Oratorio della Beata Vergine della Mercede

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Oratorio della Beata Vergine della Mercede
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneVeneto
LocalitàGiacciano, Giacciano con Baruchella
Coordinate45°03′21.65″N 11°27′20.87″E / 45.056014°N 11.455797°E45.056014; 11.455797
Religionecattolica
TitolareMadonna della Mercede
Diocesi Adria-Rovigo
Inizio costruzione1716
Completamento1717

L'oratorio della Beata Vergine della Mercede, popolarmente indicato anche come della Madonna del Paneto, è un piccolo edificio sacro risalente I primi anni del XVIII secolo sito a Giacciano, frazione del comune sparso di Giacciano con Baruchella, in provincia di Rovigo.

Sorto per offrire ai fedeli un luogo per venerare l'immagine sacra della Madonna della Mercede, popolarmente è detta del paneto per la caratteristica iconografica della statua che impreziosisce l'altare, recante nella mano destra due pani.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La statua della Madonna della Mercede situata nell'altare dell'oratorio.

È noto che fin da 1703 gli abitanti di Giacciano utilizzavano un'immagine della Madonna della Mercede, popolarmente indicata come Madonna dei Sabbioni, nelle ricorrenze sacre e nelle processioni che partivano nella località dove era sito "il gelso con immagine appesa".[1]

Ben presto la volontà popolare di erigere un edificio venne accolta, iniziando a costruire dal 1716 un oratorio, semplice nella pianta a navata unica ma impreziosito nella facciata da elementi architettonici neoclassici che viene terminato un anno più tardi.[1]

L'originale immagine, in carta, viene sostituita da una statua su iniziativa di un certo Baratella da Giacciano. La singolare iconografia che vede la Madonna col Bambino tenere nella mano destra due pani si deve probabilmente ricordare che la precedente venne con quello barattata con un vendimmagini. La stessa è inoltre citata come Madonna del capitello in quanto, rimossa dal gelso, veniva appesa a un Pilastrello quando vi era necessità di trasportarla nella chiesa parrocchiale di Sant'Ippolito Martire. L'attuale statua rimase sempre nell'oratorio tranne nel 1810 quando si rese necessario in restauro dell'edificio e per questo spostata brevemente nella parrocchiale.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Pia e Gino Braggion (a cura di), Il sacro nel Polesine - Gli Oratori nella Diocesi di Adria, Volume terzo, Conselve, Tip. Reg. Veneta, 1986, ISBN non esistente.
  • Rovigo e la sua provincia; guida turistica e culturale, seconda edizione, Rovigo, Provincia di Rovigo, assessorato al turismo, 2003, ISBN non esistente.

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