Progetto:WikiDonne/Wikimedia Conference 2018/Relazione Archeolucia

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Dal 20 al 21 aprile ho avuto modo di partecipare, per la prima volta, alla Wikimedia Conference in qualità di membro dello user group WikiDonne. Così come avvenuto durante Wikimania 2017 a Montréal, gli spunti di riflessione piú interessanti, soprattutto per quanto riguarda lo user group di cui faccio parte, sono emersi durante le chiacchierate nei momenti di pausa o durante gli eventi sociali.

Venerdì 20 aprile[modifica wikitesto]

Orientation for Newcomers to the Wikimedia movement[modifica wikitesto]

La sessione tenuta da Delphine Ménard della Wikimedia Foundation è servita ad illustrare la storia di Wikimedia e dei singoli progetti ed era quindi destinata ai neofiti della conference e del movimento in generale. Gran parte della presentazione è stata dedicata alla spiegazione del funzionamento dei chapters e al loro rapporto con la Foundation.

Start together. The Big Picture[modifica wikitesto]

Durante la sessione plenaria, che ha inaugurato ufficialmente i 3 giorni di conferenza, oltre alle presentazioni di rito è stato dato un ruolo centrale alla strategia.

Sharing approaches on GLAM partnership[modifica wikitesto]

Durante la sessione sono stati presentati tre progetti organizzati in collaborazione con le istituzioni. [1]

  1. Astrid Carlsen (Wikimedia Norge): grazie ad una partnership avviata con il National Archive di Oslo e Wikimedia Armenia, sono state digitalizzate le fotografie di Bodil Katharine Bjorn, una missionaria norvegese che si recò in Armenia assistendo al genocidio e documentandolo attraverso fotografie ed appunti sul suo diario. Tali fotografie sono state caricate su Commons corredate da puntuali didascalie in tre lingue (norvegese, armeno e inglese). Il contenuto dei materiali digitalizzati ha però caratterizzato un problema in quanto metteva al centro una vicenda storica, quella del genocidio degli armeni, ancora scottante e controversa. Il progetto è stato finanziati dal Norwegian Arts Council attraverso una richiesta di fondi effettuata nel settembre 2017 ed approvata 3 mesi dopo.
  2. Rachmat Wahidi (Wikimedia Indonesia): il progetto ha avuto come obiettivo la digitalizzazione delle lettere di Ki Hadjat Dewantara, Ministro dell'istruzone in Indonesia, al tempo della colonizzazione. Le varie lettere, scritte in Dutch, sono state digitalizzate grazie alla collaborazione tra capitolo indonesiano, quello dei Paesi Bassi e il Taman Siswa Dewantara Kirti Griya Museum (nonostante le difficoltà incontrate nel convincere il direttore a concedere la scansione del materiale).
  3. Daria Cybulska (Wikimedia UK): il terzo intervento ha riguardato l'esperienza di WIR presso la National Library of Scotland, esperienza che ha portato anche alla pubblicazione di un libro (Open Licensing for Cultural Heritage). Molto interessante è stata anche l'osservazione sulle competenze del wikipediano in residenza che non possono limitarsi all'aspetto tecnico, ma devono comprendere anche buone capacità di comunicazione e di coinvolgimento dei dipendenti delle istituzioni presso cui è ospite.

Sharing approaches on educational partnership[modifica wikitesto]

Gli interventi di questa sessione presentano tre progetti con finalità educativa avviando partnership non solo con scuole ed università, ma anche con associazioni che tutelano di diritti civili.

  1. Ana Torres (Wikimedia Argentina): il progetto ha avuto come partner tre università e tre associazioni che operano per diritti umani in Argentina. Il progetto è nato con l'ambizione di coinvolgere l'intera area sud-americana attraverso l'organizzazione di editathon aperti ad un pubblico selezionato (giornalisti, ricercatori). Al momento le attività si sono svolte solo in Argentina e, nonostante l'attenzione dei media, non è stato possibile misurare l'impatto sociale di tale iniziativa.[2]
  2. Justine Toms (Wikimedians of Bulgaria User Group): nonostante la totale assenza di un budget, questo user group ha organizzato diversi eventi in tutta la Bulgaria toccando diversi argomenti quali gender gap e diritti della comunità LGBT.
  3. Reda Kerbouche (Algeria Wikimedians User Group): partendo dal MOOC francese, è stato realizzato WikiMosaq in lingua araba. Il progetto è rivolto a tutti gli utenti di lingua araba e, tra i 10.000 registrati, si contano numerose utenze del Sudan.

Hanno realizzato WikiMosaq, un Wiki MOOC gratis in arabo a partire da quello realizzato in francese. Più di 10.000 persone si sono registrate per seguirlo. Una grossa difficoltà è legata all'utilizzo dell'arabo standard una lingua che di fatto non esiste e che in pochi riescono ad utilizzare facilmente.

Sabato 21 aprile[modifica wikitesto]

Technical tools for programs events and grants[modifica wikitesto]

Durante la presentazione, tenuta da James Hare (WMF), Leon Ziemba (WMF) e Trevor Bolliger (WMF) sono stati mostrati due diversi strumenti:

  1. Grant metrics tool: uno strumento, pubblicato ma ancora in fase di sviluppo, dedicato a misurare l'impatto degli eventi.
  2. Programs and Events Dashboard: la dashboard presentata è già in uso da diversi volontari per monitorare l'impatto di un singolo evento, ma la piattaforma è costantemente implementata.[3]

Training Modules, Program Monitoring,and Data Collection with P & E Dashboard[modifica wikitesto]

La sessione, tenuta da Sage Ross (WMF) ha illustrato il funzionamento della Programs & Events Dashboard mostrandone i campi di utilizzo e le potenzialità. Durante la sessione è stato lasciato spazio alle domande dei presenti che hanno riguardato perplessità o dubbi su singoli casi specifici legati ad eventi e programmi organizzati in passato.

How will you define a successful workshop?[modifica wikitesto]

Durante la sessione, tenuta da Michal Lester (Wikimedia Israel), sono stati date delle linee guida per chi intende organizzare un evento e sui risultati che ci si può aspettare. Gli spunti interessanti sono stati tantissimi e probabilmente sarebbe necessaria una relazione intera per trattarli tutti, ma quelli che ritengo fondamentali sono i seguenti:

  • Avere chiaro chi siamo, cosa ci proponiamo di fare e soprattutto a chi ci rivolgiamo.
  • Conoscere le competenze dei partecipanti ed organizzare il programma in base ad esse. (serve una presentazione dei progetti Wikimedia? Sono necessari tutorial?)
  • Incoraggiare l'utilizzo del Visual Editor.
  • Non scoraggiare la scrittura di una "brutta copia" in un file di testo[4].

Domenica 22 aprile[modifica wikitesto]

Presentazione di WikiDonne User Group ad AffCom[modifica wikitesto]

La presentazione è durata, come da format, 15 minuti ed è stata tenuta da Camelia Boban che ha elencato i progetti e gli eventi realizzati in Italia riportando anche le diverse problematiche riscontrate nel corso del tempo.

End Together[modifica wikitesto]

Sessione di chiusura durante la quale sono state tirate le somme dei tre giorni di conferenza.

Oltre la conferenza[modifica wikitesto]

Memore dell'esperienza canadese, e grazie anche ai consigli dei wikimediani più esperti, ho deciso di dedicare del tempo alla conversazione con gli altri partecipanti. Le conoscenze fatte sono state tantissime e tutte molto interessanti ma quelle che ho deciso di riportare sono tre:

  1. Romaine (Wikimedia Belgio): mi ha fatto conoscere la Wikimedia Cuteness Association facendomi diventare una sostenitrice. A prima vista potrebbe sembrare qualcosa di carino ma poco significativo, in realtà credo che distendere gli animi faccia sempre bene, soprattutto se si vogliono intraprendere conversazioni costruttive.
  2. Charlotte Matoussowsky (Wikimedia France): abbiamo parlato di Gender Gap e di quali sono le iniziative organizzate in Italia e Francia. Durante la conversazione è emerso che Wikimedia France ha molto a cuore le tematiche di genere anche se, in questa fase di ristrutturazione complessiva, le iniziative non sono ancora partite a pieno regime. Ho inoltre avuto modo di parlarle dei WikiDonne Mapping Days.
  3. Sofie Jansson (Wikimedia Sverige): ho avuto modo di parlare a lungo con Sofie soprattutto di tematiche femminili ed in particolare del problema della disaffezione che spesso donne e ragazze mostrano per Wikipedia interrogandoci su quali possano essere le ragioni e come gestire il fenomeno. In Svezia hanno trovato un metodo efficace rendendo le nuove utenti delle "ambasciatrici" presso le proprie comunità di origine.

Note (o meglio osservazioni personali)[modifica wikitesto]

  1. ^ L'assenza di una rappresentanza italiana all'interno di questa sessione stride fortemente con l'attenzione che WMI dedica ai GLAM e con il numero di attività svolte.
  2. ^ Probabilmente questo è legato alla scelta di aprire gli eventi solo a giornalisti e ricercatori escludendo quelle fasce di popolazione che avrebbero beneficiato maggiormente di una discussione su tali argomenti. Personalmente comprendo la volontà di produrre voci di qualità coinvolgendo chi conosce l'argomento e chi è abituato a lavorare con le parole, ma è poi difficile impattare notevolmente sulla società.
  3. ^ Per la stesura di questa paragrafo e del successivo mi sono attenuta, come per il resto della relazione, esclusivamente agli appunti presi alla conference. In questo caso sono stata particolarmente sintetica in quanto, a causa delle condizioni dell'aula (piccola e piena all'inverosimile) ci ho capito veramente poco e per comprendere pienamente cosa avevo ascoltato sono dovuta andare a rivedere la presentazione pubblicata su commons. Scrivo questo per un motivo e no, non per fare polemica sull'inadeguata assegnazione degli spazi, ma ha a che fare con la mia scelta. Ho deciso di seguire una sessione in condizioni di disagio e ho sbagliato. Sarebbe stato più intelligente desistere e scegliere un'altra sessione oppure restare a chiacchierare con una delle centinaia di persone interessanti presenti all'evento. Spero che questa nota iper-personale possa essere utile a chi si troverà nella mia stessa condizione in futuro.
  4. ^ Gli ultimi due punti mi hanno fatto sorgere numerosi interrogativi. Durante i miei primi e maldestri tentativi di avvicinamento a Wikipedia mi è stato detto di non usare il Visual Editor e di evitare di scrivere "brutte copie" in file esterni. Personalmente ringrazio chi mi ha indirizzata in questa maniera perché l'approccio non edulcorato mi ha consentito di acquisire dimestichezza in tempi brevi (e perché l'unica voce che ho abbozzato in un .odt non è mai stata passata su Wikipedia...)