Progetto:Coordinamento/Sportello Creative Commons/Risoluzioni differenti di una stessa opera bidimensionale

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Risoluzioni differenti di una stessa opera bidimensionale

Come si interpreta, alla luce della legislazione italiana, il fatto che la licenza CC di un'immagine si potrebbe riferire all'opera di per se e non alla particolare versione rilasciata? Se a un ente o a un fotografo si chiede di rilasciare delle foto e loro accettano a rilasciarle a "risoluzione web", possono poi temere di perdere il controllo anche su copie ad alta risoluzione (che magari loro monetizzano o cedono a pagamento ad editori per fare i cataloghi).--Yoggysot (msg) 18:20, 2 ott 2020 (CEST)[rispondi]

[@ Yoggysot]--Marta Arosio (WMIT) (msg) 10:07, 20 ott 2020 (CEST)[rispondi]
Risposta

Per inquadrare correttamente la problematica in oggetto è necessario innanzitutto chiarire se quando si parla di ”opera” si intenda l’immagine quale opera in sé o ci si riferisca ad un’opera riprodotta nell’immagine. Ugualmente, andrebbe approfondito cosa si intenda esattamente per “risoluzione web” e se comporti qualche tipo di misura tecnologica di protezione.

Una volta chiarito questo specifico contesto, è altresì utile precisare che i diritti coinvolti riguardano un duplice ambito: da un lato, il diritto d’autore sull’opera oggetto della riproduzione; dall’altro, i diritti riguardanti il materiale risultante dalla riproduzione stessa, che possono distinguersi in diritti d’autore, se il suddetto materiale presenta le caratteristiche proprie di un’opera tutelabile (cd. opera fotografica), e in diritti connessi se, invece, non ha la caratteristica di originalità delle opere dell’ingegno (cd. fotografica semplice).

Va poi specificato che le licenze CC si applicano al singolo file che circola in rete e pertanto, sebbene siano irrevocabili da un punto di vista giuridico, è possibile che circolino più file della stessa opera rilasciati con licenze diverse.

Da ciò discende che qualora il titolare dei diritti decida di rilasciare una foto di un’opera in bassa risoluzione con licenza CC, quest’ultima disciplinerà le condizioni di utilizzo dello specifico file e non della fotografia in sè o dell’opera fotografata. Nel caso proposto, dunque, ben potrà il titolare dei diritti sulla fotografia rilasciare altre copie ad alta risoluzione con un diverso regime dei diritti.


Si specifica, sin d’ora, che il recepimento della nuova Direttiva Copyright (2019/790/EU), amplierà lo spettro delle possibilità di riutilizzo delle riproduzioni del patrimonio culturale. L’articolo 14, infatti, prevede che, “alla scadenza della durata di protezione di un'opera delle arte visive, il materiale derivante da un atto di riproduzione di tale opera non sia soggetto al diritto d'autore o ai diritti connessi, a meno che il materiale risultante da tale atto di riproduzione sia originale nel senso che costituisce una creazione intellettuale propria dell'autore”. In tal senso, le riproduzioni non originali (e dunque anche le fotografie semplici) di opere del patrimonio culturale caduto in pubblico dominio, potranno circolare ed essere riutilizzate liberamente.

Tutte le licenze CC, inoltre, prevedono il divieto di restrizioni aggiuntive o l’applicazione di misure tecnologiche che restringano l'esercizio dei diritti concessi in licenza (non è possibile, ad esempio, rilasciare con licenza CC immagini con filigrane).

Ad ogni buon conto, per essere sicuri che la ricostruzione effettuata si adatti al caso specifico proposto, come sopra specificato, potrebbe essere utile avere i chiarimenti richiesti.