Sciancratura
Nello sci alpino la sciancratura è la sagoma a forma di arco che caratterizza i fianchi degli sci e permette allo sciatore, inclinando gli attrezzi sugli spigoli laterali, detti lamine, di descrivere senza alcun altro movimento una curva o addirittura un ipotetico cerchio.[1]
La sciancratura è creata grazie ad una diversa larghezza della soletta: più larga alle punte e alle code, più stretta nel mezzo. In passato la sciancratura dello sci non era così evidente; nei modelli più recenti si possono avere vari tipi di sciancratura a seconda dell'uso a cui lo sci è destinato e dalle abilità dello sciatore.[1]
Questa accezione del termine è presa in prestito dall'ambito linguistico sartoriale, in cui sciancratura (dal francese échancrure[2]) indica la sagomatura di un abito in prossimità della vita[2].
Il raggio di curva determinato dalla sciancratura è calcolabile mediante un'apposita formula:
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Sciancratura sci: la sagoma che determina il raggio di curva, su sullaneve.it. URL consultato il 28 marzo 2016.
- ^ a b «sciancratura», Vocabolario Treccani on line, Istituto dell'Enciclopedia italiana
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- K. D. MacDermid, The Effect of Sidecut Radius on the Dynamics of Alpine Skiing (Effetti del raggio di sciancratura sulla dinamica dello sci alpino, Dipartimento di fisica della Università Mount Allison)