Pira funeraria
Una pira (greco: πυρά, pyrá, da πυρ, pýr, «fuoco»), nota anche come pira funeraria, è una struttura, solitamente fatta di legno, utilizzata per bruciare un corpo come parte di un rito funebre. Come forma di cremazione, un corpo è posto sulla pira, che è poi data alle fiamme.
Usi
[modifica | modifica wikitesto]Religiosi
[modifica | modifica wikitesto]Tradizionalmente, le pire sono usate per la cremazione dei defunti nelle religioni induista e sikh, una pratica che risale a parecchie migliaia di anni fa.[1] Pire funerarie erano usate anche nella cultura vichinga, tipicamente su navi galleggianti, come pure dagli antichi Romani.[2]
Civili
[modifica | modifica wikitesto]Pire e falò si usano nelle celebrazioni e nelle commemorazioni. Esempi di queste ultime sono la Notte di Guy Fawkes (Guy Fawkes Night) nel Regno Unito e in alcuni paesi del Commonwealth, dove è bruciato il 'Guy', visto come un'effigie di Guy Fawkes o del Papa.
Pire furono usate per cremare migliaia di corpi di detenuti nei campi di sterminio tedeschi di Belzec, di Sobibor e di Treblinka, in contrasto con i crematori usati in altri campi. Le pire sono state usate anche per sbarazzarsi di grandi quantità di bestiame in agricoltura, particolarmente di quelle infettate con malattie.[2]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Andrew Norfolk, 'Illegal' funeral pyre burnt in secret, in The Times, Londra, 13 luglio 2006. URL consultato il 19 gennaio 2011.
- ^ a b Shehani Fernando, The question: Why are funeral pyres illegal?, in The Guardian, Londra, guardian.co.uk, 14 luglio 2006. URL consultato il 19 gennaio 2011.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikizionario contiene il lemma di dizionario «pira funeraria»
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su pira funeraria
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Ancient Roman funeral pyres, su beastcoins.com.
- (EN) Pyre: A Python Framework, su cacr.caltech.edu. URL consultato il 3 maggio 2011 (archiviato dall'url originale il 19 luglio 2011).