Portale:Germani/Invasioni del V-VI secolo
Dopo la battaglia di Adrianopoli i rapporti tra Germani e Impero romano mutarono radicalmente. I conflitti non furono limitati al limes, ma divennero migrazioni di massa. Gli scontri ebbero termine con la pace ratificata nel 382 tra Teodosio I e i capi visigoti. Ai Visigoti venne assegnata la Pannonia. Secondo il diritto germanico, i capi goti si ritenevano vincolati ai patti solo in forma individuale; così, alla morte di Teodosio (395), si ritennero liberi di riprendere gli attacchi. Nel 395 i Visigoti occuparono Macedonia, Tessaglia, Beozia e Attica. Nel 401 mossero verso l'Italia, dove vennero ripetutamente sconfitti da Stilicone. Alla morte di Stilicone (408) Alarico tornò in Italia, occupò e saccheggiò Roma (Sacco di Roma del 410). L'orda visigota arrivò in Calabria. Gli Ostrogoti penetrarono in Italia scontrandosi con Odoacre, e sconfiggendolo definitivamente nel 493, e Teodorico divenne patritius.
I Vandali passarono il Reno e dilagarono in Gallia. Attorno ai Vandali si era formata una coalizione di tribù. Nel 409 arrivarono nella Penisola iberica, dove divennero foederati. Dal 425 effettuarono incursioni in Nordafrica. Nel giro di un decennio (429-440) i Vandali conquistarono l'intera costa nordafricana. I Franchi furono incaricati di difendere la frontiera del Reno contro Alani, Suebi e Vandali.
Nel 476 il re degli Eruli Odoacre depose l'ultimo imperatore romano d'Occidente assumendo il controllo dell'Italia fino all'arrivo di Teodorico.
Per approfondire: Gothiscandza, Guerra gotica (376-382), Guerra gotica (535-553), Invasioni barbariche del V secolo, Regno ostrogoto, Regno suebo, Sacco di Roma (410), Scandza, Visigoti.