Segugio Sarail

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Segugio Sarail
Distretto di Brahamanbaria

Il segugio Sarail o cane Soriala è un cane levriero leggendario del Bangladesh; si trova principalmente nel un sottodistretto (upazila) di Sarail nel distretto di Brahmanbaria nel Bangladesh orientale.

È un cane a rischio di estinzione.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Discende dai saluki arabi, questi cani sono stati allevati per centinaia di anni come cani da caccia dall'aristocrazia Moghul nel villaggio di Sarail.[1]

Secondo un'altra fonte questa razza ha avuto origine da cani levrieri europei.[2]

Hanno prestato servizio nell'esercito e nella polizia, come cani da caccia, da guardia e come animali domestici. Si dice che Muhammad Ataul Gani Osmani, che guidò i combattenti per la libertà del Bangladesh alla vittoria nella Guerra indo-pakistana del 1971, sia stato salvato quando fu attaccato da uno dei due Sarail che possedeva.[1]

Questi cani levrieri sono considerati come il "cane nazionale del Bangladesh".[1]

Oggi è un cane a rischio di estinzione e si contano non più di 20 esemplari in purezza, che pochi decenni fa erano molti di più.[1] è in corso un tentativo di salvataggio della razza.[3]

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

Sono cani che cacciano a vista come fanno tutti i levrieri.

I maschi sono alti 64 - 66 cmi con un peso di circa 23-33 kg mentre le femmine 16 - 28 kg. È un cane, molto veloce, che può correre fino a 60 km/h.[2]

Tipicamente possiedono una macchia bianca sulla fronte, la punta della coda è bianca ad anche le zampe sono bianche possiedono un naso allungato. Il manto presenta macchie più o meno estese tigrate di marrone o nero. Presenta fianchi sottili, potenti muscoli della coscia e un grande torace. È un cane tranquillo con uno sguardo profondo e privo di odori.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e Ihtisham Kabir, The Last Sarail?, su The Daily Star, 29 ottobre 2011. URL consultato il 20 luglio 2023.
  2. ^ a b Sarail Hound on the verge of extinction, su Bangladesh Post, 25 agosto 2021. URL consultato il 20 luglio 2023.
  3. ^ Race to save Bangladesh hound from extinction, su https://www.bangkokpost.com, 4 gennaio 2021. URL consultato il 20 luglio 2023.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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