Portale:California/Storia

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La corsa all'oro californiana o febbre dell'oro californiana fu un periodo della storia americana segnata dall'interesse mondiale per l'oro della Sierra Nevada, nella regione centrale della California.

Ebbe inizio il 18 gennaio 1848, quando il pioniere svizzero Johann Sutter (americanizzato in John Sutter) scoprì un filone del prezioso metallo.

Iniziata meno di due anni dopo la proclamazione della Repubblica della California (giugno 1846) e prima che il Messico cedesse formalmente la California agli Stati Uniti (febbraio 1848), la corsa all'oro diede il via ad un flusso migratorio di migliaia di uomini in cerca di fortuna. Ma pochi riuscirono e divennero ricchi. La maggior parte infatti trovava solo l'oro sufficiente al proprio sostentamento quotidiano.

Sutter era arrivato in America nel 1834 in cerca di fortuna e si era stabilito sulle rive del fiume Sacramento. Lì ottenne dal governo messicano una concessione per costruire un fortino contro gli statunitensi. Nonostante questo il territorio venne invaso e Sutter stabilì buoni rapporti con i nuovi padroni. Il filone aurifero venne scoperto mentre si stava lavorando alla costruzione di una fabbrica.

Sutter tentò di mantenere segreta la notizia, ma questa si diffuse molto rapidamente e migliaia di cercatori accorsero da tutto il mondo. In questo modo nacquero in California le prime città, con l'apertura di banche, officine, saloon, bordelli. Solo alcuni centri però diventarono insediamenti stabili: molti altri decaddero subito dopo l'esaurimento delle vene aurifere.

La corsa all'oro non si limitò alla California, ma contagiò anche il Canada e l'Alaska.

Convenzionalmente si pone il termine ultimo della corsa all'oro californiana al 1855.

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