Pratoni del Vivaro

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Coordinate: 41°45′00.59″N 12°46′11.49″E / 41.750164°N 12.769858°E41.750164; 12.769858

Template:Voce principale {{{1}}}{{{2}}} I Pratoni del Vivaro sono una vallata dei Colli Albani, nonché una frazione appartenente al comune di Rocca di Papa.

Territorio

I Pratoni del Vivaro sono delimitati dal Monte Artemisio (939 mt), a nord dal Maschio delle Faete (956 m.) e dal Monte Cavo (949 m.), le cime più alte dei Colli Albani.

Tra il 1936 ed il 1953 fu prosciugato un piccolo laghetto nella zona, chiamato Pantano della Doganella a causa della modesta profondità, e che si pensa fosse usato in epoca romana come vivaio ittico, classico utilizzo delle risorse acque da parte di questi ultimi.

Clima

La zona è soggetta ad una forte inversione termica notturna in condizioni anticicloniche, che a volte in inverno provoca temperature minime inferiori ai -10°. Abbastanza frequenti sono anche le nevicate

Storia

La zona, delimitata dall'importante passo dell'Algido, fu un importante crocevia di movimenti umani sin dall'epoca arcaica, tanto da essere menzionata dagli storici Tito Livio e Dionisio di Alicarnasso.

L'Algido fu un avamposto degli Equi, alleati dei Volsci contro Roma, sin dal V secolo a.C.. Il toponimo utilizzato in passato fu con molta probabilità coniato per le caratteristiche climatiche particolarmente rigide del luogo. Gli stessi Tito Livio e Dionisio di Alicarnasso, insieme a Strabone ed Ovidio, affermarono inoltre che vi fosse un piccolo villaggio di nome Algidum, ma altri storici smentiscono categoricamente l'ipotesi, anche in virtù delle citate condizioni climatiche.

Il CONI e Vivaro

Nei territori del Vivaro, il Comitato Olimpico Nazionale Italiano ha istituito, nel 1959, un centro ippico, che venne usato per la prima volta durante le Olimpiadi Estive di Roma del 1960. Il centro è stato visitato anche dalla Regina Elisabetta II del Regno Unito.

La frazione

Nei Pratoni sorge una piccola frazione, Vivaro, abitata da circa trecento persone e nella quale è situato l'Osservatorio astronomico Franco Fuligni dove è stata installata la nuova Stazione meteorologica "Edmondo Bernacca".