Società dei missionari di San Francesco Saverio

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La Società dei missionari di San Francesco Saverio, o del Pilar (in latino Societas Missionariorum S. Francisci Xaverii; in inglese Society of the Missionaries of St. Francis Xavier o Society of Pilar), è una società clericale di vita apostolica di diritto pontificio; i membri della compagnia pospongono al loro nome la sigla S.F.X.[1]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La congregazione sorse all'epoca della soppressione degli ordini religiosi in Portogallo: per continuare l'opera di evangelizzazione nelle regioni indiane, nel 1882 il sacerdote José Bento Martins (1859-1931) si offrì a Antonio Sebastião Valente, arcivescovo di Goa, che lo inviò come missionario a Agonda, un villaggio di pescatori nei pressi di Canacona. A Martins si unirono altri tre compagni e insieme riuscirono a organizzare nel villaggio una fiorente comunità cristiana.[2]

Il 20 settembre 1887 Martins e i compagni emisero la loro professione nelle mani del patriarca delle Indie Orientali, impegnandosi a servire nelle missioni per un quinquennio. Nel 1890 venne loro affidato l'ex convento cappuccino di Goa, dedicato a Nostra Signora del Pilar, alla quale venne anche intitolata la società.[2]

Nel 1931 alcuni alunni del seminario di Rachol, dopo avere assistito all'ostensione del corpo di san Francesco Saverio, decisero di impegnarsi nel lavoro missionario e si offrirono al patriarca, che li indirizzò a Remédios do Rosário Gomes, ultimo membro superstite della Società di Nostra Signora del Pilar. Il 2 luglio 1939 la compagnia ebbe un nuovo inizio e l'8 settembre 1940 i membri emisero i voti privati di povertà, obbedienza e castità: le nuove costituzioni della società, modellate su quelle del Pontificio istituto missioni estere, vennero approvate il 24 giugno 1946.[2]

Nel 1962 la Santa Sede affidò alla società la missione nelle isole Andamane e Nicobare (l'attuale diocesi di Port Blair).[2]

La società ha ricevuto l'approvazione della Santa Sede il 30 settembre 2010.[1]

Attività e diffusione[modifica | modifica wikitesto]

I membri della società si dedicano all'apostolato missionario.

Oltre che in India, la società è presente in Germania, Italia, Nepal, Regno Unito e Stati Uniti d'America; la sede generalizia è a Goa.[3]

Alla fine del 2011 la società contava 98 case e 782 membri, 335 dei quali sacerdoti.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Ann. Pont. 2013, p. 1478.
  2. ^ a b c d DIP, vol. VIII (1988), col. 1637-1639, voce a cura di S. Mascarenhas.
  3. ^ Society of Pilar: foreign units, su societyofpilar.org. URL consultato il 21-5-2010 (archiviato dall'url originale il 20 settembre 2009).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Annuario pontificio per l'anno 2013, Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 2013. ISBN 978-88-209-9070-1.
  • Guerrino Pelliccia e Giancarlo Rocca (curr.), Dizionario degli istituti di perfezione (DIP), 10 voll., Edizioni paoline, Milano 1974-2003.

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