Guglielmo I di Ceva: differenze tra le versioni

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Guglielmo risulta "''marchio de Ceva''" o "''marchio Ceve''", «titolo che pone questa località al centro del suo dominio politico-economico concentrato sulla parte piemontese e arduinica del patrimonio familiare»<ref name=":0" />, mentre a Bonifacio andò Clavesana e la sua zona limitrofa, oltre che i domini liguri fino ad [[Albenga]], in Liguria, pur mantenendo entrambi interessi nelle rispettive aree.
Guglielmo risulta "''marchio de Ceva''" o "''marchio Ceve''", «titolo che pone questa località al centro del suo dominio politico-economico concentrato sulla parte piemontese e arduinica del patrimonio familiare»<ref name=":0" />, mentre a Bonifacio andò Clavesana e la sua zona limitrofa, oltre che i domini liguri fino ad [[Albenga]], in Liguria, pur mantenendo entrambi interessi nelle rispettive aree.


Guglielmo entra nella documentazione per la prima volta nel 1170, che compare con il fratello in una convenzione con il comune di Albenga, in cui i due sono definite marchesi, senza indicazioni di una suddivisione territoriale netta dei due. Il 20 marzo 1188, nella chiesa di San Pietro di Savona, Guglielmo giurò il cittadinatico nella mani dei consoli locali, impegnandosi a comprare casa nella città<ref>{{Cita libro|autore-capitolo=Paolo Grillo|titolo=Ceva e il suo marchesato. Nascita e primi sviluppi di una signoria territoriale|data=1° semestre 2012|editore=Bollettino della società per gli studi storici archeologici ed artistici della provincia di Cuneo|p=46|volume=146|capitolo=Ceva e i suoi marchesi nel mondo dei Comuni}}</ref>. Nel 1191 Guglielmo risulta [[Podestà (medioevo)|podestà]] di [[Repubblica Astese (1095)|Asti]].
Guglielmo entra nella documentazione per la prima volta nel 1170, che compare con il fratello in una convenzione con il comune di Albenga, in cui i due sono definite marchesi, senza indicazioni di una suddivisione territoriale netta dei due. Il 20 marzo 1188, nella [[Chiesa di San Pietro (Savona)|chiesa di San Pietro di Savona]], Guglielmo giurò il cittadinatico nella mani dei consoli locali, impegnandosi a comprare casa nella città<ref>{{Cita libro|autore-capitolo=Paolo Grillo|titolo=Ceva e il suo marchesato. Nascita e primi sviluppi di una signoria territoriale|data=1° semestre 2012|editore=Bollettino della società per gli studi storici archeologici ed artistici della provincia di Cuneo|p=46|volume=146|capitolo=Ceva e i suoi marchesi nel mondo dei Comuni}}</ref>. Nel 1191 Guglielmo risulta [[Podestà (medioevo)|podestà]] di [[Repubblica Astese (1095)|Asti]].


I due fratelli risultano nuovamente insieme nel 1204, ultimo atto in cui entrambi risultano viventi. Guglielmo risulta ancora in vita nel 1214, quando viene investito del castello di [[Boves]], e nel 1219, in cui è citato negli ''[[Annali del Caffaro|Annales Ianuenses]]'' come combattente assieme alla città ed altri contro [[Ventimiglia]]: egli però, probabilmente anziano, non combatte direttamente e vi manda un figlio non specificato. Morì sicuramente prima del 1222, anno in cui compaiono per la prima volta (eccetto Anselmo il Molle) i suoi figli in occasione della permuta del castello di [[Mombasiglio]] con Boves.
I due fratelli risultano nuovamente insieme nel 1204, ultimo atto in cui entrambi risultano viventi. Guglielmo risulta ancora in vita nel 1214, quando viene investito del castello di [[Boves]], e nel 1219, in cui è citato negli ''[[Annali del Caffaro|Annales Ianuenses]]'' come combattente assieme alla città ed altri contro [[Ventimiglia]]: egli però, probabilmente anziano, non combatte direttamente e vi manda un figlio non specificato. Morì sicuramente prima del 1222, anno in cui compaiono per la prima volta (eccetto Anselmo il Molle) i suoi figli in occasione della permuta del castello di [[Mombasiglio]] con Boves.

Versione delle 17:12, 8 mag 2024

Guglielmo I di Ceva
Marchese di Ceva
Predecessorefu il primo
SuccessoreGuglielmo II
Nascitaprima del 1170
Morteprima del 1222
DinastiaMarchesi di Ceva
PadreAnselmo
FigliAnselmo "il Molle"
Manuele
Leone
Bonifacio
Benedetto
Giorgio

Guglielmo I di Ceva (prima del 1170 – prima del 1222) fu il primo marchese di Ceva.

Biografia

Le origini e la discendenza dei marchesi di Ceva non sono chiare e delineate a causa della rada e dispersa documentazione[1].

Il ramo aleramico di Ceva e di Clavesana ebbe come capostipite Bonifacio del Vasto. Erede delle terre aleramiche e arduiniche nel Piemonte meridionale e Liguria, egli presenta nel suo testamento del 1125 diversi figli, tra cui Anselmo, il cui nome è il quarto presentato[2][1]: inizialmente i figli condivisero l'eredità paterna. Anselmo non risulta direttamente marchese di Ceva e Clavesana, come supposto dalla vecchia storiografia, ma si deduce l'affidamento di questi due territori dalle successive divisioni successori dei sui due figli, Guglielmo, a cui andò Ceva, e Bonifacio, a cui andò Clavesana: questi risultano pertanto i primi marchesi di queste due località.

Guglielmo risulta "marchio de Ceva" o "marchio Ceve", «titolo che pone questa località al centro del suo dominio politico-economico concentrato sulla parte piemontese e arduinica del patrimonio familiare»[1], mentre a Bonifacio andò Clavesana e la sua zona limitrofa, oltre che i domini liguri fino ad Albenga, in Liguria, pur mantenendo entrambi interessi nelle rispettive aree.

Guglielmo entra nella documentazione per la prima volta nel 1170, che compare con il fratello in una convenzione con il comune di Albenga, in cui i due sono definite marchesi, senza indicazioni di una suddivisione territoriale netta dei due. Il 20 marzo 1188, nella chiesa di San Pietro di Savona, Guglielmo giurò il cittadinatico nella mani dei consoli locali, impegnandosi a comprare casa nella città[3]. Nel 1191 Guglielmo risulta podestà di Asti.

I due fratelli risultano nuovamente insieme nel 1204, ultimo atto in cui entrambi risultano viventi. Guglielmo risulta ancora in vita nel 1214, quando viene investito del castello di Boves, e nel 1219, in cui è citato negli Annales Ianuenses come combattente assieme alla città ed altri contro Ventimiglia: egli però, probabilmente anziano, non combatte direttamente e vi manda un figlio non specificato. Morì sicuramente prima del 1222, anno in cui compaiono per la prima volta (eccetto Anselmo il Molle) i suoi figli in occasione della permuta del castello di Mombasiglio con Boves.

Famiglia e figli

Guglielmo si sposò con una donna dal nome sconosciuto. Essi ebbero:

  • Anselmo "il Molle", che appare per la prima volta in un atto del 1197, in cui è mostrata un'ampia indipendenza rispetto al padre, dimostrando una sua precoce emancipazione; risulta ancora vivente nel 1213 e probabilmente premorì al padre;
  • Guglielmo II di Ceva;
  • Manuele;
  • Leone;
  • Bonifacio;
  • Benedetto;
  • Giorgio.

Note

  1. ^ a b c Laura Cajo, Accertamenti dinastici sui primi marchesi di Ceva, in Ceva e il suo marchesato. Nascita e primi sviluppi di una signoria territoriale, vol. 146, Bollettino della società per gli studi storici archeologici ed artistici della provincia di Cuneo, 1° semestre 2012, pp. 29-43.
  2. ^ Cordero di San Quintinio lo considera il quarto figlio; in ogni caso, negli atti successivi della progenie di Bonifacio, risultano preminenti due figli maggiori, Manfredo e Ugo.
  3. ^ Paolo Grillo, Ceva e i suoi marchesi nel mondo dei Comuni, in Ceva e il suo marchesato. Nascita e primi sviluppi di una signoria territoriale, vol. 146, Bollettino della società per gli studi storici archeologici ed artistici della provincia di Cuneo, 1° semestre 2012, p. 46.