Sonata per violoncello e pianoforte (Rachmaninov)

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Sonata per violoncello e pianoforte
Alcune battute del quarto movimento
CompositoreSergej Vasil'evič Rachmaninov
Tonalitàsol minore
Tipo di composizionesonata
Numero d'opera19
Epoca di composizione1901
Prima esecuzioneMosca, 2 (15) dicembre 1901
PubblicazioneA. Gutheil (Mosca), 1902
DedicaAnatolij Andreevič Brandukov
Durata media35'
Organicovioloncello, pianoforte
Movimenti
  1. Lento - Allegro moderato
  2. Allegro scherzando
  3. Andante
  4. Allegro mosso

La Sonata per violoncello e pianoforte, Op. 19, in sol minore, fu composta da Sergej Vasil'evič Rachmaninov nel 1901, e venne pubblicata l'anno successivo.

Storia della composizione[modifica | modifica wikitesto]

La sonata per violoncello e pianoforte fu scritta da Rachmaninov nel 1901, poco dopo il secondo concerto per pianoforte. Il compositore dedicò il lavoro all'amico violoncellista Anatolij Brandukov, che lo interpretò nella prima esecuzione a Mosca[1] assieme a Rachmaninov stesso al pianoforte, il 2 dicembre 1901. Sembra che Rachmaninov abbia poi apportato alcune modifiche alla partitura, che riporta la data del 12 dicembre 1901[2].

Struttura della composizione[modifica | modifica wikitesto]

Rachamninov considerò il ruolo del pianoforte non come un mero accompagnamento, ma alla pari del violoncello. La maggior parte dei temi sono introdotti dal pianoforte, per essere poi abbelliti e sviluppati dal violoncello.[3]. Come di consueto per le sonate del periodo romantico, la composizione è formata da quattro movimenti:

  1. Lento – Allegro moderato (sol minore)
  2. Allegro scherzando (do minore)
  3. Andante (mi bemolle maggiore)
  4. Allegro mosso (sol maggiore)

La durata della sonata è di circa 35'.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Geoffrey Norris, The Master Musicians: Rachmaninoff, New York, Schirmer Books, 1993, pp. 11, 19, 33, 38, 40, 123, 124, 168, 177, ISBN 0-02-870685-4.
  2. ^ Classical Archives
  3. ^ Max Harrison, Rachmaninoff: Life, Works, Recordings, Londra, Continuum, 2006, pp. 101–3, ISBN 0-8264-9312-2.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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