Robba (religiosa)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Robba
Epitaffio della martire donatista Robba fotografata in loco nel 1899 (AE 1899, 00160)
 

Martire

 
Nascita384
Morte434
Venerata daChiesa donatista

Robba (384434) è stata una monaca berbera e martire donatista.

Sorella di Onorato, vescovo di Aquae Sirenses,[1] assassinata nel 434 da traditores cattolici.[2] Ella «meritò la palma del martirio e l'erezione di una basilica»[3] ad Ala Miliara[2] (oggi Beniane, 37 km a sud-sud-est di Mascara, nella wilaya di Mascara in Algeria), tra il 434 e il 439.[4] Robba era il simbolo dei Donatisti.[5]

L'edificio, le cui rovine sono state scavate, era la parte orientale di un recinto fortificato,[4] un importante accampamento militare (castra) della Mauretania Caesariensis, il più grande accampamento dell'Africa dopo quello di Lambaesis. Secondo Maurice Lenoir, la basilica donatista è il riutilizzo o il restauro, prima del 422, dei Principia (quartier generale) dell'accampamento, abbandonati dalle truppe nel IV secolo. Sono state rinvenute sette tombe datate dalle iscrizioni funerarie tra il 422 e il 434. L'epitaffio di Robba era inciso su una parete della cripta centrale sotto l'abside della basilica.[6]

Il suo epitaffio, estratto dalla sua tomba da Rouziès, un maestro di scuola di Tizi, è l'unico epitaffio mai trovato di martiri donatisti. Stéphane Gsell lo inviò al Musée du Louvre di Parigi, dove è esposto[7]. Il testo è il seguente:

(LA)

«Mem(oria) Robb(a)e, sacr(a)e Dei (ancillae), germana(e) Honor[ati A]qu(a)e Siren(sis) ep(i)s(cop)i, c(a)ede tradi[torum] v(e)xata meruit dignitate(m) martiri(i); vixit annis L et reddidit sp(iritu)m die VIII kal(endas) Apriles, (anno) pro(vinciae) CCCXCV»

(IT)

«Memoria di Robba, serva consacrata a Dio, sorella di Onorato vescovo di Aquae Sirensis; avendo ceduto ai colpi dei traditori, meritò la dignità del martirio; visse 50 anni e si spense l'8° giorno dalle calende di aprile dell'anno 395 della provincia (25 marzo 434).»

Stéphane Gsell osserva che questa data coincide con la conquista della regione da parte dei Vandali, e la perdita di controllo da parte delle autorità imperiali potrebbe aver causato la ripresa dei disordini religiosi, di cui Robba sarebbe stata una vittima.[7]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Aquae Sirenses
  2. ^ a b Antonio Ibba, Giusto Traina, L'Afrique romaine: De l'Atlantique à la Tripolitaine (69-439 ap. J.-C.). p166
  3. ^ Charles-André Julien, Histoire de l'Afrique du Nord, Payot, 1972, p. 236.
  4. ^ a b Léon Renier et al.,Revue de philologie, de littérature et d'histoire anciennes, volume 32, 1909, Éditions Klincksieck, p. 157
  5. ^ (FR) Culte donatiste - Un passé méconnu en Algérie, su Babzman, 11 agosto 2018. URL consultato il 15 ottobre 2020.
  6. ^ Lenoir 1986, pp. 651, 660–661.
  7. ^ a b Lettera del 3 maggio 1899, di Stéphane Gsell all'Académie des Inscriptions et Belles-Lettres, Comptes-rendus des séances de l'Académie des Inscriptions et Belles-Lettres, 43, N. 3, 1899. p. 277; url.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]