Maurilio De Zolt: differenze tra le versioni

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Versione delle 10:48, 9 apr 2008

Maurilio De Zolt (San Pietro di Cadore, 29 settembre 1950) è un ex sciatore nordico italiano, un fondista vincitore di diverse medaglie alle Olimpiadi invernali e ai Campionati del mondo di sci nordico..

Atleta dal fisico minuto, conosciuto anche con il soprannome di Grillo, ha avuto una carriera caratterizzata da una crescita costante delle prestazioni, favorita anche dall’avvento della nuova tecnica detta del passo pattinato, di cui in breve diventa insieme ai compagni di squadra italiani uno dei migliori interpreti.

Dopo aver affrontato ben due Olimpiadi (Lake Placid 1980 e Sarajevo 1984) e due Mondiali (Lahti 1978 e Oslo 1982) di avvicinamento alle posizioni di vertice, finalmente ai Mondiali di sci nordico 1985 di Seefeld ottiene le prime sospirate medaglie, un bronzo nella 15 km individuale e un argento nella staffetta, proprio nell’edizione nella quale si affermava il passo pattinato.

Nella seguente edizione disputatasi a Oberstdorf nel 1987 finalmente agguanta la prima medaglia d’oro e la ottiene nella 50 km, la gara più massacrante che conduce in testa dall’inizio alla fine.

Dopo aver ottenuto un ulteriore bronzo nei mondiali svolti in Val di Fiemme nel 1991 dietro a due mostri sacri del fondismo, Torgny Mogren e Gunde Svan e una medaglia d'argento XVI Olimpiade Invernale - Albertville 1992 in Francia, alle Olimpiadi di Lillehammer Norvegia nel 1994 giunge la consacrazione definitiva con la splendida vittoria conquistata nella staffetta 4x10 Km insieme a Giorgio Vanzetta, Marco Albarello e Silvio Fauner, davanti agli imbattibili norvegesi.

Ha riportato anche 4 successi nella Marcialonga, la più importante granfondo che si svolge in Italia.

Nella cerimonia di apertura della XX Olimpiade Invernale di Torino 2006 è stato uno dei protagonisti dell'ultima parte della staffetta della fiamma olimpica. Assieme ai compagni del quartetto vincente nella 4 x 10 km di Lillehammer 1994 ha ricevuto la torcia da Alberto Tomba; a De Zolt, il più anziano del gruppo, il compito di reggere la fiaccola durante il breve tragitto per consegnarla poi a Piero Gros.

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