Senato governante

Senato governante
Nome originale	(RU) Правительствующий Сенат
Stato	Russia
Istituito	1711
da	Pietro I di Russia
Predecessore	‎Boyar duma; Supreme Privy Council
Soppresso	1917
Successore	Governo Provvisorio Russo
Sede	San Pietroburgo
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Il Senato governante (in russo Правительствующий сенат, Pravitelstvuyushchiy senat) era un organo legislativo, giudiziario ed esecutivo degli imperatori russi, istituito da Pietro il Grande nel 1711 per sostituire la Duma di Boyar.^[1] Durò fino alla fine dell'Impero russo ed era presieduto dal Procuratore Generale che fungeva da collegamento tra il sovrano e il Senato; secondo le stesse parole dell'imperatore l'organo agiva come "l'occhio del sovrano".

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Istituito originariamente solo per il periodo dell'assenza di Pietro, divenne un corpo permanente dopo il suo ritorno. Il numero dei senatori fu inizialmente fissato a nove e, nel 1712, aumentò a dieci.^[2]^[3] Gli eventuali disaccordi tra il procuratore capo e il Senato dovevano essere risolti dal monarca. Al Senato erano assegnati anche alcuni altri funzionari e una cancelleria. Anche se subì molti cambiamenti successivi, divenne una delle istituzioni più importanti della Russia imperiale, in particolare per l'amministrazione e il diritto.

Il Consiglio di Stato, creato da Alessandro I, avrebbe dovuto ereditare il potere esecutivo del Senato. Un parlamento previsto doveva ereditare il potere legislativo, ma ciò non accadde mai.

Nel XIX secolo, il Senato si evolse nel più alto organo giudiziario in Russia. In quanto tale, esercitava il controllo su tutte le istituzioni giuridiche e sui funzionari di tutto il paese.

Il Senato era composto da diversi dipartimenti, di cui vi erano le due Corti di Cassazione (una per le cause penali, una per le cause civili). Comprendeva anche un Dipartimento di Araldica, che gestiva le questioni relative ai diritti dei nobili e dei cittadini onorari.

Primi nove senatori[modifica | modifica wikitesto]

I primi nove senatori furono il conte Ivan Musin-Pushkin, Boyar Tikhon Streshnev, il principe Petr Golitsyn, il principe Mikhail Dolgorukov, Grigoriy Plemiannikov, il principe Grigoriy Volkonskiy, il generale Mikhail Samarin, il quartiermastro generale Vasiliy Apukhtin e Nazariy Melnitskiy. Anisim Schukin fu nominato sottosegretario.^[2]^[3]