Famiglia Mandrioli: differenze tra le versioni

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Versione delle 18:49, 7 apr 2020

Piazza 8 agosto, 1938
Marisa, Gualtiero e i "segretari", 1937
Marisa Mandrioli, canto

Marisa Mandrioli (24/05/1931-02/04/2020, Bologna), burattinaia e attrice.

Marisa era figlia di Gualtiero Mandrioli, celebre burattinaio bolognese.

Marisa, nella biografia dedicata a suo padre, “Mio padre Gualtiero Mandrioli: Un grande Fagiolino” (Cantelli, Bologna, 2001), scrive: “Mio padre aveva sempre seguito suo nipote Demetrio Presini, forse lo pensava già suo erede, ma poi arrivai io. Anche se forse sognava un maschio mi amò tantissimo da subito. È stato un padre meraviglioso. Purtroppo con mia madre fu tutto ben diverso: non voleva avere figli e subito, da piccola, fui consegnata a una balia; a mio padre dispiacque, ma amava tanto sua moglie che si rassegnò a vedermi solo ogni tanto, sapendomi in buone mani. Nell’autunno del 1933 mio padre decise che era ora di riportarmi a casa, al n. 33 di via Indipendenza. Venne ad abitare con noi una zia di Gualtiero, Enrica Mandrioli, che mi accudiva e rimase finché ci fu bisogno di lei, fino a quando non ho compiuto cinque anni. Da piccola ogni tanto mi addormentavo nel cesto dei burattini e le figure di donna erano le mie bambole”[1]. A soli sette anni Marisa inizia a collaborare attivamente al lavoro della compagnia del padre, inizialmente lavorando come bigliettaia, tenendo i conti di quanto guadagnato durante le repliche e, naturalmente, aiutando a riordinare la platea al termine degli spettacoli. Il lavoro era intenso: Marisa fin da piccola lavora anche fino alle due di notte per poi svegliarsi al mattino ed andare a scuola, ma la fatica è ripagata dall’innata passione che nutre per il mondo dei burattini. Negli anni ’30 la stagione delle recite dei burattini, in Piazza VIII Agosto a Bologna, inizia a maggio e si protrae fino a settembre. Nel settembre del 1941, un giorno prima del bombardamento della stazione, la famiglia Mandrioli lascia Bologna e viene sfollata a Civitella di Romagna. Riusciranno a rientrare nella casa di via Indipendenza solo nel 1944, ritrovando l’amata città di Bologna ricoperta da cumuli di macerie. Dopo la guerra Gualtiero, con il prezioso aiuto di Marisa, rimette in sesto il materiale da burattinaio e i burattini della “Compagnia Mandrioli” tornano finalmente in scena 2 giugno del 1945 alla Salus in via Frassinago a Bologna. Dal 1946 al 1948 Gualtiero e la moglie Gina avviano una collaborazione in radio, dove recitano in due format, “Cantuccio dei Bambini” e “Ei! Cal scusa”. Ma Gina, colpita da una laringite, viene presto sostituita dalla figlia Marisa. Da allora Marisa inizia a recitare sempre più spesso in baracca con il padre e, dal 1949, diventa ufficialmente burattinaia della compagnia al fianco di Gualtiero e Raffaele Rivani. Nello stesso anno Gualtiero e Marisa lavorano come “suggeritori” dei cantanti d’opera e come attori delle recite della filodrammatica presso Lirica Paradiso di via S. Vitale.

Marisa è un’artista poliedrica, ama ballare il tip tap ed inizia a prendere lezioni di canto lirico. Durante il giorno lavora in una sartoria, d’estate è burattinaia  nelle piazze bolognesi al fianco del padre e d’inverno recita con la compagnia di filodrammatica. A quel tempo il repertorio dei burattinai abbraccia generi molto diversi fra loro, vengono messe in scena non solo commedie, ma anche tragedie ed opere liriche. Marisa, come burattinaia, si trova quindi ad interpretare da Marguerite Gautier, da “La signora delle camelie”, a Violetta Valéry da “La Traviata”. Nel 1950 Marisa conosce Sergio Sacchetti, suo futuro marito. Nel 1958 avranno una figlia, Roberta; anche Sergio reciterà nella compagnia Mandrioli, e lo farà interpretando la parte di Sganapino. Gualtiero Mandrioli si ritira dalle scene nel 1966, ma fino ad allora Marisa continua ad aiutare il padre recitando le parti femminili, cucendo i vestiti dei burattini, dipingendo le scene e affiancandolo nella scrittura dei copioni. Dal 1971 in poi Marisa è insegnante di teatro presso il ricreatorio della parrocchia. Nel 1974 Marisa perde l’amato padre Gualtiero Mandrioli. Nonostante ciò seguita il suo impegno artistico instancabile: cuce numerosi costumi teatrali e continua ad insegnare recitazione. Negli anni Marisa è promotrice di numerosi progetti, di cui è costumista, attrice e sceneggiatrice: commedie musicali, commedie con “i burattini in persona”, spettacoli di cabaret e commedie brillanti. Marisa veste spesso i panni di Fagiolino al fianco della figlia Roberta Sacchetti che interpreta Sganapino. Nel 2001 Marisa spedisce a Virgilio Savona la biografia da lei scritta sul padre Gualtiero Mandrioli. Virgilio, dopo aver letto il manoscritto, la contatta e fra i due nasce un’amicizia che perdurerà fino alla morte dello stesso. Sempre nel 2001 conosce anche Vittorio Zanella, burattinaio e direttore artistico del Teatrino dell’Es, e anche con lui nasce una bella amicizia e collaborazione. Nel 2005, presso il Teatro Consorziale di Budrio, nell’ambito della Rassegna “Le mani parlanti”, viene invitata a parlare della sua biografia sul padre e del variegato mondo dei burattini. Purtroppo a causa di un glaucoma progressivo, Marisa deve gradualmente rinunciare a calcare le scene. Non smette però di incontrare ragazzi alle prese con tesi sui burattini o burattinai desiderosi di apprendere i tanti aneddoti e segreti che contraddistinguono il mestiere del burattinaio. Finché la vista non la abbandona del tutto continua a scrivere e a cucire costumi per i burattini. In tanti, da collezionisti a burattinai, la cercano per avvalersi del suo talento come sarta teatrale. Marisa lascia questo mondo il 2 aprile 2020 dopo le ore 15 per cominciare a fare teatro in cielo. Le sue spoglie mortali riposano al Cimitero monumentale della Certosa di Bologna.

Marisa Mandrioli

Ringraziamo la figlia di Marisa, Roberta Sacchetti, che in data 07/04/2020 ha rilasciato questa breve biografia della mamma.

  1. ^ Mandrioli, Marisa., Mio padre Gualtiero Mandrioli : un grande Fagiolino, [s.n.], stampa 2001, OCLC 964266526. URL consultato il 7 aprile 2020.