Nostalgia di un altro mondo

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Nostalgia di un altro mondo
Titolo originaleHomesick for Another World
AutoreOttessa Moshfegh
1ª ed. originale2017
1ª ed. italiana2018
Genereraccolta di racconti
Lingua originaleinglese

Nostalgia di un altro mondo è una raccolta di racconti della scrittrice statunitense Ottessa Moshfegh, composta da 14 testi.[1]

Racconti[modifica | modifica wikitesto]

  • Tentativi per migliorarsi (Bettering Myself, pubblicato per la prima volta su The Paris Review, No. 204, Spring 2013)[2]
  • Il signor Wu (Mr. Wu, pubblicato per la prima volta con il titolo Disgust su The Paris Review, No. 202, Fall 2012)[3]
  • Malibu (Malibu pubblicato per la prima volta su Vice, 3 luglio, 2013)[4]
  • Strana gente (The Weirdos, pubblicato per la prima volta su The Paris Review, No. 206, Fall 2013)[5]
  • Una strada buia e tortuosa (A Dark and Winding Road, pubblicato per la prima volta su The Paris Review, No. 207, Winter 2013)[6]
  • Non è un posto per brava gente (No Place for Good People, pubblicato per la prima volta su The Paris Review, No. 209, Summer 2014)[7]
  • La casa di villeggiatura (Slumming, pubblicato per la prima volta su The Paris Review, No. 211, Winter 2014)[8]
  • Una donna onesta (An Honest Woman, pubblicato per la prima volta su The New Yorker, 24 ottobre, 2016)[9]
  • Il ragazzo della spiaggia (The Beach Boy, pubblicato per la prima volta su The New Yorker, 4 gennaio, 2016)[10]
  • Qui non succede mai niente (Nothing Ever Happens Here, pubblicato per la prima volta su Granta, 131, Spring 2015)[11]
  • Danzando al chiaro di luna (Dancing in the Moonlight, pubblicato per la prima volta su The Paris Review, No. 214, Fall 2015)[12]
  • Il sostituto (The Surrogate, pubblicato per la prima volta su Vice, 5 giugno, 2015)[13]
  • La stanza chiusa (The Locked Room, pubblicato per la prima volta su The Baffler, No. 30, marzo 2016)[14]
  • Un posto migliore (A Better Place, unico racconto inedito di questa raccolta)

Edizioni[modifica | modifica wikitesto]

Ottessa Moshfegh, Nostalgia di un altro mondo, collana I narratori, Feltrinelli, 2018, traduzione di Gioia Guerzoni, pp. 224, ISBN 9788807032899

Ottessa Moshfegh, Nostalgia di un altro mondo, collana Universale Economica, Feltrinelli, 2021, traduzione di Gioia Guerzoni, pp. 224, ISBN 9788807895159

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Nostalgia di un altro mondo, su feltrinellieditore.it. URL consultato il 23 luglio 2018.
  2. ^ (EN) Ottessa Moshfegh, Bettering Myself, in The Paris Review, 2013. URL consultato il 23 luglio 2018.
  3. ^ (EN) Ottessa Moshfegh, Disgust, in The Paris Review, 2012. URL consultato il 23 luglio 2018.
  4. ^ (EN) Malibu, in Vice, 3 luglio 2013. URL consultato il 23 luglio 2018.
  5. ^ (EN) Ottessa Moshfegh, The Weirdos, in The Paris Review, 2013. URL consultato il 23 luglio 2018.
  6. ^ (EN) Ottessa Moshfegh, A Dark and Winding Road, in The Paris Review, 2013. URL consultato il 23 luglio 2018.
  7. ^ (EN) Ottessa Moshfegh, No Place for Good People, in The Paris Review, 2014. URL consultato il 23 luglio 2018.
  8. ^ (EN) Ottessa Moshfegh, Slumming, in The Paris Review, 2014. URL consultato il 23 luglio 2018.
  9. ^ (EN) “An Honest Woman”, in The New Yorker. URL consultato il 23 luglio 2018.
  10. ^ (EN) “The Beach Boy”, in The New Yorker. URL consultato il 23 luglio 2018.
  11. ^ (EN) Nothing Ever Happens Here, in Granta Magazine, 23 aprile 2015. URL consultato il 23 luglio 2018.
  12. ^ (EN) Ottessa Moshfegh, Dancing in the Moonlight, in The Paris Review, 2015. URL consultato il 23 luglio 2018.
  13. ^ (EN) 'The Surrogate,' by Ottessa Moshfegh, in Vice, 1º giugno 2015. URL consultato il 23 luglio 2018.
  14. ^ (EN) The Locked Room | Ottessa Moshfegh, in The Baffler, 8 marzo 2016. URL consultato il 23 luglio 2018.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]