Nostromo (astronave): differenze tra le versioni

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#RINVIA [[Astronavi_di_Alien#USCSS_Nostromo]]
{{Veicolo fittizio
|nome = ''Nostromo''
|nome italiano =
|nome traslitterato =
|medium = Cinema
|immagine =
|larghezza immagine =
|didascalia =
|universo = ''[[Alien (franchise)|Alien]]''
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|disegnatore = [[Ron Cobb]]
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|prima apparizione = [[Alien]] 1979
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|tipo = Astronave
|designazione = USCSS 180286
|fazione = Weyland-Yutani Corporation
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|pilota = Lambert
|comandante = Dallas
|motore = Due propulsori interstellari Yutani T7A NLS
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|equipaggiamento = Navetta di esplorazione ''Narciso''
|prestazioni = 14.460.000 tonnellate di spinta, velocità 4 [[velocità della luce|c]]
|equipaggio = Dallas, Parker, [[Ellen Ripley]], Ash, Lambert, Brett, Kane
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}}

La '''''Nostromo''''' è un'[[astronave]] da trasporto utilizzata nel [[film di fantascienza]] ''[[Alien]]'' per il traino di una piattaforma-raffineria di materiale minerario grezzo, che viene lavorato durante il viaggio di ritorno verso la Terra.<ref name=mursia>Paul Scanlon e Michael Gross, ''La storia di Alien'', [[Mursia]], 1979, Milano</ref>

La ''Nostromo'' nel film è il palcoscenico delle disavventure del suo equipaggio che, dopo l'atterraggio su un pianeta inesplorato in prossimità della stella [[Zeta Reticuli|ζ<sup>2</sup> Ret]], classificato con il codice [[LV-426]], prende contatto con una mostruosa forma di vita aliena che riuscirà a nascondersi a bordo.

Il nome dell'astronave è un omaggio al romanzo ''[[Nostromo (romanzo)|Nostromo – A Tale of the Seaboard]]'' di [[Joseph Conrad]].<ref name="virgin">James Clarke, ''Ridley Scott'', Virgin Books, 2002, Londra, ISBN 9780753507315</ref>

== Storia del progetto ==
Fu il regista stesso, [[Ridley Scott]] a suggerire che la ''Nostromo'' potesse essere un rimorchiatore e questa idea iniziale fu sviluppata prima dal disegnatore [[Chris Foss]] nei primissimi bozzetti, in cui l'astronave assomigliava a un "gigantesco [[ornitorinco]]", e successivamente da [[Ron Cobb]] nei progetti definitivi dell'astronave e quindi nei tre modelli definitivi, di cui uno di grosse dimensioni, dotato anche di post bruciatori per simulare la spinta dei motori. Il nome originario dell'astronave, durante le primissime fasi di preparazione del film, era ''Leviathan'', successivamente abbandonato a favore dell'attuale ''Nostromo''.<ref name=mursia /> Per la scelta definitiva del nome il regista si ispirò al racconto di Conrad ''[[Nostromo (romanzo)|Nostromo – A Tale of the Seaboard]]''; l'opera dello scrittore, in particolare il conflitto ivi descritto tra lavoratori e proprietari della miniera, diede ulteriori spunti che furono poi sviluppati nel film. Molti altri sono i riferimenti ai lavori di Conrad che ruotano intorno all'astronave: il nome della compagnia armatrice, ''[[Weyland-Yutani]] Corporation'', è preso in prestito dal romanzo ''[[Cuore di tenebra]]'', mentre il nome della navetta di servizio a bordo del ''Nostromo'', il ''Narciso'' (in [[lingua inglese]] ''Narcissus'') allude al racconto ''[[Il negro del "Narciso"]]''.<ref name=virgin />

== Descrizione ==
L'ideatore dei disegni del progetto definitivo del modello, Ron Cobb, è prodigo di indicazioni fantasiose; su una delle tavole si legge che la ''Nostromo'' sarebbe la versione modificata del mezzo da trasporto ''Lockheed CM 88B Bisonte'', spinto da due motori ''Yutani T7A NLS'', i cui reattori originari sarebbero stati sostituiti da modelli ''Roll Royce M66 Cyclone''. Il sistema così modificato svilupperebbe una potenza di spinta pari a 14.460.000 tonnellate sufficienti a trainare una piattaforma-raffineria lunga 3 [[kilometro|Km]] e larga 2&nbsp;km<ref name=mursia /> e a condurre l'astronave fino alla velocità di 4 volte la [[velocità della luce]].<ref name=alan >[[Alan Dean Foster]], ''[[Alien (romanzo)|Alien]]'', Fabbri Editore, 1994</ref> L'equipaggio è costituito da sette uomini sotto contratto con la ''[[Weyland-Yutani|Weyland-Yutani Corporation]]''. La nave si sviluppa su tre livelli, è dotata di una sofisticata unità medica automatica ''autodoc'', dispone di uno shuttle di servizio, il ''Narciso'', di capsule di evacuazione di emergenza, e di un sistema [[informatica|informatico]] chiamato "Mater"<ref>Matteuzzi, Fabio. ''Ridley Scott'', Castoro Cinema nº 172, Roma, 1995, pag. 39, ISBN 88-8033-055-1</ref> ("Mother" nella versione originale) programmato con delle direttive che, in caso di contatto con forme di vita aliene o di artefatti sconosciuti, prevede la modifica della rotta verso le coordinate del ritrovamento e il risveglio dell'equipaggio in [[animazione sospesa]].<ref name=mursia />

== Esemplari attualmente esistenti ==
Il modello dell'astronave utilizzata nel film fu realizzato in tre esemplari di differenti lunghezze: circa 30&nbsp;cm il primo, 1,2&nbsp;m il secondo e 2,1&nbsp;m il terzo. Quest'ultimo, il primo ad essere stato realizzato ed inquadrato nella maggior parte delle sequenze del film, è stato recuperato da una ditta di [[Londra]] specializzata in [[memorabilia]] cinematografici che ne ha avviato il restauro. Il lavoro è stato completato grazie al recupero dei [[Cianotipia|blueprints]] originali ed alla consulenza dei primi realizzatori.<ref>[http://www.propstore.com/nostromo.htm Il restauro su propstore.com] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20130321013303/http://www.propstore.com/nostromo.htm |data=21 marzo 2013 }}</ref>

== Note ==
<references/>

== Bibliografia ==
* {{Cita libro
|autore= Paul Scanlon
|altri= Michael Gross
|titolo= La storia di Alien
|anno= 1979
|editore= Mursia
|ed= 1
|pagine= 110
}}
* {{Cita libro
|autore= James Clarke
|titolo= Ridley Scott
|anno= 2002
|editore= Virgin Film
|pagine= 304
|isbn= 978-0-7535-0731-5
}}

== Voci correlate ==
* [[Astronavi di Alien]]

== Collegamenti esterni ==
* {{Imdb|tt0078748|Alien}}

{{Alien}}
{{Portale|cinema|fantascienza}}

[[Categoria:Astronavi]]
[[Categoria:Alien]]

Versione delle 11:40, 18 ott 2019