Quis fuit horrendos primus qui protulit enses?

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La frase latina Quis fuit horrendos primus qui protulit enses? ("Chi fu il primo a inventare le orride armi?") è l'incipit di un'elegia di Tibullo[1].

Nel componimento, Tibullo esalta la frugale vita agreste del tempo passato, che non necessitava di guerre e armi, introdotte invece dalla successiva avidità e dalla continua cupidigia (quella che Virgilio definisce auri sacra fames).

Il verso è ormai divenuto comune (spesso nella forma abbreviata del primo emistichio Quis fuit horrendos...) per sottolineare con amara tristezza che gran male sia la guerra.

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