Si laurea in ingegneria e diventa assistente di fisica tecnica presso il Regio Museo Industriale Italiano. Si dedica quindi agli studi dell'elettromagnetismo e nel 1885 riesce a dimostrare a un pubblico stupefatto l'esistenza di un campo magnetico rotante generato da due bobine fisse, ortogonali e percorse da correnti alternate della stessa frequenza e sfasate di 90°. Con questi esperimenti si apre la strada della realizzazione del motore elettrico asincrono.