Nicoletti (famiglia)

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Nicoletti
D'azzurro al leone d’oro tenente una scure d’argento[1] (stemma utilizzato nel medioevo e fino alla seconda metà del XVI secolo)
Stato Terni, libero Comune (800 d.C.-1564).
Stato Pontificio (Terni sarà sottomessa e annessa allo Stato della Chiesa dal 1564)
TitoliNobili.
Fondatoretale Leonardone di Mazzarolo (XIV secolo). Suo figlio Nicoletto sarà l'autore del cognome del casato.
Data di fondazione1387[2]
Etniaitaliana.
2º stemma della
famiglia Nicoletti.
(Impiegato dal XVII secolo).
Blasonatura
Tre rose, o c.que fiori di colore rosso sopra montagne/monti o colline, su campo giallo[2]

I Nicoletti furono nobili ed appartenevano alla classe sociale ternana dei Cittadini, anch’essi, come i Ciancherotti, erano imparentati con i Tomassoni.

Notizie generali[modifica | modifica wikitesto]

Nelle Antiche Riformanze del 23 aprile 1598 Giovan Battista Nicoletti è citato insieme agli Spada, ai Cittadini e ai Castelli, ovvero ad alcune delle famiglie della migliore nobiltà ternana. Egli fu figlio di una sorella di Lucantonio Tomassoni. La famiglia Nicoletti abitava al centro della Terni dell'epoca, nel Rione Amengoni, nella Platea Columnarum, successivamente chiamata Piazza Maggiore, Piazza Pubblica, Piazza Vittorio Emanuele II, Piazza del Popolo, ed oggi Piazza della Repubblica. Il loro palazzo aveva il fronte sulla piazza a lato del Palazzo Apostolico, poi Comunale ed è ben identificato con il numero 57 sulla Pianta Antica della Città di Terni dell'editore olandese Pieter Mortier, dove era chiamato Palazzo del Sig. Cap. Nicoletti. Giovan Battista Nicoletti, nipote di Alessandro e Lucantonio Tomassoni, fu Alfiere nell'esercito di Pompeo e Giovanni Prospero Colonna nel 1565, partecipò con successo alla battaglia navale di Lepanto nel 1571 e con lui altri ternani di stirpe nobile e borghese[3].

I più importanti componenti della famiglia[modifica | modifica wikitesto]

  • Cristoforo Leonardo Nicoletti, eletto Castellano della Rocca di San Giovanni in Persiceto da Papa Martino V[4], (XV secolo).
  • Giovan Battista Nicoletti, avventuriero e soldato (alfiere) mercenario, (XVI secolo).
  • Giuseppe Nicoletti, nobile di Terni, politico, Anziano della Città di Terni e Gonfaloniere sotto lo Stato Pontificio e Guardia nobile Pontificia[5] negli anni venti dell'Ottocento, fino a raggiungere il grado di capitano. Primo sindaco di Terni dopo la proclamazione del Regno d'Italia, Cavaliere dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro[6]. Era figlio del Nob. Diego Nicoletti di Terni e della contessa Luigia Crespi.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Teodoro Ameyden
  2. ^ a b Luigi Lanzi, Araldica di Terni.
  3. ^ Sandro Bassetti (massimo esperto storico di condottieri ternani del Medioevo e Rinascimento)
  4. ^ Francesco Angeloni, Historia di Terni, Roma, 1685, p. 134.
    «"[...] mirava il Papa di porre alla custodia di quei forti luoghi, persone per fedeltà, e per isperienza chiare; e ciò farsi palese da un suo Breve, in virtù del quale con parole, che dimostrano stima, e confidenza, ne elesse Castellano Cristoforo Leonardo, che fu dell'istessa famiglia: hoggi de' Nicoletti da Terni."»
  5. ^ Notizie per l'anno M.DCCC.XXIII dedicate All'Emo, e Rmo Principe il Signor Cardinale Antonio Pallotta del Titolo Presbiteriale di S. Silvestro in Capite, Roma, Stamperia Cracas Con Approv. e Privilegio Pontificio, p. 165.
    «[...] Corpo delle Guardie Nobili Pontificie [...] Guardie. [...] Giuseppe Nicoletti di Terni.»
  6. ^ Elenco alfabetico dei decorati dell'ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro dal 17 marzo 1861 (proclamazione del Regno d'Italia) al 31 Dicembre 1869, Torino, Stamperia Reale, 1870, p. 125.
    «[...] "NICOLETTI Nob. Giuseppe" Sind. di Terni Id. 24 gennaio 1864.»

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Il Caravaggio e l'ordine di Malta, a cura di L. Giuliano de Anna, Edizioni Solfanelli, Reggio Calabria 2015.
  • Francesco Angeloni, Historia di Terni, Roma, 1685.
  • Luigi Lanzi, L'Araldica di Terni, 1902 ca.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]