Sambalpur (stato)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Stato del Sambalpur
Dati amministrativi
Nome completoସମ୍ବଲପୁର
Nome ufficialeState of Sambalpur
Lingue parlateindiano, inglese
CapitaleSambalpur
Politica
Forma di governoregno
Nascita1570 con Balarama Deva
Fine1848 con Narayan Singh
Territorio e popolazione
Massima estensione1399 km2 nel
Popolazione79.900 nel
Economia
Valutarupia del Sambalpur
Commerci conIndia britannica
Religione e società
Religioni preminentiinduismo
Religione di Statoinduismo
Religioni minoritarieanglicanesimo, cattolicesimo
Classi socialipatrizi, clero, popolo
Evoluzione storica
Succeduto daBandiera dell'India Britannica India Britannica

Lo stato di Sambalpur (noto anche come Hirakhand) fu uno stato principesco del subcontinente indiano, avente per capitale la città di Sambalpur.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

L'antico forte di Sambalpur nel 1825

Lo stato di Sambalpur venne fondato nel 1570 da Balarama Deva,[1] un rajput del clan Chauhan e fratello minore del sovrano di Patna, il raja Narsingh Deva.[2][3]

Lo stato di Sambalpur aveva alle proprie dipendenze diciotto feudi vassalli.[4] I sovrani di Sambalpur furono da sempre alleati dei raja di Sarangarh nel corso delle loro campagne militari. Sino all'anno 1800 regnarono i Chauhan, ai quali poi subentrarono i Bhonsle dello stato di Nagpur.[5]

Sambalpur venne invaso ed occupato dai maratha tra il 1808 ed il 1817. Dopo la terza guerra anglo-maratha del 1817, gli inglesi restituirono Sambalpur al suo legittimo sovrano, Jayant Singh, il quale perdette però gli storici feudi. Lo stato dal 1818 al 1820 venne posto sotto la diretta amministrazione britannica in forma di protettorato. Quando il raja morì senza eredi maschi nel 1849, gli inglesi si impossessarono del territorio sulla base della dottrina della decadenza.

Nel 1857 durante i moti indiani vi fu una ribellione nel Sambalpur guidata da Surendra Sai, dell'ex famiglia reale. Gli ammutinati ruppero le sbarre della prigione di Hazaribagh, dove Surendra Sai era incarcerato e rilasciarono con lui tutti i prigionieri presenti. Surendra Sai combatté contro gli inglesi una volta raggiunta la capitale Sambalpur, arrendendosi però a loro quando questi soppressero la rivolta. Nel 1858 Sambalpur tornò sotto l'amministrazione britannica e nel 1862 venne trasferita sotto l'autorità delle Province Centrali.[6]

Governanti[modifica | modifica wikitesto]

I sovrani di Sambalpur portavano il titolo di raja.[2][7]

Raja[modifica | modifica wikitesto]

  • Balarama Deva (1570 - 1595)
  • Hrdayanarayana Deva (1595 - 1605)
  • Balabhadra Deva (1605 - 1630)
  • Madhukar Deva (1630-1660)
  • Baliara Deva (1650-1688)
  • Ratan Singh (1688 - 1690)
  • Chhatra Sai (1690 - 1725)
  • Ajit Singh (1725 - 1766)
  • Abhaya Singh (1766-1778)
  • Balabhadra Singh (1778 - 1781)
  • Jayanta Singh (1781 - 1818)
  • Maharaj Sai (1820 - 1827)
  • Rani Mohan Kumari (f) (1827 - 1833)
  • Narayan Singh (1833 - 1849)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Orissa District Gazetteers, Appendix III, Page 86-87
  2. ^ a b Raghumani Naik, CHAUHANS RULE IN SAMBALPUR IN PRECOLONIAL ODISHA (1570-1781 A.D.) (PDF), IJRHRSS, 5 maggio 2018. URL consultato il 12 marzo 2021.
  3. ^ Raghumani Naik, GENEALOGICAL ANALYSIS OF CHAUHAN RULERS OF PATNAGARH IN WESTERN ORISSA: A STUDY, IRJHRSS, 3 marzo 2018. URL consultato il 12 marzo 2021.
  4. ^ Sarangarh Princely State, su members.iinet.net.au. URL consultato il 16 agosto 2022 (archiviato dall'url originale il 1º maggio 2018).
  5. ^ Great Britain India Office. The Imperial Gazetteer of India. Oxford: Clarendon Press, 1908.
  6. ^ (EN) Hugh Chisholm (a cura di), Sambalpur, in Enciclopedia Britannica, XI, Cambridge University Press, 1911.
  7. ^ Princely States of India

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Hunter, William Wilson, Sir, et al. (1908). Imperial Gazetteer of India, 1908-1931; Clarendon Press, Oxford.
  • Markovits, Claude (ed.) (2004). A History of Modern India: 1480-1950. Anthem Press, London.
  Portale India: accedi alle voci di Wikipedia che parlano dell'India