Pietro Grossi

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Pietro Grossi (Venezia, 27 ottobre 1917Firenze, 21 febbraio 2002) è stato un compositore e programmatore italiano.

Pioniere italiano della musica elettronica e computer music fondatore dello Studio di Fonologia di Firenze, ha precorso i tempi, anticipando le teorie e le tecnologie utilizzate per creare e diffondere la musica.[1]


File:Pietro grossi.jpg
Pietro Grossi


La vita

Dopo il diploma in violoncello e composizione al Conservatorio di Bologna è primo violoncello nell’orchestra del Maggio Musicale Fiorentino dal 1936 al 1966, parallelamente svolge attività concertistica e scrive composizioni per orchestra e da camera. Dal 1956 è docente di violoncello al Conservatorio Cherubini di Firenze,[2] cattedra che ricopre per quarant’anni. Ma è nel decennio tra il 1960 e 1970 che Grossi, dopo aver raggiunto chiara fama come concertista, aderisce in modo incondizionato alla produzione del suono artificiale.

Nel 1963 fonda con mezzi propri lo studio di Fonologia Musicale di Firenze S 2F M uno dei primi al mondo, e nel 1965 ottiene l’ istituzione della prima cattedra in Italia di musica elettronica presso il Conservatorio di Firenze (nel 1984 otterrà quella di informatica musicale). Compie la prima esperienza di computer music nel 1967 facendo suonare, con schede perforate un gigantesco computer (come erano allora) il Quinto Capriccio di Paganini [3] alla perfezione e promuove l’istituzione della Divisione di Informatica Musicale al CNUCE, istituto pisano del CNR. Nel 1970 compie la prima esperienza di telematica musicale, forse il primo audio streaming della storia tra Rimini e Pisa [4]e presenta programmi di computer music al Festival di Musica Contemporanea di Venezia.

Dal 1986 allarga la sua sperimentazione all’immagine in particolare alla computer grafica [5] scrivendo programmi dotati di autodecisionalità, ed alabora il concetto di Homeart [6] “arte creata da e per se stessi, estemporanea effimera, oltre la sfera del giudizio altrui”. Dal 1996 internet; per lui la definitiva occasione di vedere molte cose che aveva anticipato, come la caduta dell’idea di un personale e unico possesso della creatività, realizzarsi.

A partire dagli anni Ottanta collaborano con lui una serie di compositori dell'area fiorentina tra cui, prima Albert Mayr e poi Lelio Camilleri e Francesco Giomi. Collabora con Sergio Maltagliati,[7] compositore e programmatore attivo nel campo dell'arte digitale e computer music nel 1997 alla ideazione e realizzazione del primo esperimento italiano di lavoro multimediale collettivo on line netOper@, un’opera esposta a una continua trasformazione grazie ai contributi che, via Internet ha ricevuto dai più di trenta (net)artisti coinvolti.[8] Con netOper@, Grossi concretizza le sue ricerche, da sempre accompagnate dall’idea che l’opera è per lui il frutto di collaborazione, è comunitaria. L'opera nasce dalla collaborazione e dalla cooperazione. La prima performance è avvenuta nella sua casa studio di Firenze, lo stesso luogo dove nel 1963 aveva realizzato lo studio S 2F M, uno dei primi studi di registrazione al mondo per la produzione di musica elettronica. Rimarrà invece incompiuta NeXtOper@, progetto di integrare nuovi mass media, come il telefono cellulare e il GPS.

Il pensiero

Virtuoso del violoncello prima e pioniere della musica elettronica dopo, Pietro Grossi ha avuto intuizioni che hanno anticipato i tempi non solo in campo musicale ma anche estetico e sociologico, contribuendo alla diffusione della tecnologia che oggi è alla portata di tutti nella creazione, fruizione della musica e dell’arte in generale, senza dimenticare la creatività che ogni persona può esprimere. Come l’idea di poter lavorare a distanza su un archivio di musica accessibile a chiunque via telefono, un futuro teorizzato che si è puntualmente avverato con la diffusione di internet, del midi e mp3. Oppure il suo atteggiamento non conservativo, tanto da considerare i suoi prodotti materiale da condividere, e aprire a ulteriori manipolazioni come negli odierni progetti open source.

Lavori

HOMEART, suggerita dal personal computer, porta al più elevato grado di autonomia decisionale oggi concepibile le aspirazioni e le possibilita' artistiche latenti in ognuno di noi.

La casa, lo spazio personale, la privacy, possono essere forgiati e riforgiati secondo i dettami della fantasia personale e con l'ausilio di quella "artificiale". L'impiego "amichevole" del personal è un sufficiente stimolo all'azione e più lo sara' la condizione operativa del futuro.

Lo slogan " IL COMPUTER CI LIBERA DAL GENIO ALTRUI ED ACCRESCE IL NOSTRO " è dunque sotto interessante verifica. HOMEART, suggerita dal personal computer, porta al più elevato grado di autonomia decisionale oggi concepibile le aspirazioni e le possibilita' artistiche latenti in ognuno di noi.

Breve descrizione di un'esperienza :

Siedo al computer di casa e lo inizializzo. Trasferisco in memoria un programma residente in dischetto e lo lancio. Fruisco dell'elaborato ( suono, segno, colore ) e a mio piacere lo interrompo. Pongo fine all'esperienza oppure attuo modifiche venutemi alla mente o suggeritemi dai risultati ottenuti.

Produco per me stesso : Accetto lo strumento di cui posso disporre, ne analizzo le possibilta' operative e, nell'ambito consentitomi, progetto.

Affidabilita', destrezza, velocita', fantasia-ineguagliabili anche nel caso del più semplice sistema di elaborazione dei dati-annullano eredita' e problemi secolari e mi spronano a utilizzare nei particolari più riposti il terreno di lavoro disponibile. La verifica immediata stimola la ricerca di nuove soluzioni. Per inclinazione personale progetto prevalentemente programmi ad elaborazione illimitata e, per quanto ne so e mi e' consentito dallo strumento, con coefficienti di variabilita' tali da tener desto il mio interesse. La soddisfazione delle attese personali costituisce l'essenza dell'operazione che sto descrivendo: essa pone in evidenza le potenzialita' creative latenti in ognuno di noi, ne promuove lo sviluppo, suggerisce le vie e gli strument di lavoro idonei alla libera estrinsecazione dei più appaganti moti della fantasia: i propri. Una sorta di privacy artistica che non attende, non richiede, ignora la reazione altrui.

Questa e', o potrebbe essere la HOMEART: relax mentale e, insieme, momento di impegno per la creazione del proprio ambiente di lavoro/studio/riposo tramite suono, segno, colore.

Biografia

  • 1917 - Pietro Grossi nasce a Venezia.
  • 1935 - Diploma in violoncello al Conseratorio di Musica di Bologna.
  • 1936 – Vince il concorso per il posto di primo violoncello nell’orchestra del Maggio Musicale Fiorentino.
  • 1941 – Diploma in composizione al conservatorio di Musica di Bologna.
  • 1942 – Inizia l’attività di compositore e scrive lavori per orchestra e da camera.
  • 1956 – Vince il concorso per la cattedra di violoncello presso il conservatorio di Musica di Firenze.
  • 1961 – Promuove a Firenze l’Associazione Vita Musicale Contemporanea. L’associazione, da lui diretta, dà vita a cicli di concerti che si svolgono ogni anno fino al 1967.
  • 1962 – Avviene il suo primo contatto con il mondo dei calcolatori.
  • 1963 – Fonda lo Studio di Fonologia Musicale di Firenze S 2F M.
  • 1965 – Ottiene l’istituzione della cattedra di Musica Elettronica presso il Conservatorio di Firenze.
  • 1967 – Primo brano di computer music presso la Olivetti General Electric a Pregnana Milanese.
  • 1968 – Organizza per il XXXI Maggio Musicale fiorentino il primo Convegno Internazionale dei Centri Sperimentali di Musica Elettronica
  • 1969 – Inizia la sua attività di musicista informatico presso il CNUCE di Pisa.
  • 1970 – Presenta programmi dedicati alla computer music al Festival di Musica Contemporanea della Biennale di Venezia. Compie la prima esperienza di telematica musicale tra Rimini (Fondazione Manzù) e Pisa (CNUCE).
  • 1975 – Viene terminata la costruzione del TAU2, sistema di sintesi del suono creato per lui a Pisa presso l’istituto di Elaborazione dell’Informazione del C.N.R. con il TAU2 Grossi costituisce presso il CNUCE un ricco archivio musicale.
  • 1980 – Comincia ad utilizzare il sistema di sintesi del suono IRMUS, realizzato per lui presso l’Itituto di Ricerca sulle Onde Elettromagnetiche del C.N.R. di Firenze
  • 1984 – Promuove presso il conservatorio di Firenze il primo corso di Informatica Musicale.
  • 1986 – Produce grafica: si tratta di elaborazioni visive realizzate su Personal Computer, e formula il concetto di Homeart.
  • 1991 – Crea l’homebook: una editoria personalizzata e realizzata con programmi creati da lui stesso, che assicurano l’unicità grafica di ciascuna opera.
  • 1995 – Il suo lavoro musicale e grafico è su Internet.
  • 1997 – Opera multimediale collettiva on line netOper@ (con Sergio Maltagliati).
  • 2000 - Inizia a scrivere riflessioni che chiama "PigroDeliri"
  • 2001 - Nextoper@ per telefoni cellulari (incompiuta).

Discografia

  • Atmosfera & elettronica (Lupus)
  • ElettroMusica n. 1 e n. 2 (Leo records)
  • GE-115 Computer Concerto (General Electrics, 1968)
  • Computer Music (Edizioni Fonos, 1972)
  • Computer Music (CNUCE/CNR, 1973)
  • Computer Music (CNUCE-IEI/CNR, 1978)
  • Computer Music - Bach/Grossi (LP, Ayma, 1980)
  • Paganini al computer (LP, Edipan, 1982)
  • Computer Music - Satie/Joplin/Grossi (LP, Edipan, 1983)
  • Sound Life (LP, Edipan, 1985)
  • S 2F M - Musica Programmata (LP, La Musica, 1986)
  • Computer Music (LP, Edipan, 1988)
  • Computer Music (CD, Edipan , 1990)
  • Musicautomatica (LP, Die Schachtel, 2003)
  • Battimenti (CD, ants records, 2003)
  • Suono Segno Gesto Visione a Firenze 2 -Grossi, Chiari, Cardini, Mayr, Lombardi, Aitiani, Maltagliati Atopos-
  • Musicautomatica (CD, Die Schachtel, 2008)

Dvd video

  • CIRCUS_8 dvd video Quantum Bit Limited Edition / QuBIT 005

Bibliografia

  • Musica senza musicisti (a cura di L. Camilleri, F. Carreras e A. Mayr) - Pisa, CNUCE/CNR, 1987
  • L'istante zero - Conversazioni e riflessioni con Pietro Grossi (a cura di F. Giomi e M. Ligabue) - Firenze, SISMEL/Edizioni del Galluzzo, 1999
  • Pietro Grossi - Il dito nella marmellata + cd antologico con inediti (Girolamo De Simone) - Firenze, Nardini Editore, 2005

Curiosità

  • Nel 2008 la rock band Casa ha dedicato il suo secondo album dal titolo Remake alla memoria di Pietro Grossi. La copertina e la veste grafica dell'album consistono in un'opera di Homeart concessa al gruppo dall'Associazione Pietro Grossi.

Note

  1. ^ ”Addio Pietro Grossi, su konsequenz.it. URL consultato il 23-02-2002.
  2. ^ Conservatorio "Luigi Cherubini" di Firenze, su martlab.it.
  3. ^ Kenneth Gaburo, Reflections on Pietro Grossi’s Paganini Al Computer, University of Iowa USA, The MIT Press, 1985.
  4. ^ Pietro Grossi di Alessandro Ludovico-Neural.it, su neural.it. URL consultato il 02-02-2002.
  5. ^ Ludus ex machina: dalla computer music alla Homeart di Daniela Tortora, su luxflux.net. URL consultato il 03-04-2003.
  6. ^ HomeArt, su leonet.it. URL consultato il 01-02-1996.
  7. ^ NetOpere di Luca Cartolari, su quantum-bit.it. URL consultato il 06-11-2008.
  8. ^ netOper@, su visualmusic.it.

Collegamenti esterni