCLC=48590241|ISBN=9058671674}}</ref><ref name="Wightman40" />. Una volta si pensava che le prove [[Dendrocronologia|dendrocronologiche]] contassero contro questa proposta, ma una revisione più recente delle prove ha rinvigorito l'idea<ref>{{Cita web|url=https://oar.onroerenderfgoed.be/item/327|titolo=OAR - Item STUA003-001|autore=koen dot vandaele at rwo dot vlaanderen dot be|sito=oar.onroerenderfgoed.be|lingua=nl|accesso=2018-01-23}}</ref>.
Oltre a Tongeren, le proposte a riguardo a questa posizione di una precedente Atuatuca degli Eburoni includono [[Spa (Belgio)|Spa]] (in un luogo chiamato Balmoral) e [[Mount Saint Peter|Caestert]] vicino [[Kanne]], appena a sud di [[Maastricht]], e ragionevolmente vicino a Tongeren<ref name="vanderhoeven" /><ref name="Vanvinck">{{Cita libro|autore=Willy Vanvinckenroye|curatore=Marc Lodewijckx e Jozef Mertens|titolo=Belgian archaeology in a European setting|url=https://www.worldcat.org/oclc/48590241|collana=Acta archaeologica Lovaniensia|anno=2001|editore=Lueven University Press|lingua=de|p=63|capitolo=Über Atuatuca, Cäsar und Ambiorix|url_capitolo=https://books.google.it/books?id=Xul5nQp3rv8C&pg=PA63&redir_esc=y#v=onepage&q&f=false|OCLC=48590241|ISBN=90-5867-167-4}}</ref><ref name="Wightman40" />. Una volta si pensava che le prove [[Dendrocronologia|dendrocronologiche]] contassero contro questa proposta, ma una revisione più recente delle prove ha rinvigorito l'idea<ref>{{Cita web|url=https://oar.onroerenderfgoed.be/item/327|titolo=OAR - Item STUA003-001|autore=koen dot vandaele at rwo dot vlaanderen dot be|sito=oar.onroerenderfgoed.be|lingua=nl|accesso=23 gennaio 2018}}</ref>.


Altri siti proposti nella vicina provincia di Liegi includono [[Battice]], [[Limburgo (città)|Limbourg]], [[Dolembreux]], a nord est di [[Esneux]] e [[Chaudfontaine]]; così come [[Thuin]], nella [[Provincia dell'Hainaut|provincia di Hainaut]]<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Albert|cognome=Grisart|data=1981|titolo=L'Atuatuca césarienne au Fort de Chaudfontaine ?|rivista=L'antiquité classique|volume=50|numero=1|pp=367–381|lingua=fr-FR|accesso=2018-01-23|doi=10.3406/antiq.1981.2017|url=http://www.persee.fr/doc/antiq_0770-2817_1981_num_50_1_2017}}</ref><ref>{{Cita libro|nome=Ugo|cognome=Janssens|titolo=Ces Belges, "les plus braves" : histoire de la Belgique gauloise|url=https://www.worldcat.org/oclc/232570459|anno=2008|editore=Editions Racine|lingua=fr|p=|OCLC=232570459|ISBN=2873865393}}</ref>. In Germania sono state proposte anche [[Atsch]] a [[Stolberg (Rhld.)|Stolberg]], vicino ad [[Aquisgrana]], così come la collina di Ichenberg vicino a [[Eschweiler Hauptbahnhof|Eschweiler]]<ref>{{Cita libro|autore=Aachener Geschichts-verein|titolo=Zeitschrift des Aachener Geschichtsvereins|anno=1978|editore=Benrath & Dogelgesang|lingua=de|p=|volume=}}</ref>.
Altri siti proposti nella vicina provincia di Liegi includono [[Battice]], [[Limburgo (città)|Limbourg]], [[Dolembreux]], a nord est di [[Esneux]] e [[Chaudfontaine]]; così come [[Thuin]], nella [[Provincia dell'Hainaut|provincia di Hainaut]]<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Albert|cognome=Grisart|data=1981|titolo=L'Atuatuca césarienne au Fort de Chaudfontaine ?|rivista=L'antiquité classique|volume=50|numero=1|pp=367–381|lingua=fr|accesso=23 gennaio 2018|doi=10.3406/antiq.1981.2017|url=http://www.persee.fr/doc/antiq_0770-2817_1981_num_50_1_2017}}</ref><ref>{{Cita libro|nome=Ugo|cognome=Janssens|titolo=Ces Belges, "les plus braves" : histoire de la Belgique gauloise|url=https://www.worldcat.org/oclc/232570459|anno=2008|editore=Editions Racine|lingua=fr|OCLC=232570459|ISBN=2-87386-539-3}}</ref>. In Germania sono state proposte anche [[Atsch]] a [[Stolberg (Rhld.)|Stolberg]], vicino ad [[Aquisgrana]], così come la collina di Ichenberg vicino a [[Eschweiler Hauptbahnhof|Eschweiler]]<ref>{{Cita libro|autore=Aachener Geschichts-verein|titolo=Zeitschrift des Aachener Geschichtsvereins|anno=1978|editore=Benrath & Dogelgesang|lingua=de}}</ref>.
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[[File:AlbertkanaalSluisTernaaien3.jpg|centro|miniatura|700x700px|L'altopiano di Caestert, appena a sud di Maastricht, a nord di [[Visé]] nel punto in cui si incontrano la Vallonia, le Fiandre e i Paesi Bassi. Oggi è stato diviso dal moderno [[canale Alberto]]. Allungandosi a nord, a destra, la parte dell'altopiano dei Paesi Bassi è indicata anche come [[Monte San Pietro (Belgio e Paesi Bassi)|Monte San Pietro]].]]


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== Bibliografia ==
== Bibliografia ==
* {{Citation|url=https://books.google.com/books?id=zY4g1kfWvCMC&pg=PA143|page=143|title=Archaeology in confrontation: aspects of Roman military presence in the northwest|editor-first=Frank|editor-last=Vermeulen|editor2-first=Kathy|editor2-last=Sas|editor-first3=Hugo|editor-last3=Thoen|editor-first4=Wouter|editor-last4=Dhaeze|publisher=Ghent University|last1=Vanderhoeven|last2=Vanderhoeven|first1=Alain|first2=Michel|chapter=Confrontation in Archaeology: Aspects of Roman Military in Tongeren|year=2004}}
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* {{Bibliografia|Wightman|{{Cita libro|nome=Edith Mary|cognome=Wightman|titolo=Gallia Belgica|url=https://www.worldcat.org/oclc/12366286|data=1985|editore=University of California Press|lingua=en|OCLC=12366286|ISBN=978-0-520-05297-0}}}}
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* {{Bibliografia|Giulio Cesare, De Bello Gallico|{{Cita libro|autore=[[Gaio Giulio Cesare]]|titolo=[[Commentarii de bello Gallico]]|editore=|lingua=la}}}}
* {{Bibliografia|Giulio Cesare, De Bello Gallico|{{Cita libro|autore=[[Gaio Giulio Cesare]]|titolo=[[Commentarii de bello Gallico]]|editore=|lingua=la}}}}

Versione delle 23:06, 26 gen 2018

Muro di cinta romano a Atuatuca Tungrorum, moderno Tongeren in Belgio

Atuatuca (o Aduatuca) era il nome di uno o più insediamenti fortificati nella regione tra i fiumi Schelda e Reno, fatte costruire durante le "guerre galliche" da Giulio Cesare. La parola stessa probabilmente significava "fortezza"[1]. La pronuncia "Atuatuca" con una "t" è considerata l'originale, nonostante molti documenti latini utilizzino una "d"[2]. La moderna città di Tongeren, indicata come Aduatuca Tungrorum negli ultimi tempi dell'impero romano, è sicuramente uno di questi insediamenti, ed eventuali ulteriori luoghi con questo stesso nome, si troverebbero tutti nella stessa regione a nord delle Ardenne, e nel vicino Belgio orientale. A quel tempo, questa regione era abitata principalmente dalla tribù degli Eburoni.

Discussione sui possibili Atuatucas che non sono Tongeren

Oltre alle successive menzioni di questo toponimo che si riferiscono chiaramente a Tongeren, i commenti di Cesare alle sue guerre in Gallia sono l'unica fonte di informazione sopravvissuta. La sua prima menzione di "Aduatuca" per nome, durante la discussione sulla sua soppressione di una ribellione di Eburoni, ed il successivo coinvolgimento degli Sigambri dalla Germania, dice che è "il nome di una fortezza (id castelli nomen est, che potrebbe anche significare è il nome per un forte) che si trova circa al centro dei territori degli Eburoni, dove Titurio e Aurunculeio avevano posto i quartieri d'inverno"[3]. Si riferiva a precedenti sezioni dei commentari in cui Quinto Titurio Sabino e Lucio Aurunculeio Cotta sono stati uccisi durante l'inizio di questa ribellione da parte degli Eburoni[4]. A questi due luogotenenti di Cesare era stato ordinato di svernare fra gli Eburoni dopo un anno di siccità, che fu una causa della ribellione, sebbene Aduatuca non fosse stata nominata nella discussione precedente[5].

Sfortunatamente, anche se Cesare dice che il forte era nel mezzo del territorio degli Eburoni, non c'è consenso sui confini del territorio degli Eburoni. Ad un certo punto Cesare afferma che la parte principale del territorio degli Eburoni era tra il Mosa ed il Reno[6]. Ma è generalmente accettato che il territorio degli Eburoni comprendesse anche la terra tra lo Schelda ed il Mosa, comprese tutte o la maggior parte della bassa "Campine"[7].

Cesare descrisse l'area circostante come un luogo in cui gli Eburoni potevano disperdersi pericolosamente; alcuni, incluso il loro leader Ambiorige, evidentemente in zone remote delle Ardenne e altri verso le isole tidali nell'Oceano[8]. Non c'era "non avevano un esercito regolare, una fortezza, un presidio che si difendesse con le armi: erano una massa di uomini sparsi ovunque; ciascuno si era appostato dove una valle nascosta, una zona boscosa, una palude impraticabile offriva una qualche speranza di difesa o di salvezza"[9].

Diversi argomenti sono stati forniti per interpretare il nome di Atuatuca come "fortezza" e non per definire la città di Tongeren.

  • L'osservazione di Cesare di cui sopra, "id castelli nomen est", può essere interpretata non solo come "questo è il nome di un forte", ma anche alternativamente "questo è il nome per un forte".
  • Una tribù vicina, i cui insediamenti non hanno un nome, sono chiamati gli Atuatuci, si erano stabiliti e difesi da un insediamento fortemente fortificato (che non è nominato da Cesare). Il loro nome, "Aduatuci" è stato quindi interpretato come "popolo fortezza"[1].
  • Non vi sono prove archeologiche che il sito di Tongeren, l'ultima Atuatuca nella regione, fosse stato occupato prima che i Romani la fondarono lungo la loro importante rotta militare tra Bavay e Colonia[10].
  • La geografia di Tongeren, anche se collinare, non è così collinosa come sembra descrivere Cesare. Ciò che descrive sembra essere più tipico delle regioni a sud di Tongeren, verso le Ardenne nella moderna Vallonia. Wightman osserva che "l'unico dettaglio topografico" riguardante l'Atuatuca degli Eburones era una "stretta gola adatta all'agguato" non troppo lontana ad ovest[3]. Ma questa "è una caratteristica troppo comune del panorama delle Ardenne per essere di aiuto"[11].

Oltre a Tongeren, le proposte a riguardo a questa posizione di una precedente Atuatuca degli Eburoni includono Spa (in un luogo chiamato Balmoral) e Caestert vicino Kanne, appena a sud di Maastricht, e ragionevolmente vicino a Tongeren[10][12][11]. Una volta si pensava che le prove dendrocronologiche contassero contro questa proposta, ma una revisione più recente delle prove ha rinvigorito l'idea[13].

Altri siti proposti nella vicina provincia di Liegi includono Battice, Limbourg, Dolembreux, a nord est di Esneux e Chaudfontaine; così come Thuin, nella provincia di Hainaut[14][15]. In Germania sono state proposte anche Atsch a Stolberg, vicino ad Aquisgrana, così come la collina di Ichenberg vicino a Eschweiler[16].

L'altopiano di Caestert, appena a sud di Maastricht, a nord di Visé nel punto in cui si incontrano la Vallonia, le Fiandre e i Paesi Bassi. Oggi è stato diviso dal moderno canale Alberto. Allungandosi a nord, a destra, la parte dell'altopiano dei Paesi Bassi è indicata anche come Monte San Pietro.

Note

  1. ^ a b Wightman, p. 30
  2. ^ Maurits Gysseling, Toponymisch Woordenboek van België, Nederland, Luxemburg, Noord-Frankrijk en West-Duitsland, 1960.
  3. ^ a b Giulio Cesare, De Bello GallicoLibro VI.32
  4. ^ Giulio Cesare, De Bello GallicoLibro VI.32 e Libro VI.37
  5. ^ Giulio Cesare, De Bello GallicoLibro V.24 e Libro V.27
  6. ^ Giulio Cesare, De Bello GallicoLibro V.24
  7. ^ Wightman, p. 31
  8. ^ Giulio Cesare, De Bello GallicoLibro VI.33
  9. ^ Giulio Cesare, De Bello GallicoLibro VI.34
  10. ^ a b (EN) Alain Vanderhoeven e Michel Vanderhoeven, Confrontation in Archaeology: Aspects of Roman Military in Tongeren, in Hugo Thoen & Frank Vermeulen, Kathy Sas, Wouter Dhaeze (a cura di), Archaeology in confrontation : aspects of Roman military presence in the northwest : studies in honour of Prof. Em. Hugo Thoen, Archaeological reports Ghent University, collana Archaeological reports Ghent University, vol. 2, Gent, Academia Press, 2004, p. 143, ISBN 90-382-0578-3, OCLC 73549215.
  11. ^ a b Wightman, p. 40
  12. ^ (DE) Willy Vanvinckenroye, Über Atuatuca, Cäsar und Ambiorix, in Marc Lodewijckx e Jozef Mertens (a cura di), Belgian archaeology in a European setting, collana Acta archaeologica Lovaniensia, Lueven University Press, 2001, p. 63, ISBN 90-5867-167-4, OCLC 48590241.
  13. ^ (NL) koen dot vandaele at rwo dot vlaanderen dot be, OAR - Item STUA003-001, su oar.onroerenderfgoed.be. URL consultato il 23 gennaio 2018.
  14. ^ (FR) Albert Grisart, L'Atuatuca césarienne au Fort de Chaudfontaine ?, in L'antiquité classique, vol. 50, n. 1, 1981, pp. 367–381, DOI:10.3406/antiq.1981.2017. URL consultato il 23 gennaio 2018.
  15. ^ (FR) Ugo Janssens, Ces Belges, "les plus braves" : histoire de la Belgique gauloise, Editions Racine, 2008, ISBN 2-87386-539-3, OCLC 232570459.
  16. ^ (DE) Aachener Geschichts-verein, Zeitschrift des Aachener Geschichtsvereins, Benrath & Dogelgesang, 1978.

Bibliografia

Voci correlate

Collegamenti esterni