Ragazza col volano

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Ragazza col volano è un dipinto del pittore francese Jean-Baptiste-Siméon Chardin, conservato a Firenze, presso gli Uffizi.

Ragazza col volano
AutoreJean-Baptiste-Siméon Chardin
Data1740 circa
Tecnicaolio su tela
Dimensioni82×66 cm
UbicazioneGalleria degli Uffizi[1], Firenze

Storia e descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Questo dipinto di Chardin arrivò agli Uffizi nel 1951, per acquisto, insieme al suo pendent, il Fanciullo col castello di carte. In origine i due dipinti erano nella collezione Pallavicino, a Rivalta Scrivia. Firmato in basso, al centro, Chardin, questo dipinto è una replica di quello, firmato e datato 1741 e presente nella collezione dei Rotschild di Parigi.

Dal 1737, Chardin cominciò ad esporre pitture di genere al Salon del Louvre. Era solito affermare: «Ci si serve dei colori, ma si dipinge con il sentimento». Nelle sue opere pittoriche - sospese nel silenzio e nell'attesa - era sempre attento al rapporto tra tonalità e colore e alle piccole variazioni degli effetti di luce. Pierre Rosenberg è considerato il maggior suo studioso.

Ai dipinti a soggetto storico, celebrativo e mitologico, egli preferiva scene d'interno, oppure oggetti di uso quotidiano, o gesti di persone comuni, elevati a materia di rappresentazione artistica, in particolare quelli di fanciulli della borghesia francese, che raffigurava in semplici attività di tutti i giorni o nel gioco, come in Bolle di sapone, in Ragazza col volano e in Bambino con la trottola. Nelle sue opere, sempre attento al rapporto tra tono e colore e alla minima variazione degli effetti di luce, l'artista riusciva sempre a trasmettere all'osservatore un'emozione, grazie alla straordinaria penetrazione psicologica e all'armoniosa perfezione tra forma pittorica e sentimento espresso.

Esposizioni[modifica | modifica wikitesto]

  • Europäische Rokoko, Monaco di Baviera, 1958
  • Il ritratto francese da Clouet a Degas, Roma, 1962
  • Pittura francese nelle collezioni pubbliche fiorentine, Firenze, 1977[2]
  • Chardin: 1699-1779, Parigi, 1979[3]
  • Chardin. Il pittore del silenzio, Ferrara-Madrid, 2010-1911[4]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Inventario numero 9274. Sala del Settecento italiano ed europeo.
  2. ^ Rosenberg1977,  n. 131.
  3. ^ Rosenberg1979.
  4. ^ Sassu.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (DE) Kuno Mittelstadt (a cura di), Jean-Baptiste Simeon Chardin, Berlin, Henschelverlag, 1968, SBN IT\ICCU\TO0\1509426.
  • Pierre Rosenberg (a cura di), Pittura francese nelle collezioni pubbliche fiorentine: Firenze, Palazzo Pitti, 24 aprile-30 giugno 1977, Firenze, Centro Di, 1977, SBN IT\ICCU\SBL\0591361. Collaborazione di Silvia Meloni Trkulja, Isabelle Julia, Nicole Reynaud.
  • (FR) Pierre Rosenberg (a cura di), Chardin: 1699-1779, Paris, Réunion des Musées nationaux, 1979, SBN IT\ICCU\SBL\0669102. Frontespizio: Gran Palais. 29 Janvier-30 Avril 1979. Ministère de la Culture et de la Communication
  • Gallerie degli Uffizi, Gli Uffizi: Catalogo generale, Firenze, Centro Di, 1980, p. 216 [1979], SBN IT\ICCU\RAV\0060995.
  • Pierre Rosenberg, L'opera completa di Chardin, Milano, Rizzoli, 1983, SBN IT\ICCU\CFI\0038350.
  • (FR) Pierre Rosenberg, Chardin, Genève, Skira, 1991, SBN IT\ICCU\LO1\0555018.
  • (DE) Jean Siméon Chardin, 1699-1779; Werk, Herkunft, Wirkung, Karlsruhe, Staatliche Kunsthalle Karlsruhe, 1999, SBN IT\ICCU\BVE\0269146. Catalogo della mostra tenuta a Karlsruhe, dal 5 giugno al 22 agosto 1999.
  • Giovanni Sassu (a cura di), Chardin: il pittore del silenzio: Ferrara, Palazzo dei Diamanti, 17 ottobre 2010 - 30 gennaio 2011; Madrid, Museo Nacional del Prado, 28 febbraio - 29 maggio 2011, Ferrara, Ferrara Arte, 2010, SBN IT\ICCU\UFE\0957172.
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