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Panjska končnica

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Esempi di panjske končnice.

La locuzione slovena panjska končnica (pronuncia: /'paɲska kont͡ʃ'nit͡sa/) indica la tavola di legno decorata posta a chiusura di particolari arnie dette kranjič. Tale forma d'arte popolare, tipica della Slovenia, ha avuto origine nell'Alta Carniola e nella Carinzia slovena, diffondendosi poi in tutta la Slovenia. Le più antiche tavole decorate risalgono alla metà del XVIII secolo, mentre la tradizione di decorare le arnie terminò quasi del tutto dopo la fine della prima guerra mondiale.

Le scene rappresentate, molto semplici, poiché dipinte per la maggior parte da pittori autodidatti, presentano una grande varietà: se ne conoscono infatti più di 600, di cui circa la metà sono a carattere religioso. In circa 150 anni sono state decorate secondo questa tradizione più di 50 000 arnie. Tale pratica permetteva agli apicoltori di distinguere le proprie arnie da quelle degli altri. Venivano inoltre spesso raffigurate scene religiose, allo scopo di proteggere le api. Nella seconda metà del XIX secolo la pratica di decorare le arnie si diffuse largamente nei territori alpini sloveni.

Durante il periodo d'oro della decorazione delle arnie, tra il 1820 e il 1880, alle già citate scene religiose vennero affiancate raffigurazioni profane ispirate dalla realtà o frutto di fantasia. In questo periodo iniziarono a comparire anche raffigurazioni di eventi storici e bellici, riferimenti ad avvenimenti contemporanei, scene tratte dalla vita rurale, raffigurazioni animali e di prodotti di artigianato popolare, così come diverse rappresentazioni storiche. Nello stesso periodo si possono osservare raffigurazioni dell'umana stoltezza e di scherno nei confronti delle donne. Al giorno d'oggi queste tavole decorate hanno un significato meramente simbolico, ciò nonostante le riproduzioni dei motivi più conosciuti vengono apprezzate dai turisti che le acquistano come souvenir della Slovenia. Le arnie decorate fanno parte di diritto del patrimonio etnografico della Slovenia.

Scene più ricorrenti

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  • Il diavolo che affila la lingua ad una donnaccia;
  • L'uomo che torna dalla taverna ubriaco;
  • Il mugnaio con la moglie;
  • La festa;
  • Il mulino delle comari (in cui è raffigurato un diavolo che getta nel mulino una donna brutta e

anziana che in seguito ne esce giovane e bella);

  • La volpe che rade il cacciatore;
  • Il funerale del cacciatore;
  • La causa del contadino (in cui due contadini si contendono una vacca, mentre un avvocato la

munge);

  • La donna che trascina il marito fuori dall'osteria;
  • L'uomo che trasporta la moglie seduta sulla croce.

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