Ritratto non finito del generale Bonaparte
Ritratto non finito del generale Bonaparte | |
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Autore | Jacques-Louis David |
Data | 1798 |
Tecnica | olio su tela |
Dimensioni | 81×65 cm |
Ubicazione | Museo del Louvre, Parigi |
Il ritratto non finito del generale Bonaparte (in realtà intitolato Il generale Bonaparte) è un'opera dipinta da Jacques Louis David nel 1798 che doveva rappresentare Napoleone Bonaparte presso Rivoli con in mano il Trattato di Campoformio. Il ritratto, dipinto dal vivo, non venne mai portato a compimento. Vivant Denon tagliò in seguito la tela per conservare la parte dipinta del viso e del busto. Il quadro è oggi esposto al museo del Louvre.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Venne dipinto al Louvre tra il dicembre del 1797 e l'aprile del 1798. Fu acquisito successivamente da Vivant Denon, che fece tagliare la tela per conservarne la parte dipinta ed il busto. Il quadro venne poi venduto a Maret, duca di Bassano, nel 1826. Il dipinto restò alla sua famiglia sino agli anni '30 del Novecento (l'ultima proprietaria fu la contessa de Viel Castel, nata Maret de Bassano). L'opera venne venduta quindi a Germain Seligman e poi a Carlos de Beistegui. Donata al Louvre nel 1942 da Beistegui, con riserva di usufrutto, venne integrata alla collezione nazionale nel 1953 alla morte del donatore.
Nel 1955 il dipinto servì da modello per l'effigie del Bonaparte raffigurato sul biglietto da 10.000 franchi della banca francese, oltre che sui successivi 100 nuovi franchi. Il disegno venne predisposto da Clément Serveau[1].
Contesto
[modifica | modifica wikitesto]Poco dopo aver firmato il trattato di Campoformio, Bonaparte tornò in Francia, dove venne accolto come un eroe. Al suo arrivo, David incontrò il generale per la prima volta e fece un primo schizzo del suo profilo. I due si incontrarono nuovamente ad un ricevimento organizzato dal segretario del Direttorio, Lagarde. Bonaparte accettò l'invito, a condizione che il pittore fosse invitato con lui. Fu probabilmente in quest'occasione che nacque l'idea di realizzare un ritratto. David propose al generale di portarsi al Louvre per poter posare nel suo atelier, ma poi si risolse a proporre uno schizzo da sottoporre al Bonaparte. Ben presto però David abbandonò il dipinto per mettersi a lavorare a Le Sabine. Per continuare l'opera declinò l'offerta che il Bonaparte gli fece di portarlo con lui in Egitto, venendo sostituito da Vivant Denon.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Su un fondo di tela preparata, si trova il viso del Bonaparte. Il suo sguardo è rivolto alla sua destra, leggermente sollevato. I capelli, di media lunghezza, sono chiari ed agitati dal vento. Il corpo lascia intuire che il generale indossa un'uniforme blu, della quale sono però dipinti solo il colletto e le spalle; si distingue anche il colletto rosso ed il foulard nero sottostante. Il resto del corpo è disegnato a carboncino. Bonaparte è raffigurato nell'atto di porre la mano destra sul fianco, mentre l'altra mano è posta al petto. Appena accennata in vita una sciarpa. Il dipinto non è né firmato né datato.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Claude Fayette, «Clement Serveau, l'art au service du billet» in Numismatique & Change n°306, juin 2000 article sur le site fayette-editions Archiviato il 21 settembre 2010 in Internet Archive.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (FR) Étienne-Jean Delécluze, Souvenirs par E.J.Delécluze, in Louis David, son école et son temps, Paris, Didier, 1855.
- (FR) Antoine Schnapper, Témoin de son temps, in David, Fribourg, Office du Livre, 1980, ISBN 2-85047-000-7.
- (FR) Luc de Nanteuil, David, collana les grands peintres, Paris, Cercle d'Art, 1987, ISBN 2-7022-0203-9.
- (FR) Michel Régis e Marie-Catherine Sahut, David, l'art et le politique, collana Découvertes, Paris, Gallimard, 1988, ISBN 2-07-053068-X.
- (FR) Antoine Schnapper e Arlette Sérullaz, catalogue de l'exposition rétrospective Louvre-Versailles 1989-1990, in Jacques-Louis David 1748-1825, Parigi, Réunion des Musées nationaux, 1989, ISBN 2-7118-2326-1.
- (FR) Jean-Jacques Lévêque, La Vie et l'œuvre de Jacques-Louis David, Paris, Acr, 1989, ISBN 2-86770-036-1.
- (FR) Gilles Néret, David, la terreur et la vertu, Paris, Mengès, 1989, ISBN 2-85620-297-7, bnf:35053402 .
- (FR) Sophie Monneret, David et le néoclassicisme, Paris, Terrail, 1998, ISBN 2-87939-186-5.
- (FR) Lee Simon, David, Paris, Phaidon, 2002, ISBN 0-7148-9105-3.
- (EN) Philippe Bordes, David, Empire to Exile, New Haven, Yale University press, 2005, ISBN 0-300-12346-9.
Voci correlate
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