Robert la Bambola
Robert la Bambola[1], noto anche come la bambola fantasma[2][3][4] o la bambola incantata[5], è una bambola di pezza a grandezza naturale, somigliante ad un ufficiale della marina americana di inizio XX secolo, appartenuta a Robert Eugene Otto, pittore e autore di Key West.
Secondo la leggenda la bambola sarebbe posseduta da spiriti maligni.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1905 a Key West, in Florida, Robert Eugene Otto (che all'epoca dei fatti aveva cinque anni) ricevette in regalo per il suo compleanno una bambola da un servo, originario delle Bahamas. Secondo la leggenda, tale servo era un praticante di magia nera e del voodoo e donò la bambola al bambino per lanciargli una maledizione; d'altronde la famiglia Otto era nota nella zona per la sua severità nei confronti della servitù, e di conseguenza il servo avrebbe maledetto la bambola per vendicarsi. Il primo nome di Eugene era Robert ma il bambino preferiva usare il suo secondo nome, mentre Robert divenne il nome scelto per la bambola. Nel corso del tempo Eugene si affezionò moltissimo a Robert, tanto da trattarlo come se fosse una sorta di fratello minore. In seguito avvennero degli strani ed inquietanti episodi: pareva infatti che diverse stanze della casa venissero trovate in disordine e quando gli Otto chiedevano spiegazioni a Eugene questi rispondeva che era stato Robert. Anche i servi notarono cose strane come voci infantili nella notte e, in particolare, sentivano Eugene conversare con qualcuno quando questi si trovava nelle sue stanze. I vicini e i passanti, inoltre, erano sicuri di aver visto la bambola muoversi per la casa da una delle finestre quando gli Otto erano assenti.
Dopo la morte dei genitori e una volta cresciuto, Eugene si sposò con Anne, una ragazza conosciuta durante gli studi a Parigi, e fin da subito la nuova signora Otto percepì qualcosa di malvagio in Robert e convinse il marito (il quale aveva addirittura fatto costruire una stanza per la bambola) a rinchiuderlo in soffitta. Quando Eugene morì nel 1974, Anne abbandonò la casa poco tempo dopo, trasferendosi a Boston, lasciando Robert da solo.
La bambola rimase in soffitta fino a quando la casa non venne acquistata da un'altra famiglia. La nuova famiglia aveva una bambina di dieci anni, che trovò la bambola girovagando per la casa e la tenne per sé. Una notte la bimba gridò e affermò ai suoi genitori che la bambola l'aveva aggredita, nel tentativo di assassinarla. Ancora oggi[Quando?!...], da adulta, continua a sostenere la presunta vitalità di Robert.[6]
Oggi la bambola si trova in un museo locale chiamato East Fort Martello Museum, dove desta ancora molta curiosità e divenendo la maggiore attrazione della città. Infatti, secondo le varie testimonianze dei visitatori, i poteri paranormali della bambola sono ancora attivi. Sembra che se un visitatore vuole fare una foto alla bambola, debba prima chiederle educatamente il permesso; quelli che non lo fanno sostengono che la foto appaia sfocata e che la bambola assuma strane posizioni della testa nell'immagine. Altri, non credendo ai poteri paranormali della bambola, sostengono di aver subito un malfunzionamento della macchina fotografica da quel momento, malfunzionamento che svanisce nel momento stesso in cui lasciano il museo.[7] Secondo vari studi, i capelli della bambola non sono affatto veri come molti credono, svelando che in verità sono un filato di lana sintetica che li fa sembrare tali.[8]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) http://www.robertthedoll.org/
- ^ (EN) Robert The Haunted Doll HauntedAmericaTours.com
- ^ (EN) Robert the Haunted Doll - Shows - Coast to Coast AM
- ^ (EN) The Official Website Of Joshua P Warren Paranormal Investigator Broadcaster and Author Archiviato il 20 dicembre 2012 in Internet Archive.
- ^ (EN) David L. Sloan, The Enchanted Doll, Phantom Press, 2003
- ^ (EN) Moran, M, Austin, J, & Sceurman, M. (2006). Weird hauntings: true tales of ghostly places. New York City, NY: Sterling Publishing Company. p. 212.
- ^ (EN) Latest Videos « CBS Miami, su cbs4.com. URL consultato il 25 maggio 2023 (archiviato dall'url originale il 17 agosto 2010).
- ^ (EN) Robert The (Devil) Doll: A Case of Tourism Motivated Fabrication and Superstitious Irrationality ~ The Thoughtful Gamers
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Kimberly P. Rebman, Haunted Florida: A Guide to the Departed Soul:Volume One, Kindle Edition, 22 ottobre 2008, pp. 3-7, ISBN 978-1-4389-0915-8.
- (EN) Christopher Balzano, Haunted Objects: Stories of Ghosts on Your Shelf, Krause Publications, 2 luglio 2012, pp. 100-105, ISBN 978-1-4402-2991-6. URL consultato il 9 gennaio 2013 (archiviato dall'url originale il 12 marzo 2016).
- (EN) Adams Media Editions, 3, in A Haunted October: 31 Seriously Scary Ghost Stories[collegamento interrotto], 3 ottobre 2011, ISBN 978-1-4405-3437-9.
- (EN) Heather Graham Pozzessere, Ghost Memories - Prequel to The Bone Island Trilogy, Kindle Edition, 1º giugno 2010, p. 45, ISBN 978-1-4268-6192-5.
- (EN) Heather Graham Pozzessere, Ghost Shadow - The bone Island Trilogy, Kindle Edition, 29 giugno 2010, ISBN 978-0-7783-2791-2.
- (EN) Marley Gibson, Ghost Huntress Book 5: The Discovery, Kindle Edition, 1º maggio 2011, p. 256, ISBN 978-0-547-39308-7.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Official Robert The Doll website, hosted by the Key West Art and Historical Society, su robertthedoll.org.
- La storia di Robert la bambola, su chupacabramania.com.