Presbiterio (collegio)

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Presbiterio, parola derivata da presbitero, nella Chiesa cattolica indica il collegio dei presbiteri (preti) che servono una diocesi insieme al vescovo che è capo del presbiterio.

In base al decreto del Concilio Vaticano II Presbyterorum Ordinis sul ministero e la vita sacerdotale, il presbiterio di una diocesi è composto dai preti secolari incardinati nella diocesi e da quelli non incardinati, sia secolari che religiosi, che vivono e svolgono il proprio ministero nella diocesi stessa.

Dal presbiterio si differenzia la fraternità presbiterale, che lega tutti i preti in forza del sacramento dell'ordine. La formula sacramentale dell'ordinazione dei presbiteri fa espresso riferimento all'aggregazione del neo-consacrato al presbiterio chiedendo a Dio la presbyterii dignitatem per l'ordinando. Soprattutto con la Pastores Dabo Vobis Giovanni Paolo II ha dato un contributo decisivo: definire il presbiterio "mysterium-sacramentum" significa collocarlo tra le realtà essenziali alla struttura stessa della Chiesa. Per i presbiteri l'esperienza di comunione che è il presbiterio costituisce il fondamentale luogo di esperienza di Chiesa che con il Vescovo essi sono chiamati ad edificare proprio in quella carità-comunione che sperimentano insieme.

D'altra parte essi contribuiranno alla vita del presbiterio anche attraverso l'esperienza di comunione trinitaria che vivranno nelle diverse comunità alle quali sono inviati dal Vescovo e che, quindi, sono chiamati a presiedere.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Arturo Cattaneo, Il presbiterio della Chiesa particolare. Questioni canonistiche ed ecclesiologiche nei documenti del magistero e nel dibattito postconciliare, Ed. Giuffrè, Milano 1993, 191 pp.
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