Lettera al governo dell'URSS: differenze tra le versioni

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|titolo = Lettera al governo dell'URSS
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Versione delle 21:01, 4 gen 2015

Lettera al governo dell'URSS
AutoreMichail Afanas'evič Bulgakov
1ª ed. originale
Generelettera
Lingua originalerusso

La lettera al governo dell'URSS è una missiva scritta da Michail Afanas'evič Bulgakov ad alcuni rappresentanti del governo sovietico.

Il bisogno di scrivere al governo venne dalla disperazione per la sua condizione di letterato respinto, dovuta alla messa al bando di tutte le opere scritte fino a quel momento. Bulgakov definì questa condizione con le seguenti parole: "non poter scrivere, per me, equivale ad essere sepolto vivo". La lettera, suddivisa in undici punti, poneva due richieste essenziali: il permesso di lasciare il paese e, in alternativa, un posto di lavoro in un teatro. Il linguaggio è molto schietto e, per certi versi, spregiudicato; tuttavia sapeva bene di scrivere a persone che avevano letto i suoi diari (requisiti nel 1926).

La versione definitiva del testo ha data 28 marzo 1930, i destinatari erano Stalin, Molotov, Kaganovič, Kalinin, Jagoda e Bubnov.

La missiva ebbe un effetto inaspettato: il 18 aprile ricevette una telefonata da Stalin. Dopo i convenevoli Stalin pose subito la domanda "Ma davvero vuole andare all'estero? Le siamo venuti tanto a noia?" Bulgakov, sorpreso, rispose dopo qualche attimo di esitazione che per lui uno scrittore russo non poteva vivere lontano dalla Russia, convenedo Stalin gli offrì un posto di lavoro al teatro del MChAT e prospettò un incontro di persona che però non ebbe mai luogo.

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