Network service access point

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Un indirizzo NSAP (Network service access point), definito nel documento ISO/IEC 8348, è un'etichetta identificativa per un Service Access Point (SAP) utilizzato nel livello di rete del modello OSI. Il suo compito è quello di identificare il nodo-destinatario del pacchetto in invio.[1]

Sono grossomodo paragonabili agli indirizzi utilizzati nel protocollo IP, o possono anche indicare un dispositivo collegato ad una rete ATM (Asynchronous Transfer Mode).

Per usarlo, è necessario impostare un collegamento preciso, analogo a una porta o socket TCP/IP, utilizzando un TSAP (Transport Service Access Point). ATM può anche utilizzare un punto di accesso di presentazione (PSAP) e di sessione (SSAP); tuttavia, non essendo obbligatori, l'implementazione varia a seconda delle necessità dell'applicazione.

Assegnazione e portata[modifica | modifica wikitesto]

Gli indirizzi NSAP sono assegnati dall'Organizzazione internazionale per la normazione (ISO) attraverso un sistema di autorità esterne, solitamente organizzazioni nazionali per la standardizzazione[2]. Uno degli schemi per generare NSAP è l'E.164, ossia il formato di indirizzamento per i numeri telefonici.

Gli indirizzi NSAP non specificano l'allocazione fisica di un dispositivo di rete. Il dispositivo di routing deve tradurre gli indirizzi NSAP in SNPA (Subnetwork Point of Attachment) per indirizzare correttamente i pacchetti OSI. L'indirizzo IP è considerato un SNPA a tutti gli effetti; i numeri Virtual Circuit Identifier (VCI) sono invece un esempio di SNPA nel livello di collegamento in ATM.

Gli indirizzi NSAP sono utilizzati in queste reti OSI:

Il campo NSEL[modifica | modifica wikitesto]

L'NSEL (Network Selector) è un campo nell'indirizzo NSAP che identifica il servizio nel livello di rete a cui deve essere inviato un pacchetto. Questa parte dell'indirizzo risulta sempre come 0x00 nel caso di un router. Nel protocollo di routing IS-IS, il campo talvolta viene indicato semplicemente come SEL.[4][5]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ F. Delpino, A. Ghiselli e R. Gomezel, OSI-NSAP: UN INDIRIZZAMENTO GERARCHICO PER IL GARR - Formato, domini di routing ed organizzazione (PDF), in SIS-Pubblicazioni dei Laboratori Nazionali di Frascati, Frascati, 3 gennaio 1995, p. 6, INFN/TC-95/04. URL consultato il 10 agosto 2023.
  2. ^ In Italia, l'ente nazionale per la standardizzazione è l'UNI.
  3. ^ La raccomandazione ITU-T X.121 invece definisce l'indirizzamento nelle reti pubbliche.
  4. ^ ciscopress.com, http://www.ciscopress.com/articles/article.asp?p=101756&rl=1.
  5. ^ safari.ciscopress.com, http://safari.ciscopress.com/1587200856/gloss01.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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