Patto delle catacombe
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Il Patto delle catacombe fu un patto firmato da alcuni cardinali, soprattutto latino-americani, il 16 novembre 1965, pochi giorni prima della fine del Concilio Vaticano II, nelle catacombe di Domitilla.
Il documento era una sfida ai “fratelli nell'Episcopato” a portare avanti una “vita di povertà”, una Chiesa “serva e povera”, come aveva suggerito il papa Giovanni XXIII.
Storia[modifica | modifica wikitesto]
Il 16 novembre 1965, pochi giorni prima della chiusura del Concilio Vaticano II, una quarantina di padri conciliari hanno celebrato una Eucaristia nelle catacombe di Domitilla, a Roma, chiedendo fedeltà allo Spirito di Gesù.
Dopo questa celebrazione, firmarono il Patto delle Catacombe. I firmatari – fra di essi molti brasiliani e latinoamericani, poiché molti più tardi aderirono al patto – si impegnavano a vivere in povertà, a rinunciare a tutti i simboli o ai privilegi del potere e a mettere i poveri al centro del loro ministero pastorale. Il testo ebbe una forte influenza sulla Teologia della Liberazione, che sarebbe sorta negli anni seguenti. Due dei firmatari e propositori del Patto furono monsignor Hélder Pessoa Câmara e monsignor José Maria Pires.
Testo del Patto[modifica | modifica wikitesto]
«Noi, vescovi riuniti nel Concilio Vaticano II, illuminati sulle mancanze della nostra vita di povertà secondo il Vangelo; sollecitati vicendevolmente ad una iniziativa nella quale ognuno di noi vorrebbe evitare la singolarità e la presunzione; in unione con tutti i nostri Fratelli nell’Episcopato, contando soprattutto sulla grazia e la forza di Nostro Signore Gesù Cristo, sulla preghiera dei fedeli e dei sacerdoti della nostre rispettive diocesi; ponendoci col pensiero e la preghiera davanti alla Trinità, alla Chiesa di Cristo e davanti ai sacerdoti e ai fedeli della nostre diocesi; nell’umiltà e nella coscienza della nostra debolezza, ma anche con tutta la determinazione e tutta la forza di cui Dio vuole farci grazia, ci impegniamo a quanto segue: |
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Mt 5,3; 6,33s; 8,20.
- ^ Mc 6,9; Mt 10,9s; At 3,6.
- ^ Mt 6,19-21; Lc 12,33s.
- ^ Mt 10,8; At. 6,1-7.
- ^ Mt 20,25-28; 23,6-11; Jo 13,12-15.
- ^ Lc 13,12-14; 1Cor 9,14-19.
- ^ Mt 6,2-4; Lc 15,9-13; 2Cor 12,4.
- ^ Lc 4,18s; Mc 6,4; Mt 11,4s; At 18,3s; 20,33-35; 1 Cor 4,12 e 9,1-27.
- ^ Mt 25,31-46; Lc 13,12-14 e 33s.
- ^ At. 2,44s; 4,32-35; 5,4; 2Cor 8 e 9 interi; 1Tim 5, 16.
- ^ Mc 8,34s; At 6,1-7; 1Tim 3,8-10.
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- D. Menozzi (a cura di), Chiesa, poveri, società nell'età moderna e contemporanea, Brescia, Queriniana, 1980,