Operazione Necora

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

L'Operazione Necora è stata un'operazione della polizia spagnola da cui poi è scaturito il processo contro la prima rete di narcotraffico della Galizia negli anni '90 del secolo scorso.

Il 12 giugno 1990 il giudice della Audiencia Nacional Baltasar Garzón e del finanziere antidroga Javier Zaragoza iniziarono ad infliggere il primo colpo contro le bande di narcotrafficanti galiziani.

La sentenza definitiva del processo è arrivata nel 2004.

Origini[modifica | modifica wikitesto]

Le investigazioni sul narcotraffico internazionale in cui si è inserita la mafia galiziana nascono con una carta inviata nell'agosto del 1989 per Ricardo Portabales Rodríguez, un trafficante condannato in carcere dal magistrato Luciano Varela, giudice di Pontevedra che invstigava sul caso.[1]. Dopo aver preso una dichiarazione al pentito e una prima inchiesta, Luciano Varela, d'intesa, tra l'altro, con il presidente del Tribunale provinciale di Pontevedra, Félix Rodríguez García, decide di trasferire il procedimento al Tribunale nazionale, competente nella lotta contro questo tipo di reato il magistrato Baltasar Garzón è stato accusato di continuare le indagini con l'assistenza della Sezione IV del Servizio di narcotici centrale. Garzón era solito istruire il caso contro i trafficanti della testimonianza di due informatori noti come "rimpianti di Los Angeles": Ricardo Portabales Rodríguez e Manuel Fernández Padín, un membro di uno dei clan[2].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ El instructor de la causa contra Garzón fue su 'presentador oficial' en Galicia en los 90, su lavanguardia.es, La Vanguardia. URL consultato il 21 gennaio 2020 (archiviato dall'url originale il 13 aprile 2010).
  2. ^ U Foces, 19 años de la ´operación Nécora´ [19 years on from Operation Nécora], su laopinioncoruna.es, laopinióncoruña.es, 13 giugno 2009.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]