Priore dei Caporioni
Il Priore dei Caporioni era il caporione, o capo rione, del rione I della Camera capitolina (antico organo di governo comunale di Roma) dal Medioevo sino al 1870.
Storia[modifica | modifica wikitesto]
A partire dal tardo Medioevo, ogni rione era comandato da un capo rione (o caporione): ogni caporione era supportato nella sua attività di controllo dell'ordine pubblico da alcuni cittadini comuni di sua fiducia, detti constabili, o anche "capotori"[1], i quali costituivano pertanto la guardia urbana. Il caporione del Rione I aveva, tuttavia, un ruolo particolare: egli era anche chiamato "Priore dei Caporioni" e costituiva, insieme ai tre Conservatori, il cosiddetto "Magistrato Romano", svolgendo pertanto il duplice ruolo di caporione e di magistrato subalterno. Nelle epigrafi commemorative, il Priore dei Caporioni è indicato in forma latina ("cap. reg. urbis priore"), o anche abbreviato in CRP (acronimo di Caput Regione Populi).
Questa figura proveniva solitamente dalla nobiltà cittadina (patriziato), a differenza degli altri caporioni, i quali lo furono solo fino a metà del secolo XVIII. La carica di Priore dei caporioni fu soppressa infine con la riforma di Pio IX, con legge speciale tramite motu proprio del 1 ottobre 1847 intitolata "Struttura e organizzazione municipale e dell'amministrazione degli uffici".
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Gaetano Moroni, Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica, vol. 8, Roma, Tipografia Emiliana, 1852.
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Arturo Bassotti, La magistratura capitolina dal secolo XIV al secolo XIX con speciale riferimento al senatore di Roma., tip. U. Pinto, 1955.
- voce "Senato Romano" in: Gaetano Moroni, Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica da S. Pietro sino ai nostri giorni nostri, Vol. LXIV. Tipografia Emiliana, 1853.
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Claudio De Dominicis, Membri del senato nella Roma pontificia, Fondazione Marco Bresso, Roma (PDF), su accademiamoroniana.it, 2009.