Pasquino da Montepulciano

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Pasquino da Montepulciano (Montepulciano, 1425 ca. – 1485) è stato uno scultore e architetto italiano.

Biografia

Esperto nella lavorazione del bronzo, noto anche come Pasquino di Matteo di Montepulciano[1], risulta immatricolato nella «corporazione dell'Arte dei Maestri di Pietra e di Legname» a Firenze già nel 1435[2]. Allievo del Filarete[2] fu uno dei suoi più importanti aiutanti nella realizzazione della Porta del Filarete della Basilica di San Pietro in Vaticano (1445)[1].

Nel 1447 realizza il fonte battesimale del duomo di Empoli[1]. Tre anni dopo partecipa con Maso di Bartolomeo alla realizzazione del portale della chiesa di San Domenico di Urbino, completato poi da Michele di Giovanni da Fiesole[1].

Tra il 1460 e il 1468 porta a termine la realizzazione della cancellata in bronzo della Cappella del Sacro Cingolo nel Duomo di Prato: opera iniziata nel 1438 da Maso di Bartolomeo, proseguita tra il 1447 e il 1459 da Antonio di Cola ed ultimata appunto da Pasquino[3][2].

Il Vasari gli attribuisce la realizzazione del sepolcro di Papa Pio II[4].

Note

  1. ^ a b c d Biografia da Treccani.it (XML), su treccani.it. URL consultato il 20-10-2009.
  2. ^ a b c Andrea Ciaroni, I bronzi del Rinascimento: il Quattrocento - Volume 2 di Dai Medici al Bargello, Altomani & Sons, 2007, pp. 98-102, ISBN 9788876230035.
  3. ^ Diocesi di Prato, su diocesiprato.it. URL consultato l'08-10-2009.
  4. ^ Giorgio Vasari, Vita d'Antonio Filarete e di Simone, scultori fiorentini, in Vite de' più eccellenti pittori scultori e architetti, Pazzani Carli e compagno, 1791.