Educazione ai media: differenze tra le versioni
"La Media Education" e "A scuola" |
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* D. Baacke, ''Medienpädagogik'', Niemeyer, Tubinga 1997, ISBN 3-484-37101-3. |
* D. Baacke, ''Medienpädagogik'', Niemeyer, Tubinga 1997, ISBN 3-484-37101-3. |
Versione delle 15:48, 25 apr 2020
L'educazione ai media è un'espressione entrata in uso con lo sviluppo tecnologico dei mezzi di comunicazione di massa e si riferisce alla formazione delle capacità di utilizzare opportunamente i mezzi di comunicazione di massa. Non va quindi confusa con l'educazione con i media, generalmente indicata con l'espressione "didattica tecnologica" o "tecnologie didattiche", laddove i mezzi di comunicazione sono considerati semplicemente in prospettiva strumentale.
La competenza mediale (media literacy) che dovrebbero raggiungere gli utenti include diverse dimensioni che - secondo il pedagogista tedesco Dieter Baacke - possono essere riassunte così:[1]
- critica dei mezzi di comunicazione di massa: l'utente deve essere in grado di riflettere sui contenuti e di analizzarli criticamente, riconoscendo anche i pericoli delle nuove tecnologie di comunicazione;
- mediologia: conoscenza dei vari sistemi di comunicazione di massa, della tecnologia delle comunicazioni;
- capacità di uso: si intende la capacità ricettiva di un utente, quella di poter trarre profitto dai contenuti dei mezzi di comunicazione di massa;
- capacità di creazione mediatica: poter quindi creare innovazioni e sviluppi nel sistema mediatico.
In prospettiva pedagogico-didattica, Felini considera schematicamente tre grandi tipologie di interventi da realizzare nei contesti formativi, atti a raggiungere obiettivi paragonabili a quelli menzionati:[2]
- educazione ai media come educazione alla comprensione del sistema mediale e dei suoi messaggi: l'industria, le tecnologie, le strategie commerciali o le culture veicolate (orientamento rivolto alla formazione di conoscenze);
- educazione ai media come educazione alla fruizione consapevole e corretta degli strumenti del comunicare, con la serietà necessaria quando si opera in un contesto pubblico quale è quello mediale (orientamento rivolto alla formazione di abitudini responsabili);
- educazione ai media come educazione alla produzione e diffusione di messaggi originali nei diversi formati della medialità (orientamento rivolto all'affinamento delle capacità espressive e alla formazione di abilità).
La Media Education
La Media Education, nasce negli anni '70, nel periodo della diffusione dei media di massa, che originariamente non richiedevano determinate competenze specifiche, e per questo destavano preoccupazione. La ME è strettamente collegata alle scienze dell'educazione e della comunicazione che considerano i media una risorsa integrale per un intervento nel processo formativo di insegnamento-apprendimento. La ME è un campo di ricerca interdisciplinare orientata a più direzioni:
- educare con i media, è usare strumenti documentari a supporto della didattica;
-educare ai media, in cui si tende alla promozione del pensiero critico sui contenuti mediali, e si concentra sull'uso corretto di essi, in modo tale che si possa fare un uso corretto e responsabile di questi media;
-educare attraverso i media, tendenza a rendere i media utilizzati trasversali alle altre discipline del curricolo;
-educare per i media, significa sviluppare competenze di scrittura mediale, si educa all'espressività e all'uso linguistico corretto dei media.
A scuola
I media necessitano di un processo di alfabetizzazione, è per questo necessaria la promozione di competenze per leggere e scrivere i media (media literacy) Inoltre gli studenti vanno supportati in modo tale che possano sviluppare un pensiero critico e responsabile rispetto ai media (media awarness). Date queste premesse i media hanno bisogno di un loro spazio nella scuola. Qualcuno sostiene si debbano integrare in un curricolo disciplinare in cui la ME viene insenata come singolo disciplina da insegnanti specializzati e preparati; il rischio si è la delega degli altri docenti nei confronti della materia. Altri sostengono l'attuazione di un curricolo trasversale, in cui la ME viene presa in considerazione da tutti i docenti e in cui ogni disciplina prende in carico temi legati ai media.
Note
Bibliografia
- D. Baacke, Medienpädagogik, Niemeyer, Tubinga 1997, ISBN 3-484-37101-3.
- D. Buckingham, Media education. Alfabetizzazione, apprendimento e cultura contemporanea, Erickson, Trento 2006.
- D. Felini, Pedagogia dei media. Questioni, percorsi e sviluppi, La Scuola, Brescia 2004, ISBN 8-835-01727-0.
- L. Galliani, Appunti per una vera storia dell'educazione ai media, con i media, attraverso i media, "Studium Educationis", VII, 3 (settembre-dicembre 2002), pp. 563–576
- L. Masterman, A scuola di media. Educazione, media e democrazia, La Scuola, Brescia 1997.
- L. Messina (a c. di), Andar per segni. Percorsi di educazione ai media, CLEUP, Padova 2004, ISBN 8-871-78570-3.
- P.C. Rivoltella, Media education. Modelli, esperienze, profilo disciplinare, Carocci, Roma 2001.
- P.C.Rivoltella, P.G.Rossi, (a c. di) Tecnologie per l'educazione, Pearson, 2019
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su educazione ai media
Collegamenti esterni
- Centro pubblico per la promozione della media education - Promuove progetti e sperimentazioni nell'ambito dell'educazione ai media; gestisce il Centro Alberto Manzi
- MED - Associazione italiana per l'educazione ai media e alla comunicazione
- EAVI - European Association for Viewers' Interests - Not for profit international organisation working in the field of media literacy
- Politiche europee per l'educazione ai media, su ec.europa.eu.
Controllo di autorità | LCCN (EN) sh96010160 · GND (DE) 4680767-6 · J9U (EN, HE) 987007532306105171 |
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