Savitri (opera)

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Sāvitri
Bozzetto per Savitri atto 1
Giovanni Carpanetto (1894)
Titolo originaleSāvitri
Lingua originaleinglese
GenereOpera da camera
MusicaGustav Holst
LibrettoHolst
Atti1 atto
Epoca di composizione1909
Prima rappr.5 dicembre 1916
TeatroWellington Hall
Londra
Personaggi
Savitri, Satyavan & Yama di M.V. Dhurandhar

Sāvitri è un'opera da camera in un atto con musica composta da Gustav Holst, Op. 25, su suo libretto.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La storia è basata sull'episodio di Savitri e Satyavan[1] del Mahābhārata, incluso anche in Specimens of Old Indian Poetry (Ralph Griffiths) e Idylls from the Sanskrit.[2] L'opera presenta tre cantanti solisti, un coro femminile senza parole e un'orchestra da camera di 12 musicisti (composta da 2 flauti, un corno inglese, 2 quartetti d'archi e un contrabbasso). Holst aveva fatto almeno sei precedenti tentativi di comporre l'opera prima di arrivare a Sāvitri.

Storia dell'esecuzione[modifica | modifica wikitesto]

L'opera fu rappresentata per la prima volta in un'esibizione amatoriale alla Wellington Hall, Londra, il 5 dicembre 1916. Holst aveva previsto che l'opera fosse eseguita "all'aperto, oppure in un piccolo edificio".[3] La sua prima performance professionale, diretta da Arthur Bliss, fu messa in scena il 23 giugno 1921 al Lyric Theatre, Hammersmith con Dorothy Silk nel ruolo del titolo, Steuart Wilson come Satyavan e Clive Carey come Morte.[4]

Apprezzamento della critica[modifica | modifica wikitesto]

L'amico di Holst e collega compositore Ralph Vaughan Williams ha notato l'uso di Holst dello stile modale nell'opera.[5] John Warrack ha commentato l'uso della bitonalità da parte di Holst all'apertura dell'opera, per rappresentare i regni distinti, ma sottilmente connessi di Sāvitri e Morte.[6] Donald Mitchell, nei suoi commenti altamente critici sull'opera, ha notato l'influenza di Richard Wagner nello stile vocale,[7] anche se Holst aveva nominalmente rinunciato alla scala epica delle opere di Wagner in termini di dimensioni delle forze musicali.[8] Byron Adams ha descritto i personaggi dell'opera come più "archetipi" delle persone.[9] Al contrario, Andrew Clements ha scritto molto bene su come l'opera combini la cultura "orientale" in un formato musicale "occidentale".[10]

Ruoli[modifica | modifica wikitesto]

Ruolo Registro vocale Data della prima 23 giugno 1921
(Direttore: Arthur Bliss)
Satyavān tenore Steuart Wilson
Sāvitri soprano Dorothy Silk
Morte basso Clive Carey

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Sāvitri, moglie del boscaiolo Satyavān, sente la voce della Morte che la chiama. È venuta a reclamare suo marito. Satyavān arriva e trova sua moglie in afflizione, ma assicura Sāvitri che le sue paure non sono che Māyā (illusione):[11] "Tutto è irreale, tutto è Māyā". Anche così, all'arrivo della Morte, ogni forza lo abbandona e cade a terra. Sāvitri, ora sola e desolata, accoglie la Morte. Quest'ultima, mossa a compassione dal suo saluto, le offre in dono qualsiasi cosa, tranne che il ritorno di Satyavān. Sāvitri chiede la vita in tutta la sua pienezza. Dopo che la morte ha accolto la sua richiesta, lei informa Morte che la vita è impossibile senza Satyavān. La Morte, sconfitta, la lascia. Satyavān si risveglia. Anche "La Morte è Maya".

Incisioni[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Savitri e Satyavan, su fuocosacro.com. URL consultato il 7 gennaio 2021.
  2. ^ Raymond Head, Holst and India (III), in Tempo, New Series, n. 166, settembre 1988, pp. 35–40, DOI:10.1017/S0040298200024293, JSTOR 945908.
  3. ^ Hugh Ottaway, Holst as an Opera Composer, in The Musical Times, vol. 115, n. 1576, giugno 1974, pp. 473–474, DOI:10.2307/957953, JSTOR 957953.
  4. ^ Imogen Holst, A Thematic Catalogue of Gustav Holst's Music, London, Faber Music, 1974, p. 86, ISBN 0-571-10004-X.
  5. ^ Ralph Vaughan Williams, Gustav Holst (Continued), in Music & Letters, vol. 1, n. 4, ottobre 1920, pp. 305–317, DOI:10.1093/ml/1.4.305, JSTOR 726997.
  6. ^ John Warrack, Holst and the Linear Principle, in The Musical Times, vol. 115, n. 1579, settembre 1974, pp. 732–735, DOI:10.2307/957840, JSTOR 957840.
  7. ^ Donald Mitchell, London Concerts and Opera, in The Musical Times, vol. 97, n. 1365, novembre 1956, pp. 596–597, DOI:10.2307/938276, JSTOR 938276.
  8. ^ Colin Matthews, liner notes to Hyperion Recording of Sāvitri, CDH55042 (2000 reissue).
  9. ^ Byron Adams, Review of Gustav Holst: The Man and His Music by Michael Short, in The Musical Quarterly, vol. 76, n. 4, Winter 1992, pp. 584–591, DOI:10.1093/mq/76.4.584, PMC 493520. URL consultato il 19 febbraio 2017.
  10. ^ Andrew Clements, Savitri (Symphony Hall, Birmingham), in The Guardian, 20 maggio 2004. URL consultato il 14 luglio 2007.
  11. ^ J. B. Trend, Savitri, an Opera from the Sanskrit, in Music & Letters, vol. 2, n. 4, ottobre 1921, pp. 345–350, DOI:10.1093/ml/II.4.345, JSTOR 726591.

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